Territorio
Presentato a Bisceglie il programma delle Giornate FAI d'Autunno
Dodicesima edizione con l'appuntamento che permette di scoprire luoghi spesso sconosciuti
Barletta - venerdì 13 ottobre 2023
È tutto pronto per la dodicesima edizione delle Giornate FAI d'Autunno, l'iniziativa del Fondo Ambiente Italiano che valorizza i luoghi storici e culturali del patrimonio nazionale, spesso sconosciuti al grande pubblico. Il programma dell'edizione di quest'anno, che include diversi luoghi per la provincia Bat è stato presentato nella chiesa di Santa Margherita a Bisceglie.
Quest'anno il file rouge sarà l'acqua, risorsa naturale fondamentale per lo sviluppo della società e della storia della nostra civiltà la cui salvaguardia e il cui utilizzo sostenibile determineranno il futuro del nostro ecosistema naturale, economico e sociale. Ineludibile il riferimento al cambiamento climatico che sta compromettendo pesantemente le risorse naturali a nostra disposizione, il territorio e il paesaggio e per questo richiede nuove sfide di sostenibilità anche di natura culturale per la salvaguardia della vita sul pianeta.
Nella Bat le aperture riguarderanno il parco naturale regionale del Fiume Ofanto, con accesso alla foce del fiume, la diga del Locone nel territorio di Minervino Murge, il bosco di Scoparello, alla scoperta dello Jazzo del Demonio e del ponte dell'acquedotto a Ruvo di Puglia, e la chiesa di Santa Margherita a Bisceglie. Trattandosi di percorsi naturalistici all'interno dei parchi sono stati invitati i visitatori ad indossare scarpe ed abbigliamento comodo.
«Abbiamo deciso di dedicare queste giornate FAI in modo particolare all'acqua, un bene importantissimo e a forte rischio in questo momento storico - ha spiegato Giulia Mastrodonato, capodelegazione del FAI della provincia Bat -. È necessario cambiare il paradigma culturale per salvaguardare la natura e il patrimonio storico e naturalistico della nostra terra. Il FAI si inserisce in questo discorso: mettiamo a sistema diversi paradigmi, da quello naturalistico a quello culturale, per provare a trasmettere un messaggio positivo».
Parte del progetto coinvolge anche gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di diverse città, che nei due giorni di aperture faranno da ciceroni ai visitatori: «Il progetto "apprendisti ciceroni" è il fiore all'occhiello del FAI ed è un chiaro esempio di cittadinanza attiva: reclutiamo ragazzi in tutto il territorio per insegnargli che l'amore per il territorio deve essere diverso dal mero campanilismo» ha aggiunto Mastrodonato.
«Grazie al FAI gli stessi biscegliesi hanno scoperto un tesoro - ha sottolineato l'assessora alla cultura del Comune di Bisceglie, Emilia Tota -. Nel futuro, cercheremo di essere ancora più al fianco del FAI in questo tipo di iniziative, che valorizza davvero tanto il nostro patrimonio».
VIDEO
Quest'anno il file rouge sarà l'acqua, risorsa naturale fondamentale per lo sviluppo della società e della storia della nostra civiltà la cui salvaguardia e il cui utilizzo sostenibile determineranno il futuro del nostro ecosistema naturale, economico e sociale. Ineludibile il riferimento al cambiamento climatico che sta compromettendo pesantemente le risorse naturali a nostra disposizione, il territorio e il paesaggio e per questo richiede nuove sfide di sostenibilità anche di natura culturale per la salvaguardia della vita sul pianeta.
Nella Bat le aperture riguarderanno il parco naturale regionale del Fiume Ofanto, con accesso alla foce del fiume, la diga del Locone nel territorio di Minervino Murge, il bosco di Scoparello, alla scoperta dello Jazzo del Demonio e del ponte dell'acquedotto a Ruvo di Puglia, e la chiesa di Santa Margherita a Bisceglie. Trattandosi di percorsi naturalistici all'interno dei parchi sono stati invitati i visitatori ad indossare scarpe ed abbigliamento comodo.
«Abbiamo deciso di dedicare queste giornate FAI in modo particolare all'acqua, un bene importantissimo e a forte rischio in questo momento storico - ha spiegato Giulia Mastrodonato, capodelegazione del FAI della provincia Bat -. È necessario cambiare il paradigma culturale per salvaguardare la natura e il patrimonio storico e naturalistico della nostra terra. Il FAI si inserisce in questo discorso: mettiamo a sistema diversi paradigmi, da quello naturalistico a quello culturale, per provare a trasmettere un messaggio positivo».
Parte del progetto coinvolge anche gli studenti e le studentesse delle scuole superiori di diverse città, che nei due giorni di aperture faranno da ciceroni ai visitatori: «Il progetto "apprendisti ciceroni" è il fiore all'occhiello del FAI ed è un chiaro esempio di cittadinanza attiva: reclutiamo ragazzi in tutto il territorio per insegnargli che l'amore per il territorio deve essere diverso dal mero campanilismo» ha aggiunto Mastrodonato.
«Grazie al FAI gli stessi biscegliesi hanno scoperto un tesoro - ha sottolineato l'assessora alla cultura del Comune di Bisceglie, Emilia Tota -. Nel futuro, cercheremo di essere ancora più al fianco del FAI in questo tipo di iniziative, che valorizza davvero tanto il nostro patrimonio».
VIDEO