
Politica
Revoca Spera, il Pd: «Non è più una giunta ma un reality»
La nota del gruppo consiliare dem
Barletta - sabato 17 giugno 2023
18.43
«La vicenda dell'(ex) assessore Spera si fa sempre più interessante. Il Sindaco Cannito le ha revocato le deleghe senza alcuna spiegazione o motivazione formale. Anzi, secondo quanto riferito dalla stessa Spera in una conferenza stampa, rinnovandole stima e complimenti per il lavoro svolto. In realtà Cannito è prodigo di complimenti sempre e con chiunque, anche e soprattutto il minuto prima o il minuto dopo aver dato il benservito. E non ci stupirebbe se, mutato qualche equilibrio, tra qualche mese richiamasse in squadra la Spera (o chiunque altro)». Così il gruppo consiliare del Partito Democratico.
«Nemmeno di fronte alla richiesta di spiegazioni, avanzata dalla Spera nel corso dell'incontro con i giornalisti, Cannito ha ritenuto di dover esplicitare le ragioni della sua scelta. Oramai non è più una giunta, ma un reality. Una sorta di Grande fratello: a ogni puntata qualcuno viene eliminato o si autoelimina. Ma c'è un dato, se possibile, ancora più inquietante: i consiglieri comunali a cui la Spera fa riferimento, ovvero Basile-Trimigno-Calabrese, finora l'hanno abbandonata al suo destino. Anzi: si mormora abbiano già pronto un altro nome per questa girandola infinita, per il Grande Fratello in onda su TeleCannito. Un tempo, quando ancora la politica era cosa seria, di fronte a un assessore cacciato senza spiegazione si sarebbe aperta una crisi all'interno della maggioranza, o almeno una seria richiesta di verifica della tenuta della coalizione. Niente di tutto ciò avviene oggi. L'ennesimo assessore (la maggior parte: donne, di cui in politica, a quanto pare, si dispone a piacimento a seconda dei momenti) viene espulso dalla giunta, senza spiegazioni, e i consiglieri che l'avevano proposta fanno finta di nulla, girano la testa da un'altra parte, pronti a offrire un altro agnello sacrificale su questa giostra impazzita. Tutto ciò è un precedente pericoloso, un passo in più verso il tramonto definitivo della politica barlettana».
«Nemmeno di fronte alla richiesta di spiegazioni, avanzata dalla Spera nel corso dell'incontro con i giornalisti, Cannito ha ritenuto di dover esplicitare le ragioni della sua scelta. Oramai non è più una giunta, ma un reality. Una sorta di Grande fratello: a ogni puntata qualcuno viene eliminato o si autoelimina. Ma c'è un dato, se possibile, ancora più inquietante: i consiglieri comunali a cui la Spera fa riferimento, ovvero Basile-Trimigno-Calabrese, finora l'hanno abbandonata al suo destino. Anzi: si mormora abbiano già pronto un altro nome per questa girandola infinita, per il Grande Fratello in onda su TeleCannito. Un tempo, quando ancora la politica era cosa seria, di fronte a un assessore cacciato senza spiegazione si sarebbe aperta una crisi all'interno della maggioranza, o almeno una seria richiesta di verifica della tenuta della coalizione. Niente di tutto ciò avviene oggi. L'ennesimo assessore (la maggior parte: donne, di cui in politica, a quanto pare, si dispone a piacimento a seconda dei momenti) viene espulso dalla giunta, senza spiegazioni, e i consiglieri che l'avevano proposta fanno finta di nulla, girano la testa da un'altra parte, pronti a offrire un altro agnello sacrificale su questa giostra impazzita. Tutto ciò è un precedente pericoloso, un passo in più verso il tramonto definitivo della politica barlettana».
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta .jpg)




j.jpg)

