La città
Quelle prostitute nei pressi del Santuario di Barletta
Il coordinatore dell’Idv di Trinitapoli denuncia il fenomeno al sindaco e al prefetto. Michele Cataletti: «Vogliate porre rimedio a questo degrado civico e morale»
Barletta - martedì 5 ottobre 2010
23.21
A lanciare l'allarme è il coordinatore cittadino dell'Italia dei valori di Trinitapoli, Michele Cataletti in una lettera indirizzata al primo cittadino della città di Barletta, Nicola Maffei e al Prefetto della provincia di Barletta-Andria-Trani: «Transitando per il vostro territorio, precisamente sulla SS 16 bis all'altezza dello svincolo per il Santuario della Madonna dello Sterpeto, ho notato qualcosa di incredibile, qualcosa che mi ha lasciato veramente esterrefatto...»
Nella seconda lettera indirizzata al Prefetto Mario Sessa, Cataletti continua: «La visione sconcia alla quale ho dovuto assistere percorrendo la SS 16 bis verso Trani è di due prostitute che mettevano in bella mostra il proprio corpo coperto solo da biancheria intima succinta, senza nessun pudore. Uno spettacolo sotto gli occhi di tutti coloro che percorrono quella strada, uomini, donne e bambini, "segnalato" dal cartello stradale "Uscita Santuario Madonna dello Sterpeto". Mi ha disturbato talmente tanto. Pertanto ho sentito la necessità di mettere a conoscenza il sindaco di Barletta al quale ho inviato una mail, con allegate le foto, e alla signoria vostra, sperando che vogliate porre rimedio a questo degrado civico e morale. Secondo le recenti normative introdotte dal Ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, prostituirsi in privato non è un reato, ma lo è farlo per strada. Per chi sfrutta la prostituzione o la favorisce si va da un minimo di sei mesi ad un massimo di dodici anni di carcere, con ammende che vanno dai 1500 ai 6000 euro.»
Nella seconda lettera indirizzata al Prefetto Mario Sessa, Cataletti continua: «La visione sconcia alla quale ho dovuto assistere percorrendo la SS 16 bis verso Trani è di due prostitute che mettevano in bella mostra il proprio corpo coperto solo da biancheria intima succinta, senza nessun pudore. Uno spettacolo sotto gli occhi di tutti coloro che percorrono quella strada, uomini, donne e bambini, "segnalato" dal cartello stradale "Uscita Santuario Madonna dello Sterpeto". Mi ha disturbato talmente tanto. Pertanto ho sentito la necessità di mettere a conoscenza il sindaco di Barletta al quale ho inviato una mail, con allegate le foto, e alla signoria vostra, sperando che vogliate porre rimedio a questo degrado civico e morale. Secondo le recenti normative introdotte dal Ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, prostituirsi in privato non è un reato, ma lo è farlo per strada. Per chi sfrutta la prostituzione o la favorisce si va da un minimo di sei mesi ad un massimo di dodici anni di carcere, con ammende che vanno dai 1500 ai 6000 euro.»