Politica
Riforma Province, verso il congelamento di 1 anno
Un emendamento del Governo per rinviare gli effetti del Decreto "Salva Italia". Gettito Imu ai comuni e scadenza rinviata al 30 giugno per il bilancio 2013
Italia - domenica 16 dicembre 2012
9.26
Con il naufragio del riordino istituzionale delle province, pendeva ancora su questi enti l'entrata in vigore dal prossimo anno delle disposizioni del Decreto "Salva Italia", che ha previsto per le province la trasformazione in enti di secondo livello e il trasferimento di numerose funzioni a comuni e regioni, rimanendo ad esse solo funzioni di indirizzo e coordinamento. Così il governo, stando a quanto si apprende, presenterà un emendamento alla Legge di Stabilità, con il quale poter prorogare di 12 mesi gli effetti del Decreto "Salva Italia", riguardanti le funzioni delle province. L'intenzione è quella di tamponare questo "caos istituzionale", come tale è stato definito anche dal Dipartimento Riforme istituzionali.
Nei confronti di tale emendamento del Governo, inoltre, si sarebbe già scatenata un'ondata di proposte di modifica parlamentare, in commissione Bilancio al Senato, finalizzate a disintegrare l'iter di riforma già avviato. Proposte che il Governo sarebbe orientato a contrastare, opponendo parere negativo ad ogni tentativo di ulteriore modifica. In altre parole: sì al congelamento, ma no alla distruzione. Tuttavia, era abbastanza prevedibile che coloro i quali hanno sempre contrastato qualsiasi progetto di riforma in questione, vedessero questo momento di assoluta confusione, come una ghiotta occasione per affossare definitivamente i tentativi messi in campo. Tentativi che, come più volte detto, sono certamente discutibili, ma che sono in qualche modo riusciti ad aprire una discussione concreta su una riforma, mai fatta prima, ma solo annunciata.
Vi sono poi anche altri importanti emendamenti presentati al Senato alla Legge di Stabilità. Per i Comuni, la scadenza per l'approvazione del bilancio di previsione 2013 viene prorogata di 6 mesi e fissata al 30 giugno 2013. Inoltre, il gettito Imu rimarrà interamente ai Comuni, i quali, come riporta "Il Sole 24 ore", "incasseranno subito 7,655 miliardi di euro nel 2013-2014". Il gettito Imu relativo a capannoni industriali e opifici, rimarrà invece allo Stato.
Nei confronti di tale emendamento del Governo, inoltre, si sarebbe già scatenata un'ondata di proposte di modifica parlamentare, in commissione Bilancio al Senato, finalizzate a disintegrare l'iter di riforma già avviato. Proposte che il Governo sarebbe orientato a contrastare, opponendo parere negativo ad ogni tentativo di ulteriore modifica. In altre parole: sì al congelamento, ma no alla distruzione. Tuttavia, era abbastanza prevedibile che coloro i quali hanno sempre contrastato qualsiasi progetto di riforma in questione, vedessero questo momento di assoluta confusione, come una ghiotta occasione per affossare definitivamente i tentativi messi in campo. Tentativi che, come più volte detto, sono certamente discutibili, ma che sono in qualche modo riusciti ad aprire una discussione concreta su una riforma, mai fatta prima, ma solo annunciata.
Vi sono poi anche altri importanti emendamenti presentati al Senato alla Legge di Stabilità. Per i Comuni, la scadenza per l'approvazione del bilancio di previsione 2013 viene prorogata di 6 mesi e fissata al 30 giugno 2013. Inoltre, il gettito Imu rimarrà interamente ai Comuni, i quali, come riporta "Il Sole 24 ore", "incasseranno subito 7,655 miliardi di euro nel 2013-2014". Il gettito Imu relativo a capannoni industriali e opifici, rimarrà invece allo Stato.