Territorio
Presentato il nuovo presidente del Parco dell'Alta Murgia
Si tratta di Cesare Veronico. L'evento si è tenuta mercoledì 4 aprile nella splendida cornice di Castel del Monte
Puglia - venerdì 6 aprile 2012
1.15
Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia ha finalmente un nuovo presidente. Ai piedi di uno dei luoghi simbolo del Parco e della storia del territorio della Sesta Provincia, il Castel del Monte, patrimonio Unesco dell'umanità e sito rilevante sotto l'aspetto paesaggistico e naturalistico, è stato presentato nella mattina di mercoledì 4 aprile il nuovo presidente dell'Ente, Cesare Veronico. All'evento erano presenti Domenico Pappaterra, presidente del Parco Nazionale del Pollino, il quale ha portato i saluti della Federparchi di cui è membro della giunta esecutiva, Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente, i quali hanno voluto testimoniare a Veronico l'impegno e l'interesse dell'associazione per il rilancio di un'area protetta sulla quale è stato profuso un forte impegno per la sua istituzione da parte dei circoli locali del cigno verde.
Pappaterra ha definito il parco come un luogo importante, e ha poi ringraziato il Ministro Corrado Clini e il Governatore della Puglia Nichi Vendola «per aver scelto un Presidente che guidi il parco dell'Alta Murgia nel suo cammino in un momento decisivo per la storia di tutti i parchi italiani». Saluto al quale si sono associati Nicoletti e Tarantini di Legambiente Puglia: «"Formuliamo i nostri auguri di buon lavoro a Veronico - così il discorso congiunto dei due- e auspichiamo che il suo impegno sia utile per trasformare il sentimento del Parco, vivo e vitale nei cittadini murgiani, in un fatto concreto e condiviso da parte di tutto il territorio. Soprattutto in questa fase di crisi economica anche il parco deve essere capace di incidere positivamente nelle aspettative di un territorio che deve saper coniugare conservazione della natura e sviluppo locale sostenibile».
La parola è poi passata a Veronico. Il neopresidente ha introdotto il suo intervento definendo il suo nuovo incarico come «il miglior lavoro possibile» e raccontando la storia del Parco fin dall'intesa della perimetrazione, avvenuta nel 2002. Le sue prime parole hanno rappresentato una premessa importante, che parte dai primi anni di esperienza del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: «L'obiettivo della conservazione della natura è il primo punto all'Ordine del giorno di un Parco. E fin qui è stato svolto un ottimo lavoro. Siamo in anticipo rispetto a diversi altri parchi nazionali sulla definizione di un Piano del Parco. Il prossimo obiettivo è la valorizzazione: far diventare il Parco Nazionale dell'Alta Murgia il miglior parco d'Italia, coinvolgendo il mondo dell'associazionismo, le imprese, i cittadini».
Uno dei primi obiettivi manifestati dal Presidente è la valorizzazione del marchio del parco, che diventi strumento di garanzia di qualità, rafforzando l'immagine del territorio e delle sue aziende e l'identità dell'area; elementi da associare alla possibilità di migliorare la ricettività turistica, di fornire ai visitatori gli strumenti, gli spazi, le opportunità, e fare finalmente di questo ampio investimento della Regione Puglia una risorsa, oltre che una "chicca" da offrire nel proprio virtuale curriculum per i turisti. Un altro punto determinante per la crescita del progetto è quello di costituire una rete dei parchi, che crei una rete di tutte le aree protette, un punto di incontro tra le iniziative dei singoli parchi, per raccontare la vita nei territori e rafforzare le potenzialità di tutte le aree pugliesi.
Nel suo discorso inaugurale Veronico ha inoltre voluto ribadire la sua volontà di superare le divisioni del passato, i campanilismi e gli interessi dei singoli, ponendo come unico bene comune la possibilità di "fare territorio". Lo spirito della sua missione è riassunto in una dichiarazione: «Il nostro deve essere un parco aperto, vogliamo coinvolgere tutti quelli che vogliono migliorare il parco, che abitano il parco, che sono il parco». Va interpretata in quest'ottica la definizione della prossima tappa, annunciata dal Presidente nel corso della conferenza-stampa: una serie di incontri con le realtà associative locali, con le aziende agricole, col mondo imprenditoriale, in una tavola rotonda necessaria per premiare le ambizioni del Parco.
Pappaterra ha definito il parco come un luogo importante, e ha poi ringraziato il Ministro Corrado Clini e il Governatore della Puglia Nichi Vendola «per aver scelto un Presidente che guidi il parco dell'Alta Murgia nel suo cammino in un momento decisivo per la storia di tutti i parchi italiani». Saluto al quale si sono associati Nicoletti e Tarantini di Legambiente Puglia: «"Formuliamo i nostri auguri di buon lavoro a Veronico - così il discorso congiunto dei due- e auspichiamo che il suo impegno sia utile per trasformare il sentimento del Parco, vivo e vitale nei cittadini murgiani, in un fatto concreto e condiviso da parte di tutto il territorio. Soprattutto in questa fase di crisi economica anche il parco deve essere capace di incidere positivamente nelle aspettative di un territorio che deve saper coniugare conservazione della natura e sviluppo locale sostenibile».
La parola è poi passata a Veronico. Il neopresidente ha introdotto il suo intervento definendo il suo nuovo incarico come «il miglior lavoro possibile» e raccontando la storia del Parco fin dall'intesa della perimetrazione, avvenuta nel 2002. Le sue prime parole hanno rappresentato una premessa importante, che parte dai primi anni di esperienza del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: «L'obiettivo della conservazione della natura è il primo punto all'Ordine del giorno di un Parco. E fin qui è stato svolto un ottimo lavoro. Siamo in anticipo rispetto a diversi altri parchi nazionali sulla definizione di un Piano del Parco. Il prossimo obiettivo è la valorizzazione: far diventare il Parco Nazionale dell'Alta Murgia il miglior parco d'Italia, coinvolgendo il mondo dell'associazionismo, le imprese, i cittadini».
Uno dei primi obiettivi manifestati dal Presidente è la valorizzazione del marchio del parco, che diventi strumento di garanzia di qualità, rafforzando l'immagine del territorio e delle sue aziende e l'identità dell'area; elementi da associare alla possibilità di migliorare la ricettività turistica, di fornire ai visitatori gli strumenti, gli spazi, le opportunità, e fare finalmente di questo ampio investimento della Regione Puglia una risorsa, oltre che una "chicca" da offrire nel proprio virtuale curriculum per i turisti. Un altro punto determinante per la crescita del progetto è quello di costituire una rete dei parchi, che crei una rete di tutte le aree protette, un punto di incontro tra le iniziative dei singoli parchi, per raccontare la vita nei territori e rafforzare le potenzialità di tutte le aree pugliesi.
Nel suo discorso inaugurale Veronico ha inoltre voluto ribadire la sua volontà di superare le divisioni del passato, i campanilismi e gli interessi dei singoli, ponendo come unico bene comune la possibilità di "fare territorio". Lo spirito della sua missione è riassunto in una dichiarazione: «Il nostro deve essere un parco aperto, vogliamo coinvolgere tutti quelli che vogliono migliorare il parco, che abitano il parco, che sono il parco». Va interpretata in quest'ottica la definizione della prossima tappa, annunciata dal Presidente nel corso della conferenza-stampa: una serie di incontri con le realtà associative locali, con le aziende agricole, col mondo imprenditoriale, in una tavola rotonda necessaria per premiare le ambizioni del Parco.