Religioni
Quale bellezza salverà il mondo?
La trasfigurazione del Signore e l'omelia di don Vito Carpentiere
Barletta - domenica 16 marzo 2014
12.31
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».Dal deserto della tentazione al monte della trasfigurazione. Così continua il cammino appena intrapreso di questa quaresima, che da domenica prossima ci farà seguire lo stesso itinerario dei catecumeni. Dal deserto come luogo di prova, tentazione e di scelte al monte, luogo in cui si fa esperienza di Dio, luogo di ritiro, luogo da cui guardare il mondo per una visione d'insieme. E compiere questo passaggio attraverso e grazie all'ascolto di Gesù che mi trasfigura, mi illumina dentro e mi fa essere trasparenza della sua luce.
Salire sul monte con Gesù, con tutto il peso delle nostre domande, quelle che riguardano il mondo, il tempo, l'uomo di sempre e il mio cuore. Fermarci sul monte dove Gesù si trasfigura e svela la sua identità di luce. Chi sperimenta la bellezza del Tabor, chi crede all'annuncio della Parola della fede, chi si lascia riconciliare col Padre nella comunione con la Chiesa scopre la bellezza di esistere. Scendere dal monte: "Alzatevi e non temete". Chiamati ad essere testimoni della bellezza che salva, invitati a riprendere il cammino senza paura, a scendere dal monte, verso la vita ordinaria e intraprendere il grande viaggio che porta Gesù a Gerusalemme per compiere per noi il proprio destino.
"Quale bellezza salverà il mondo?" Siamo chiamati a fare esperienza della Bellezza che salva riconoscendoci amati e salvati, affidati al Dio vivo; siamo chiamati alla conversione del cuore, superando l'individualismo e aprendoci alla riconciliazione con Dio e la Comunità; siamo chiamati ad annunciare al mondo la Bellezza che salva, quella Bellezza insita nel mondo ma spesso velata, che è la testimonianza della carità e l'impegno per la giustizia.
Buona Domenica!
[don Vito]