Scuola e Lavoro
Polivalente di Barletta: «Responsabilità collettiva». La Provincia cerca soluzioni
L’impegno della Provincia sarà quello di individuare una soluzione alternativa per il ritorno in aula di circa 2 mila studenti
Barletta - domenica 28 giugno 2020
Le gravi carenze strutturali riscontrate nei tre plessi dell'Istituto superiore "Cassandro-Fermi-Nervi" di Barletta hanno indotto la Provincia Bat a disporne l'immediata chiusura, con conseguente sospensione di un giorno degli esami di maturità, poi ripresi all'interno della scuola "A. Manzoni".
La vicenda, adesso all'attenzione della Procura della Repubblica di Trani, merita ulteriori approfondimenti, ma dalle analisi del calcestruzzo impiegato nella costruzione sono emersi problemi legati alla staticità della struttura. I valori di resistenza, infatti, sarebbero inferiori non solo alle previsioni progettuali ma anche alle prescrizioni di norma. L'impegno della Provincia, adesso, sarà quello di individuare nel minor tempo possibile una soluzione alternativa per i circa 2 mila iscritti che, a partire da settembre, dovranno tornare in aula.
«Con il presidente della Provincia, Bernardo Lodispoto – ha aggiunto Rosa Cascella – cercheremo di mettere intorno ad un tavolo tutti i dirigenti delle scuole superiori perché parliamo di una responsabilità collettiva e, quindi, tutti dobbiamo farci carico, secondo le proprie responsabilità, di trovare soluzioni alternative. È chiaro che a settembre non sarà possibile ritornare in quelle sedi, però dobbiamo fare in modo che tutti abbiano un tetto, dobbiamo garantire che l'attività del Polivalente possa proseguire. Bisogna garantire innanzitutto degli spazi per le segreterie e subito dopo le aule per tutti i ragazzi affinché possano cominciare gli studi al pari di tutti gli altri».
Massima, a tal proposito sarà la collaborazione del Comune di Barletta. «Il Comune interverrà in termini di collaborazione – ha dichiarato il sindaco Cannito – perché i ragazzi sono non solo del territorio vicino, ma soprattutto di Barletta. L'impegno dell'amministrazione comunale sarà quello di offrire la massima collaborazione senza trincerarsi dietro il fatto che la scuola è di competenza provinciale. Il Comune sta già facendo molto per la Provincia: sta ospitando diverse aule e sta pagando i canoni delle utenze alla Provincia».
Paradossalmente, in via Morelli, permane il cantiere di una scuola, incompiuta a causa dei rimpalli di competenza emersi all'indomani della nascita della Provincia di Barletta-Andria-Trani. «Quel manufatto è stato completato per il 70% - ha detto il sindaco Cannito – I soldi ci sono, perciò si potrà proseguire tranquillamente nella realizzazione della scuola. Lunedì – ha anticipato il primo cittadino – sapremo dalla Corte dei Conti se il prosieguo di quella costruzione presenta elementi di danno erariale».
«È una situazione abbastanza tragica – ha commentato la vicepresidente della Provincia Bat, Rosa Cascella – Non ci aspettavamo di avere questo risultato, però è necessario intervenire immediatamente affinché l'offerta formativa dell'Istituto "Cassandro-Fermi-Nervi" rimanga su Barletta e non sorga, quindi, un problema per gli studenti che tra qualche mese dovranno riprendere le attività».La vicenda, adesso all'attenzione della Procura della Repubblica di Trani, merita ulteriori approfondimenti, ma dalle analisi del calcestruzzo impiegato nella costruzione sono emersi problemi legati alla staticità della struttura. I valori di resistenza, infatti, sarebbero inferiori non solo alle previsioni progettuali ma anche alle prescrizioni di norma. L'impegno della Provincia, adesso, sarà quello di individuare nel minor tempo possibile una soluzione alternativa per i circa 2 mila iscritti che, a partire da settembre, dovranno tornare in aula.
«Con il presidente della Provincia, Bernardo Lodispoto – ha aggiunto Rosa Cascella – cercheremo di mettere intorno ad un tavolo tutti i dirigenti delle scuole superiori perché parliamo di una responsabilità collettiva e, quindi, tutti dobbiamo farci carico, secondo le proprie responsabilità, di trovare soluzioni alternative. È chiaro che a settembre non sarà possibile ritornare in quelle sedi, però dobbiamo fare in modo che tutti abbiano un tetto, dobbiamo garantire che l'attività del Polivalente possa proseguire. Bisogna garantire innanzitutto degli spazi per le segreterie e subito dopo le aule per tutti i ragazzi affinché possano cominciare gli studi al pari di tutti gli altri».
Massima, a tal proposito sarà la collaborazione del Comune di Barletta. «Il Comune interverrà in termini di collaborazione – ha dichiarato il sindaco Cannito – perché i ragazzi sono non solo del territorio vicino, ma soprattutto di Barletta. L'impegno dell'amministrazione comunale sarà quello di offrire la massima collaborazione senza trincerarsi dietro il fatto che la scuola è di competenza provinciale. Il Comune sta già facendo molto per la Provincia: sta ospitando diverse aule e sta pagando i canoni delle utenze alla Provincia».
Paradossalmente, in via Morelli, permane il cantiere di una scuola, incompiuta a causa dei rimpalli di competenza emersi all'indomani della nascita della Provincia di Barletta-Andria-Trani. «Quel manufatto è stato completato per il 70% - ha detto il sindaco Cannito – I soldi ci sono, perciò si potrà proseguire tranquillamente nella realizzazione della scuola. Lunedì – ha anticipato il primo cittadino – sapremo dalla Corte dei Conti se il prosieguo di quella costruzione presenta elementi di danno erariale».