Scuola e Lavoro
Puglia, restituiti agli alunni 16 docenti di sostegno
Vittoria sul fronte dell’assistenza didattica
Puglia - domenica 28 marzo 2010
10.20
Giungono da Roma ottime notizie nel campo dell'insegnamento scolastico: il Consiglio di Stato restituisce a 33 studenti disabili della Puglia circa 1.200 ore mensili, pari a 16 docenti. Anche se la decisione vale solo per il mese di marzo, entusiasta è la risposta della Gilda degli insegnanti, che rende nota la decisione ritenendola una importante vittoria per quanto riguarda l'assistenza agli studenti portatori di handicap.
«Si tratta di una battaglia di civiltà - afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio - perché i diritti fondamentali dei minori disabili sono protetti dalla nostra Carta costituzionale, dalla Comunità europea e da altri importanti organismi internazionali e non sono negoziabili da parte di nessuna legge Finanziaria».
Come accade spesso nelle realtà scolastiche, l'iniziativa è stata lanciata da un gruppo di genitori intenzionati a far valere i diritti dei propri figli. Impugnando una sentenza del Tar di Bari contro la quale, oltre alla Gilda, avevano presentato ricorso 64 genitori delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, i giudici di Palazzo Spada hanno stabilito che le ore di sostegno possono essere concesse in deroga, in conformità alla motivazione del grado di handicap accertato dalla Asl competente.
Il pronunciamento non è il primo in favore della battaglia portata avanti dalla Gilda degli Insegnanti. Altri successi, infatti, si sono registrati recentemente grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale una norma della legge Finanziaria 2008 che imponeva un tetto al numero dei docenti di sostegno, e al dispositivo con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso avanzato dalla Gilda-Unams di Latina contro la decisione dell'Ufficio scolastico regionale di autorizzare soltanto 988 posti invece dei 1.600 riconosciuti dallo Stato.
«Si tratta di una battaglia di civiltà - afferma il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio - perché i diritti fondamentali dei minori disabili sono protetti dalla nostra Carta costituzionale, dalla Comunità europea e da altri importanti organismi internazionali e non sono negoziabili da parte di nessuna legge Finanziaria».
Come accade spesso nelle realtà scolastiche, l'iniziativa è stata lanciata da un gruppo di genitori intenzionati a far valere i diritti dei propri figli. Impugnando una sentenza del Tar di Bari contro la quale, oltre alla Gilda, avevano presentato ricorso 64 genitori delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, i giudici di Palazzo Spada hanno stabilito che le ore di sostegno possono essere concesse in deroga, in conformità alla motivazione del grado di handicap accertato dalla Asl competente.
Il pronunciamento non è il primo in favore della battaglia portata avanti dalla Gilda degli Insegnanti. Altri successi, infatti, si sono registrati recentemente grazie alla sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale una norma della legge Finanziaria 2008 che imponeva un tetto al numero dei docenti di sostegno, e al dispositivo con cui il Tar del Lazio ha accolto il ricorso avanzato dalla Gilda-Unams di Latina contro la decisione dell'Ufficio scolastico regionale di autorizzare soltanto 988 posti invece dei 1.600 riconosciuti dallo Stato.