Eventi
Renato Virgilio, vita ed opere di un musicista
I valori ci sono, bisogna riscoprirli. La conferenza di presentazione è stata corredata da una mostra documentaria
Barletta - lunedì 7 giugno 2010
Questa mattina nella Sala Rossa del Castello Svevo è stato presentato dall'Istituto Musica Judaica il libro "Renato Virgilio – vita e opere di un musicista", promosso e patrocinato dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia.
La conferenza di presentazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Barletta, è stata corredata da una mostra documentaria intitolata "Renato Virgilio, un musicista italiano nella Germania delle due Guerre", allestita nell'antingresso della Sala Rossa. Hanno presenziato la riunione il presidente dell'Istituto Musica Judaica Grazia Tiritiello, Renato Russo, editore della casa editrice Rotas, e i due autori del libro, il direttore d'orchestra Paolo Candido e il pianista Francesco Lotoro, entrambi barlettani. Questi due autori, nel 50esimo anniversario della morte di Virgilio, si apprestano a promuovere l'arte di questo grande musicista in un libro che può essere definito una "ricerca musicale della Shoa". Una ricerca di materiale storico lunga e articolata presso i diversi luoghi in cui l'irrequieto artista ha vissuto, che vanno dagli archivi della Svizzera a quelli della Germania, dalle testimonianze raccolte a Tortona alla Biblioteca S. Loffredo di Barletta, dove un' impiegata ha per caso scoperto del "materiale nascosto e abbandonato" riguardante l'artista.
Nato a Barletta il 27 agosto 1879 e deceduto a Wiesbaden il 27 giugno1959, Renato Virgilio è stato molto legato alla sua città natia, dove vivevano i suoi amici, genitori e parenti. Visse nel periodo più cruciale dell'opera lirica aderendo al linguaggio verista ma con inedite capacità di utilizzo e respiro del materiale vocale, orchestrale e corale mutuate sia dalla sua solida formazione presso la scuola napoletana che dalla grande lezione di Alberto Franchetti. Durante la presentazione è stata letta anche una lettera dell'assessore Silvia Godelli, che si è complimentata per il lavoro svolto dai due autori, e si è conclusa con i ringraziamenti del Prof. Lucio Galante, docente di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università del Salento, nonchè nipote di Renato Virgilio. Un libro dove la biografia si intreccia con gli eventi storici e la guerra che nel'900 ha sconvolto l'Europa. Un modo per celebrare e ricordare degnamente la musica di Renato Virgilio, un grande artista conosciuto soprattutto per la sua opera in due atti "Jana", che in vita non ha raggiunto la fama dovuta, probabilmente anche a causa del suo "caratteraccio".
La musica vive nell'aria, e se non la facciamo vivere nessuno potrà mai fruirne.
La conferenza di presentazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Barletta, è stata corredata da una mostra documentaria intitolata "Renato Virgilio, un musicista italiano nella Germania delle due Guerre", allestita nell'antingresso della Sala Rossa. Hanno presenziato la riunione il presidente dell'Istituto Musica Judaica Grazia Tiritiello, Renato Russo, editore della casa editrice Rotas, e i due autori del libro, il direttore d'orchestra Paolo Candido e il pianista Francesco Lotoro, entrambi barlettani. Questi due autori, nel 50esimo anniversario della morte di Virgilio, si apprestano a promuovere l'arte di questo grande musicista in un libro che può essere definito una "ricerca musicale della Shoa". Una ricerca di materiale storico lunga e articolata presso i diversi luoghi in cui l'irrequieto artista ha vissuto, che vanno dagli archivi della Svizzera a quelli della Germania, dalle testimonianze raccolte a Tortona alla Biblioteca S. Loffredo di Barletta, dove un' impiegata ha per caso scoperto del "materiale nascosto e abbandonato" riguardante l'artista.
Nato a Barletta il 27 agosto 1879 e deceduto a Wiesbaden il 27 giugno1959, Renato Virgilio è stato molto legato alla sua città natia, dove vivevano i suoi amici, genitori e parenti. Visse nel periodo più cruciale dell'opera lirica aderendo al linguaggio verista ma con inedite capacità di utilizzo e respiro del materiale vocale, orchestrale e corale mutuate sia dalla sua solida formazione presso la scuola napoletana che dalla grande lezione di Alberto Franchetti. Durante la presentazione è stata letta anche una lettera dell'assessore Silvia Godelli, che si è complimentata per il lavoro svolto dai due autori, e si è conclusa con i ringraziamenti del Prof. Lucio Galante, docente di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università del Salento, nonchè nipote di Renato Virgilio. Un libro dove la biografia si intreccia con gli eventi storici e la guerra che nel'900 ha sconvolto l'Europa. Un modo per celebrare e ricordare degnamente la musica di Renato Virgilio, un grande artista conosciuto soprattutto per la sua opera in due atti "Jana", che in vita non ha raggiunto la fama dovuta, probabilmente anche a causa del suo "caratteraccio".
La musica vive nell'aria, e se non la facciamo vivere nessuno potrà mai fruirne.