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La città

Potere al popolo, incontro con i lavoratori ambulanti sulla spiaggia di Barletta

«Le persone che abbiamo incontrato erano tutte accomunate da un presente di sacrifici»

«Questa mattina con Potere al popolo - Barletta siamo stati sulla spiaggia della litoranea di ponente per incontrare i lavoratori ambulanti, per conoscere le loro storie, le loro vite e i problemi della loro quotidianità lavorativa e sociale - scrivono in un comunicato Cosimo D. Matteucci e Luigi Filannino di Potere al popolo - Barletta».

«All'inizio ci siamo chiesti - proseguono - come avviare la conversazione, ma poi ci siamo detti che le parole migliori sarebbero state quelle non preparate, quelle che ci sarebbero venute nel momento stesso in cui ci saremmo guardati negli occhi e stretti la mano. E così è stato. Le persone che abbiamo incontrato erano tutte accomunate da un presente di sacrifici, e da un passato peggiore. Per molti il lavoro sulla spiaggia è la prosecuzione del lavoro sottopagato nelle campagne, c'è chi viene da Corato, da Ruvo di Puglia, e dalla provincia di Foggia, c'è chi è senza documenti e c'è chi li ha tutti, compresa la partita iva. Sì leggete bene, la partita iva. E tutti i lavoratori dotati di partita iva ci hanno riferito di comprare la loro merce da italiani, da negozi che vendono all'ingrosso a Bari e a Napoli, tutto regolarmente fatturato.

Di ricettazione nemmeno l'ombra, tutto sotto la luce del sole, ed è davvero il caso di dirlo. E' anche il caso di evidenziare che gli ambulanti, o meglio i lavoratori autonomi ambulanti, perchè di questo si tratta, sono esonerati dall'emissione dello scontrino fiscale così come qualsiasi altra persona che eserciti, senza attrezzature, il commercio di beni di modico valore, lo stabilisce la legge, e in particolare il D.P.R. n. 696/96. Abbattuti così alcuni capisaldi dell'italica ignoranza, torniamo alle questioni importanti. Tutti i lavoratori con cui abbiamo parlato hanno un passato di sacrifici, come abbiamo scritto prima, e tutti vivono un presente di difficoltà, perchè guadagnano poco, e poco hanno da mandare alle proprie famiglie, ed è questo il loro unico rammarico, perché la loro vita e i loro bisogni vengono dopo quelli dei loro figli e delle loro famiglie. Nonostante tutto, e nonostante gli episodi di razzismo, che pure ci sono stati, vanno avanti con il loro lavoro con grandissima dignità, la stessa con cui, dopo averci salutati e stretto la mano, riprendono a spingere il loro carretto verso il futuro: un futuro che crediamo ci debba vedere uniti, fianco a fianco su un terreno comune di rivendicazione politica, sociale ed economica.

Dalla spiaggia di Barletta questo è il messaggio che porteremo nelle nostre assemblee e, adesso, nella rete. Dobbiamo essere in grado di incrociare le vite e le lotte di tutti i lavoratori sfruttati e sottopagati, siano essi dipendenti o autonomi. Non c'è nessun nemico tra di noi, e questo dovrebbero comprenderlo tutti. L'unico nemico è fuori, ed è quel sistema economico neoliberista, tra l'altro particolarmente aggressivo, che è penetrato anche in Italia, e per il quale tutto: lavoro, diritti e persone, deve essere sacrificato sull'altare del profitto e del capitale.

Contro questo sistema dobbiamo cercare di unire tutte le persone che su quell'altare non vogliono essere sacrificate, in modo tale da costruire un blocco sociale, politico e sindacale capace di resistere, di lottare e di rivendicare una vita migliore per tutti. Con Potere al Popolo possiamo farlo».
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