Scuola e Lavoro
Barletta, Ammessi all’esame di maturità solo se si è sufficienti
Ecco la scelta del ministro Gelmini per la seconda prova
Barletta - giovedì 18 marzo 2010
Per essere ammessi quest'anno al famigerato esame di maturità, gli studenti devono fare i conti con la sufficienza. È proprio questa la novità che definirà uno studente ammesso o meno alla prova finale.
«In base al nuovo Regolamento per la valutazione degli studenti, varato nel 2009 ed entrato in vigore nell'anno scolastico 2009-2010, saranno ammessi agli esami di Stato soltanto i candidati che, nello scrutinio, abbiano conseguito una valutazione non inferiore a 6 in tutte le materie e in condotta», scrive il ministro Gelmini. La sufficienza dovrà essere conseguita dallo studente in ogni singola disciplina. Mentre sarà direttamente ammesso agli esami di Stato chi in quarta ha conseguito 8 decimi in ciascuna materia e nel comportamento e ha riportato una votazione non inferiore al 7 in ciascuna disciplina e all'8 per la condotta, nelle classi seconda e terza.
L'italiano è la prima prova per tutti. La seconda prova è: liceo classico, greco; liceo scientifico, matematica; liceo linguistico, lingua straniera; liceo pedagogico, pedagogia; liceo artistico, figura disegnata. Per gli istituti tecnici e professionali le materie a scelte per alcuni indirizzi sono: istituto tecnico commerciale (ragionieri), economia aziendale; istituto tecnico per geometri, estimo; istituto tecnico per il turismo, lingua straniera; istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione, economia e gestione delle aziende ristorative; istituto professionale per i servizi sociali, tecnica amministrativa. Per l'indirizzo artistico (licei e istituti d'arte) la materia della seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale e si svolge nell'arco di tre giorni.
La terza prova scritta verte su quattro o cinque materie scelte tra quelle previste nel programma dell'ultimo anno. L'orale è un colloquio con tutti i professori. Il voto finale parte da un minimo di 60/100 e chi consegue il punteggio massimo di 100punti senza bonus può avere la lode. Tra i membri della commissione, quello di italiano è sempre esterno, quello della seconda prova, interno.
«In base al nuovo Regolamento per la valutazione degli studenti, varato nel 2009 ed entrato in vigore nell'anno scolastico 2009-2010, saranno ammessi agli esami di Stato soltanto i candidati che, nello scrutinio, abbiano conseguito una valutazione non inferiore a 6 in tutte le materie e in condotta», scrive il ministro Gelmini. La sufficienza dovrà essere conseguita dallo studente in ogni singola disciplina. Mentre sarà direttamente ammesso agli esami di Stato chi in quarta ha conseguito 8 decimi in ciascuna materia e nel comportamento e ha riportato una votazione non inferiore al 7 in ciascuna disciplina e all'8 per la condotta, nelle classi seconda e terza.
L'italiano è la prima prova per tutti. La seconda prova è: liceo classico, greco; liceo scientifico, matematica; liceo linguistico, lingua straniera; liceo pedagogico, pedagogia; liceo artistico, figura disegnata. Per gli istituti tecnici e professionali le materie a scelte per alcuni indirizzi sono: istituto tecnico commerciale (ragionieri), economia aziendale; istituto tecnico per geometri, estimo; istituto tecnico per il turismo, lingua straniera; istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione, economia e gestione delle aziende ristorative; istituto professionale per i servizi sociali, tecnica amministrativa. Per l'indirizzo artistico (licei e istituti d'arte) la materia della seconda prova ha carattere progettuale e laboratoriale e si svolge nell'arco di tre giorni.
La terza prova scritta verte su quattro o cinque materie scelte tra quelle previste nel programma dell'ultimo anno. L'orale è un colloquio con tutti i professori. Il voto finale parte da un minimo di 60/100 e chi consegue il punteggio massimo di 100punti senza bonus può avere la lode. Tra i membri della commissione, quello di italiano è sempre esterno, quello della seconda prova, interno.