Politica
Poca sicurezza nella Bat, Mennea lancia l'allarme
«Commissariati sottorganico e costretti a lavori estenuanti». La nota politica del consigliere del PD
Barletta - lunedì 1 ottobre 2012
Una situazione molto difficile, ai limiti del collasso, con gravi e pericolose ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini della provincia di Barletta Andria Trani. È quanto emerso dall'incontro tra Ruggiero Mennea, consigliere regionale del Partito Democratico, e Vito Petruzzelli, segretario provinciale Bat del Sindacato Autonomo di Polizia.
"I commissariati di Trani, Barletta e Canosa sono sottorganico e le poche unità sono costrette a carichi di lavoro estenuanti", fa notare l'esponente democratico. "A Barletta le condizioni sono così al limite che se un agente dovesse marcare visita, la volante non potrebbe uscire e non sarebbe possibile quindi assolvere a quella funzione di pattugliamento che spesso funge da deterrente per i malviventi e aumenta la percezione di sicurezza da parte della gente. Nei quattro commissariati della provincia mancano complessivamente almeno una trentina di unità. E una carenza di personale si registra anche nei commissariati di Polizia Stradale di Barletta e Spinazzola e nella Polizia Ferroviaria di Barletta".
"Il numero esiguo di agenti, cui si somma un'alta età media del personale (42 anni), è molto preoccupante poiché lo scarso controllo del territorio potrebbe essere terreno fertile per una riorganizzazione della criminalità organizzata", sottolinea Mennea. "Il campanello d'allarme scatta se consideriamo che negli ultimi anni è cresciuto il numero degli omicidi e si è registrato un aumento del 20% dei reati contro il patrimonio (per esempio furti e rapine) e della criminalità legata al traffico di sostanze stupefacenti. A ciò bisogna aggiungere un aumento della microcriminalità, con una gamma di reati (piccoli furti, scippi, vandalismo) che probabilmente si ripercuotono in maniera più diretta sui cittadini e sulla loro qualità della vita".
"Alla luce di questo quadro poco rassicurante bisogna adottare le opportune contromisure", sostiene il consigliere regionale del Pd, che propone alcune soluzioni. "A livello nazionale l'accorpamento di tutte le forze dell'ordine e di polizia favorirebbe le economie di scala e renderebbe possibile una maggiore specializzazione con meno investimenti. Ma restando prettamente all'ambito provinciale, al commissariato di Andria sono stati assegnati 15 agenti in più in previsione dell'istituzione della Questura della Bat, che però non ci sarà. Lo smistamento da parte del Questore di Bari di quelle unità negli altri tre commissariati della provincia rappresenterebbe ossigeno puro per garantire maggiore sicurezza ai cittadini attraverso il maggiore presidio del territorio. A livello locale, "conclude Mennea, "una parziale soluzione alla carenza di personale potrebbe essere l'istituzione della Polizia di prossimità, in collaborazione con la Polizia Municipale. Si tratta di un'attività indispensabile poiché assicurerebbe maggiore presenza di agenti in città, uomini che oltre a migliorare la qualità della vita dei cittadini, intervenendo su numerosi fronti, conoscerebbe meglio i bisogni della popolazione e ne aumenterebbe la fiducia verso le forze dell'ordine".
"I commissariati di Trani, Barletta e Canosa sono sottorganico e le poche unità sono costrette a carichi di lavoro estenuanti", fa notare l'esponente democratico. "A Barletta le condizioni sono così al limite che se un agente dovesse marcare visita, la volante non potrebbe uscire e non sarebbe possibile quindi assolvere a quella funzione di pattugliamento che spesso funge da deterrente per i malviventi e aumenta la percezione di sicurezza da parte della gente. Nei quattro commissariati della provincia mancano complessivamente almeno una trentina di unità. E una carenza di personale si registra anche nei commissariati di Polizia Stradale di Barletta e Spinazzola e nella Polizia Ferroviaria di Barletta".
"Il numero esiguo di agenti, cui si somma un'alta età media del personale (42 anni), è molto preoccupante poiché lo scarso controllo del territorio potrebbe essere terreno fertile per una riorganizzazione della criminalità organizzata", sottolinea Mennea. "Il campanello d'allarme scatta se consideriamo che negli ultimi anni è cresciuto il numero degli omicidi e si è registrato un aumento del 20% dei reati contro il patrimonio (per esempio furti e rapine) e della criminalità legata al traffico di sostanze stupefacenti. A ciò bisogna aggiungere un aumento della microcriminalità, con una gamma di reati (piccoli furti, scippi, vandalismo) che probabilmente si ripercuotono in maniera più diretta sui cittadini e sulla loro qualità della vita".
"Alla luce di questo quadro poco rassicurante bisogna adottare le opportune contromisure", sostiene il consigliere regionale del Pd, che propone alcune soluzioni. "A livello nazionale l'accorpamento di tutte le forze dell'ordine e di polizia favorirebbe le economie di scala e renderebbe possibile una maggiore specializzazione con meno investimenti. Ma restando prettamente all'ambito provinciale, al commissariato di Andria sono stati assegnati 15 agenti in più in previsione dell'istituzione della Questura della Bat, che però non ci sarà. Lo smistamento da parte del Questore di Bari di quelle unità negli altri tre commissariati della provincia rappresenterebbe ossigeno puro per garantire maggiore sicurezza ai cittadini attraverso il maggiore presidio del territorio. A livello locale, "conclude Mennea, "una parziale soluzione alla carenza di personale potrebbe essere l'istituzione della Polizia di prossimità, in collaborazione con la Polizia Municipale. Si tratta di un'attività indispensabile poiché assicurerebbe maggiore presenza di agenti in città, uomini che oltre a migliorare la qualità della vita dei cittadini, intervenendo su numerosi fronti, conoscerebbe meglio i bisogni della popolazione e ne aumenterebbe la fiducia verso le forze dell'ordine".