Territorio
Pozzo artesiano ad Andria, continua l'allerta anche per Barletta
Richiesta di inibire l'uso dei pozzi fino ad accertamenti
Barletta - venerdì 19 ottobre 2018
Comunicato Stampa
Inibire l'uso dei pozzi situati nella zona di via vecchia Barletta, fino ad accertamenti con analisi chimico-tossicologiche allargate anche alle sostanze cancerogene. A chiedere questo urgente intervento è il Comitato tecnico scientifico di Onda D'Urto -uniti contro il cancro-, presieduto dal medico dottor Tommaso Di Renzo, della benemerita associazione andriese che si batte per eliminare ogni possibile aspetto che può provocare rischi per la salute umana. La richiesta è contenuta in una lettera aperta inviata al Sindaco di Andria, all'Assessore comunale all'Ambiente ed al dirigente dell' Ufficio Ambiente
"Crediamo che una corretta e trasparente informazione da parte dell'amministrazione civica sia doverosa nei confronti dei cittadini allarmati dal fatto che la falda freatica che interessa il territorio di via Vecchia Barletta sia risultata inquinata da sostanze che provocano il cancro. Ricordiamo che tale gravissima situazione è stata scoperta in modo bizzarro. I cani dei signori Ferri si sono rifiutati di bere acqua attinta dal pozzo artesiano dell'azienda e hanno indotto a cautela e conseguente denuncia alla pubblica autorità.
I geologi Francesco Bartucci e Riccardo Losito hanno sollecitato cautela e fatto notare che le falda acquifera per sua natura presenta elementi di flusso intercomunicanti. Noialtri sommessamente facciamo notare che questa acqua viene usata per scopo irriguo dai contadini per il tramite dei pozzi artesiani. Chiediamo pertanto di verificare se i pozzi artesiani a valle del punto di accertato inquinamento siano parimenti da inibire per evitare che acqua contenente gli stessi agenti possano provocare pericolose malattie nella popolazione.
Nel frattempo i signori Ferri ci hanno comunicato che uno dei cani si è ammalato di cancro. Ci chiediamo se i consumatori che hanno utilizzato ortaggi coltivati in campi irrigati con la stessa acqua inquinata abbiano corso lo stesso rischio. Chiediamo di adottare il principio di cautela, di inibire l'uso dei pozzi fino ad accertamenti con analisi chimico-tossicologiche allargate anche alle sostanze cancerogene", conclude la nota del Comitato tecnico scientifico di Onda D'Urto, a firma del medico Dott. Tommaso Di Renzo.
"Crediamo che una corretta e trasparente informazione da parte dell'amministrazione civica sia doverosa nei confronti dei cittadini allarmati dal fatto che la falda freatica che interessa il territorio di via Vecchia Barletta sia risultata inquinata da sostanze che provocano il cancro. Ricordiamo che tale gravissima situazione è stata scoperta in modo bizzarro. I cani dei signori Ferri si sono rifiutati di bere acqua attinta dal pozzo artesiano dell'azienda e hanno indotto a cautela e conseguente denuncia alla pubblica autorità.
I geologi Francesco Bartucci e Riccardo Losito hanno sollecitato cautela e fatto notare che le falda acquifera per sua natura presenta elementi di flusso intercomunicanti. Noialtri sommessamente facciamo notare che questa acqua viene usata per scopo irriguo dai contadini per il tramite dei pozzi artesiani. Chiediamo pertanto di verificare se i pozzi artesiani a valle del punto di accertato inquinamento siano parimenti da inibire per evitare che acqua contenente gli stessi agenti possano provocare pericolose malattie nella popolazione.
Nel frattempo i signori Ferri ci hanno comunicato che uno dei cani si è ammalato di cancro. Ci chiediamo se i consumatori che hanno utilizzato ortaggi coltivati in campi irrigati con la stessa acqua inquinata abbiano corso lo stesso rischio. Chiediamo di adottare il principio di cautela, di inibire l'uso dei pozzi fino ad accertamenti con analisi chimico-tossicologiche allargate anche alle sostanze cancerogene", conclude la nota del Comitato tecnico scientifico di Onda D'Urto, a firma del medico Dott. Tommaso Di Renzo.