
Politica
Polveri giallo - arancioni a Barletta. Di Bari chiede nuova audizione. “I cittadini meritano risposte”
La nota della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle
Barletta - mercoledì 7 maggio 2025
Come annunciato nel corso dell'audizione dello scorso marzo in Commissione Ambiente, la consigliera del M5S Grazia Di Bari ha depositato una nuova richiesta sulle polveri giallo - arancioni che dall'inizio del mese di gennaio si sono depositate su balconi, automobili, e giardini nelle vicinanze della zona industriale di Barletta, in particolare su via Trani e via della Misericordia.
"Nell'audizione a marzo - spiega Di Bari - l'Arpa aveva spiegato di aver avviato, su richiesta del comune di Barletta, attività di sopralluogo e campionamenti. Le matrici campionate erano state inviate all' Arpa di Taranto assieme ai campioni raccolti nelle aziende Timac e Buzzi per cercare eventuale nesso causale tra materie prime e polveri. L'Agenzia stava anche preparando una relazione, che sarebbe stata trasmessa entro metà aprile alla Procura di Trani, che ha aperto una indagine dopo l'esposto presentato da Legambiente. Auspico che la Procura possa autorizzare il prima possibile la pubblicazione dei dati, così da poter capire la provenienza e la natura delle polveri. I cittadini attendono risposte da mesi, perchè hanno il diritto di conoscere eventuali implicazioni per quello che riguarda la salute. Serve un confronto tra tutti gli attori interessati per poter intraprendere le azioni opportune".
"Nell'audizione a marzo - spiega Di Bari - l'Arpa aveva spiegato di aver avviato, su richiesta del comune di Barletta, attività di sopralluogo e campionamenti. Le matrici campionate erano state inviate all' Arpa di Taranto assieme ai campioni raccolti nelle aziende Timac e Buzzi per cercare eventuale nesso causale tra materie prime e polveri. L'Agenzia stava anche preparando una relazione, che sarebbe stata trasmessa entro metà aprile alla Procura di Trani, che ha aperto una indagine dopo l'esposto presentato da Legambiente. Auspico che la Procura possa autorizzare il prima possibile la pubblicazione dei dati, così da poter capire la provenienza e la natura delle polveri. I cittadini attendono risposte da mesi, perchè hanno il diritto di conoscere eventuali implicazioni per quello che riguarda la salute. Serve un confronto tra tutti gli attori interessati per poter intraprendere le azioni opportune".