Politica
Referendum 2011, Barletta batte l'affluenza degli altri capoluoghi pugliesi
Soddisfazione del sindaco Nicola Maffei. «Una grande giornata di democrazia»
Barletta - martedì 14 giugno 2011
In merito al recente risultato dei Referendum del 12 e 13 giugno 2011, il Sindaco di Barletta, Nicola Maffei, ha dichiarato quanto segue:
«La giornata di ieri, nella quale il popolo italiano ha espresso chiaramente la sua volontà sui quesiti referendari riguardanti la pubblicità dell'acqua, l'energia nucleare e il legittimo impedimento, è stata una grande giornata di democrazia.
Merito del risultato ottenuto è di quanti si sono impegnati in tutti questi mesi per il raggiungimento di un obiettivo che mancava, in Italia, da troppo tempo. E' per questo che voglio fare i miei complimenti e gli auguri più sinceri al Comitato Acqua Bene Comune, ai comitati per il No al Nucleare, alle Associazioni e a tutti coloro che hanno creduto che questa battaglia si potesse vincere. Personalmente, sono contento di aver contribuito alla riuscita di questo percorso. L'apporto dell'Amministrazione alla sensibilizzazione della cittadinanza su temi fondamentali per il futuro del Paese è venuto dalle scelte che abbiamo compiuto durante i lunghi mesi che hanno preceduto le elezioni nei quali abbiamo insistito sull'importanza dei diritti delle persone, sulla pubblicità dell'acqua e della scuola. Ho lavorato perché il programma dei prossimi anni fosse incentrato su questi concetti, a partire dalla necessità di dare segnali positivi, coniugando tutela del territorio e dell'ambiente e sviluppo economico e sostegno alle imprese e al lavoro.
Sono orgoglioso di come la mia città, Barletta, ha recepito l'importanza dell'appuntamento di ieri, andando a votare in modo massiccio e consegnandoci il primato di votanti tra tutti i capoluoghi pugliesi con il 55,1% di partecipazione. C'era il rischio che i barlettani fossero stanchi della recente competizione per le amministrative. Invece, questa massiccia affluenza alle urne ha testimoniato il positivo apporto venuto da tutti quanti coloro che si sono impegnati nella diffusione del messaggio referendario e nella sensibilizzazione della cittadinanza che ha dimostrato quanto sia pronta a discutere di tematiche così importanti.
Inutile soffermarsi anche sulla chiarissima volontà espressa dal popolo italiano nel chiedere a chi governa il Paese un segnale di discontinuità rispetto alle scelte passate, alle scellerate politiche energetiche, alla convinzione che gli italiani non sapessero valutare con obiettività l'operato del proprio Presidente del Consiglio. Ieri Berlusconi è stato sfiduciato, per la terza volta nel giro di un mese, dall'intero Paese. Dovrebbe assumersi la responsabilità di un risultato negativo così pesante anche se non sono convinto che questo avverrà. Ciò che invece deve rincuorare tutti noi barlettani sta nella scelta di campo fatta. Una scelta espressione della necessità di politiche energetiche serie fondate sull'investimento in energie rinnovabili pulite, su un nuovo concetto di tutela del territorio, sulla difesa dei beni comuni. Nei mesi scorsi abbiamo iniziato a lavorare per questo, con un Consiglio Comunale monotematico che ha segnato la strada verso la modifica dello statuto cittadino e che ha lasciato al nuovo Consiglio entrante la pesante e bella eredità della cura della propria cittadinanza, dell'ambiente che viviamo, della necessità di investire in un futuro solare e sostenibile in ogni campo delle politiche territoriali.
Il Referendum di ieri ci ha detto che abbiamo fatto la scelta giusta. Ora, tutti insieme, dovremo insistere e perseguirla, consapevoli che non solo i barlettani ma l'intero Paese ci ha dettato la strada. Andiamo avanti, è quella giusta. Grazie Barletta, ancora una volta».
«La giornata di ieri, nella quale il popolo italiano ha espresso chiaramente la sua volontà sui quesiti referendari riguardanti la pubblicità dell'acqua, l'energia nucleare e il legittimo impedimento, è stata una grande giornata di democrazia.
Merito del risultato ottenuto è di quanti si sono impegnati in tutti questi mesi per il raggiungimento di un obiettivo che mancava, in Italia, da troppo tempo. E' per questo che voglio fare i miei complimenti e gli auguri più sinceri al Comitato Acqua Bene Comune, ai comitati per il No al Nucleare, alle Associazioni e a tutti coloro che hanno creduto che questa battaglia si potesse vincere. Personalmente, sono contento di aver contribuito alla riuscita di questo percorso. L'apporto dell'Amministrazione alla sensibilizzazione della cittadinanza su temi fondamentali per il futuro del Paese è venuto dalle scelte che abbiamo compiuto durante i lunghi mesi che hanno preceduto le elezioni nei quali abbiamo insistito sull'importanza dei diritti delle persone, sulla pubblicità dell'acqua e della scuola. Ho lavorato perché il programma dei prossimi anni fosse incentrato su questi concetti, a partire dalla necessità di dare segnali positivi, coniugando tutela del territorio e dell'ambiente e sviluppo economico e sostegno alle imprese e al lavoro.
Sono orgoglioso di come la mia città, Barletta, ha recepito l'importanza dell'appuntamento di ieri, andando a votare in modo massiccio e consegnandoci il primato di votanti tra tutti i capoluoghi pugliesi con il 55,1% di partecipazione. C'era il rischio che i barlettani fossero stanchi della recente competizione per le amministrative. Invece, questa massiccia affluenza alle urne ha testimoniato il positivo apporto venuto da tutti quanti coloro che si sono impegnati nella diffusione del messaggio referendario e nella sensibilizzazione della cittadinanza che ha dimostrato quanto sia pronta a discutere di tematiche così importanti.
Inutile soffermarsi anche sulla chiarissima volontà espressa dal popolo italiano nel chiedere a chi governa il Paese un segnale di discontinuità rispetto alle scelte passate, alle scellerate politiche energetiche, alla convinzione che gli italiani non sapessero valutare con obiettività l'operato del proprio Presidente del Consiglio. Ieri Berlusconi è stato sfiduciato, per la terza volta nel giro di un mese, dall'intero Paese. Dovrebbe assumersi la responsabilità di un risultato negativo così pesante anche se non sono convinto che questo avverrà. Ciò che invece deve rincuorare tutti noi barlettani sta nella scelta di campo fatta. Una scelta espressione della necessità di politiche energetiche serie fondate sull'investimento in energie rinnovabili pulite, su un nuovo concetto di tutela del territorio, sulla difesa dei beni comuni. Nei mesi scorsi abbiamo iniziato a lavorare per questo, con un Consiglio Comunale monotematico che ha segnato la strada verso la modifica dello statuto cittadino e che ha lasciato al nuovo Consiglio entrante la pesante e bella eredità della cura della propria cittadinanza, dell'ambiente che viviamo, della necessità di investire in un futuro solare e sostenibile in ogni campo delle politiche territoriali.
Il Referendum di ieri ci ha detto che abbiamo fatto la scelta giusta. Ora, tutti insieme, dovremo insistere e perseguirla, consapevoli che non solo i barlettani ma l'intero Paese ci ha dettato la strada. Andiamo avanti, è quella giusta. Grazie Barletta, ancora una volta».