La città
Renato Coletta, ucciso in un giorno d'estate
il tenente barlettano e la conquista del Somali Land
Barletta - mercoledì 17 dicembre 2014
10.25
Renato Coletta nasce a Barletta nel 1914. Dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, è ammesso alla scuola allievi ufficiali di Salerno. Nel 1933, promosso sottotenente, è destinato al 58 esimo Fanteria, per entrare nella Accademia di Modena, da cui esce sottotenente nel 1935. Assegnato al Comando d'Armata di Trieste per incarichi speciali e al 152 Reggimento di Fanteria, viene promosso tenente il 1 ottobre 1937.
Nel 1938, Renato è trasferito nel Regio Corpo Truppe Coloniali della Somalia e il 14 marzo sbarca a Massaua e destinato al Comando delle truppe dell'Harar. Nel LXIV Battaglione, partecipa all'occupazione della Somalia inglese, conquistando la Croce di guerra al Valore Militare nella battaglia di Sahasit.
La conquista del Somali - Land (3 - 19 agosto 1940) Lo scopo della conquista del Somali - Land (Somalia Britannica) era ridurre la frontiera da vigilare di almeno 300 km. L'offensiva fu ideata a Roma per motivi politici e propagandistici, Mussolini approvò l'attacco, che fu ordinato per il 3 agosto. Il Somali Land è un territorio desertico, vi erano solo due strade, il terreno era impercorribile per i mezzi corazzati. Le unità italiane percorsero 270 Km di territorio desertico per arrivare alla capitale Berbera, che una volta conquistata - nelle intenzioni del comando Italiano - avrebbe portato alla conclusione della offensiva. Gli obiettivi iniziali vennero raggiunti il 6 agosto, senza aver incontrato resistenza, per cui, la prima fase (3-6 agosto) dell'operazione fu conclusa. La seconda fase (7-15 agosto) prevedeva lo sfondamento delle difese britanniche.
Il 10 agosto, la colonna italiana entrò in contatto con le prime difese inglesi, organizzate in fortificazioni, circondate da reticolati e campi minati. L'attacco ai fortini inglesi iniziò con l'impiego di 3 brigate di Fanteria, la XIV sulla sinistra, la XV sulla destra, mentre la II Brigata, doveva attaccare alle spalle. Il 12 agosto, nella battaglia di Daharboruk, il tenente Renato Coletta, lancia la sua Compagnia all'assalto delle fortificazioni avversarie, circondate da reticolati. Durante l'assalto, viene ferito da una scheggia di granata, ma rifiuta le cure mediche, incitando i porta feriti a prodigarsi per gli àscari (truppe indigene alleate degli italiani). Sebbene fosse ferito, Renato si lancia alla testa della sua Compagnia contro i reticolati avversari inglesi ma, una raffica di mitragliatrice, lo colpisce mortalmente.
Renato Coletta aveva 26 anni e fu decorato con la Medaglia d'Oro alla Memoria. Il Comune di Barletta ha intitolato a Renato Coletta l'omonima via.
L'esito dell'offensiva nel Somali - Land
Dopo cinque giorni di combattimenti, l'offensiva italiana ebbe successo. Il 15 agosto, Il comandante delle forze inglesi, generale Godwin Austen, per evitare l'annientamento, ordinò la ritirata. Nel pomeriggio di quello stesso giorno, iniziò un nuovo attacco italiano, contro i fortini della difesa inglese. Ha inizio la terza fase dell'offensiva (17-19 agosto), ma le asperità del terreno e la resistenza della retroguardia britannica, non permisero agli italiani di agganciare le truppe in ritirata, che poterono raggiungere le loro navi da guerra ed imbarcarsi.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani caduti, dispersi e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.
Nel 1938, Renato è trasferito nel Regio Corpo Truppe Coloniali della Somalia e il 14 marzo sbarca a Massaua e destinato al Comando delle truppe dell'Harar. Nel LXIV Battaglione, partecipa all'occupazione della Somalia inglese, conquistando la Croce di guerra al Valore Militare nella battaglia di Sahasit.
La conquista del Somali - Land (3 - 19 agosto 1940) Lo scopo della conquista del Somali - Land (Somalia Britannica) era ridurre la frontiera da vigilare di almeno 300 km. L'offensiva fu ideata a Roma per motivi politici e propagandistici, Mussolini approvò l'attacco, che fu ordinato per il 3 agosto. Il Somali Land è un territorio desertico, vi erano solo due strade, il terreno era impercorribile per i mezzi corazzati. Le unità italiane percorsero 270 Km di territorio desertico per arrivare alla capitale Berbera, che una volta conquistata - nelle intenzioni del comando Italiano - avrebbe portato alla conclusione della offensiva. Gli obiettivi iniziali vennero raggiunti il 6 agosto, senza aver incontrato resistenza, per cui, la prima fase (3-6 agosto) dell'operazione fu conclusa. La seconda fase (7-15 agosto) prevedeva lo sfondamento delle difese britanniche.
Il 10 agosto, la colonna italiana entrò in contatto con le prime difese inglesi, organizzate in fortificazioni, circondate da reticolati e campi minati. L'attacco ai fortini inglesi iniziò con l'impiego di 3 brigate di Fanteria, la XIV sulla sinistra, la XV sulla destra, mentre la II Brigata, doveva attaccare alle spalle. Il 12 agosto, nella battaglia di Daharboruk, il tenente Renato Coletta, lancia la sua Compagnia all'assalto delle fortificazioni avversarie, circondate da reticolati. Durante l'assalto, viene ferito da una scheggia di granata, ma rifiuta le cure mediche, incitando i porta feriti a prodigarsi per gli àscari (truppe indigene alleate degli italiani). Sebbene fosse ferito, Renato si lancia alla testa della sua Compagnia contro i reticolati avversari inglesi ma, una raffica di mitragliatrice, lo colpisce mortalmente.
Renato Coletta aveva 26 anni e fu decorato con la Medaglia d'Oro alla Memoria. Il Comune di Barletta ha intitolato a Renato Coletta l'omonima via.
L'esito dell'offensiva nel Somali - Land
Dopo cinque giorni di combattimenti, l'offensiva italiana ebbe successo. Il 15 agosto, Il comandante delle forze inglesi, generale Godwin Austen, per evitare l'annientamento, ordinò la ritirata. Nel pomeriggio di quello stesso giorno, iniziò un nuovo attacco italiano, contro i fortini della difesa inglese. Ha inizio la terza fase dell'offensiva (17-19 agosto), ma le asperità del terreno e la resistenza della retroguardia britannica, non permisero agli italiani di agganciare le truppe in ritirata, che poterono raggiungere le loro navi da guerra ed imbarcarsi.
A seguire, pubblichiamo gli elenchi dei soldati barlettani caduti, dispersi e deceduti per malattia durante la seconda guerra mondiale.