Faro napoleonico di Barletta
Faro napoleonico di Barletta
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Porto di Barletta, il faro napoleonico passa all’Autorità di Sistema Portuale del Mare

«Presto al via i lavori per il ripristino dello stato dei luoghi, perché lo storico monumento possa essere fruibile dalla cittadinanza»

Lo Stato Maggiore della Marina Militare ha disposto la consegna all'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale del Faro napoloenico che insiste nel porto di Barletta. È quanto si legge nella news diffusa ieri dall'AdSPMAM sul sito istituzionale.

«La comunicazione ufficiale è giunta nella tarda mattinata di oggi (ieri, ndr), negli uffici dell'Ente portuale. Si completa così un iter che l'AdSPMAM aveva avviato nello scorso anno, richiedendo a MARIFARI, soggetto nella cui disponibilità ricadeva la struttura, di poter ottenere la consegna del bene.

Un percorso lungo e articolato che è stato seguito direttamente dal senatore barlettano Dario Damiani che ha incontrato più volte il sottosegretario di stato alla Difesa, on. Giorgio Mulè, al quale ha sottoposto l'importanza, per la comunità portuale e per l'intera cittadinanza, di procedere in tempi rapidi al recupero del noto bene storico.

In attesa del placet odierno, l'Ente portuale, contestualmente con l'avvio della procedura per il trasferimento del bene, aveva, comunque, esperito una serie di azioni finalizzate a rendere il processo di recupero quanto più spedito possibile.

Dopo un sopralluogo dei tecnici dei Dipartimenti di Esercizio e Tecnico dell'Ente, nel corso del quale erano stati esaminati gli elementi di criticità e i punti di forza della struttura, i tecnici dell'AdSP avevano realizzato un preliminare studio di fattibilità che prevede tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di messa in sicurezza e di ripristino dello stato dei luoghi, finalizzati a riportare il vecchio e glorioso faro napoleonico agli antichi splendori.

L'Ente portuale, inoltre, ha già coinvolto l'Amministrazione comunale di Barletta per sviluppare assieme idee progettuali concordate e condivise perché, al termine del processo di recupero, si possa rendere la struttura fruibile alla cittadinanza, con la condivisione e la supervisione della competente Soprintendenza e dell'Agenzia del Demanio.

Da oggi, quindi, con la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti, Barletta potrà riappropriarsi di un monumento storico e caratterizzante del porto che contribuirà ad irrobustire l'offerta turistica e l'attrattività del territorio».
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