Progetto Art-Esta, la risposta di "Giustizia e Verità" a Flavio Basile
Il consigliere comunale aveva sollevato perplessità sul finanziamento. La lettera a firma del presidente Raffaele Rizzi
"Lusingato per l'attenzione che il Consigliere Basile ha voluto rivolgere al Progetto Art-Esta, che spero si traduca presto in un'attenzione economica a sostegno dei costi della "buona iniziativa" - non avendo visto la sua partecipazione agli innumerevoli appuntamenti che da luglio ad agosto si sono susseguiti, per l'autofinanziamento del Progetto, e che sono stati promossi anche attraverso articoli di giornale (forse durante i mesi estivi la vigile attenzione del Consigliere viene influenzata dalla calura) -; nella volontà di aiutare lo stesso consigliere ad una sana ed onesta battaglia per la "trasparenza amministrativa" poiché come sostiene Alessandro Morandotti "Quando ignoranza e mediocrità si coalizzano, ne risulta la cosiddetta voce del popolo" – e mai vorrei che di ignoranza e mediocrità il Consigliere possa esser tacciato – lo invito a leggere lo statuto dell'Associazione Verità e Giustizia, registrato con n. repertorio 24.141 e n. raccolta 9.721, con particolare attenzione al'articolo 2 che così recita "In particolare, l'Associazione intende attivare e promuovere un'attività sociale che riguardi i seguenti temi di interesse collettivo:… FAMIGLIA, GIOVANI, PATTO EDUCATIVO CULTURA.
A mio avviso, senza offesa per chi svolge senza strumentalizzazioni battaglie per la trasparenza, l'unica cosa che mi pare deviata è che l'attività di opposizione politica del Consigliere si fondi esclusivamente nel sollevare un'eccezione di liceità tra le finalità statutarie di un'associazione e la mission di un progetto da essa promosso, piuttosto che in una reale attività di controllo politico; non sarebbe forse più costruttivo per il partito che egli rappresenta interrogarsi sulla questione: "baraccopoli" di zona barberini, piuttosto che sulle varianti di volta in volta presentate in consiglio, o per esempio sui contribuiti a sostegno di corsi di formazione promossi da alcune Scuole, piuttosto che sullo stato di avanzamento della redazione del Piano della protezione civile? Non sarebbero temi di maggior interesse collettivo quello della salute pubblica, della sostenibilità ambientale sollevati dall'associazione Beni Comuni e Collettivo Exit a proposito della TIMAC, della CEMENTERIA, degli ELETTRODOTTI? Non sarebbe meno ipocrita fare delle battaglie perché vengano fatti concorsi o avviati bandi di gara piuttosto che ricorrere sempre ai rinnovi degli affidamenti alle cooperative o dei contratti di lavoro?
Credo che l'agenda politica di un dirigente che voglia con serietà incarnare il proprio ruolo possa essere davvero fitta, fermo restando l'apprezzamento che rivolgo al Consigliere per la sua volontà affinché il Comune riconosca al progetto l'intera somma richiesta.
Consapevole di quale possa essere il ruolo del Consigliere e di chi gli ha fornito la proposta di Delibera di Giunta, lungi da me sospettare che l'articolo interrogativo del Consigliere possa essere un atto "etero diretto" che perfettamente si inserisce nello scontro politico che da giorni riempie le testate, concludo INVITANDO il Consigliere e quanti ritengano che sostenere un'attività sociale sia un atto poco lecito – chiarita la coerenza tra le finalità dell'associazione e quelle del progetto – a spiegare alle 10 operatrici, alle 10 famiglie, ai 4 esperti nonché alla coordinatrice scientifica del Progetto, che tale progetto non può esser sostenuto dall'amministrazione perché in questa città, si sostengono, economicamente o attraverso l'apparente ignoranza degli atti adottati, solo i progetti che hanno superato un test di fidelizzazione; sempre pronto a presentare al consigliere o a quanti vorranno il prospetto economico del progetto, dal quale emergerà la GRATUITA' dell'uso dello stabilimento balneare "Mennea".
Il Presidente
Raffaele Rizzi
Associazione Verità e Giustizia Onlus