Servizi sociali
Piovono polemiche sul Forum Energetico Internazionale
Denuncia da parte del Docente di Geofisica ambientale all’università di Bari. Ruggiero Quarto: «Impianti devastanti per l’ambiente»
Barletta - sabato 5 giugno 2010
Iniziano a cadere critiche sugli organizzatori della FEI (Forum Energetico Internazionale) che si terrà nei prossimi 16 e 17 giugno a Barletta.
Organizzato da ANISGEA - Associazione Nazionale Imprese Servizi Gas Elettricità Acqua (Confindustria Servizi Innovativi e Tencologici) , OICE (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico/economica) e ANIMP (Associazione Nazionale Impiantistica Industriale), il Forum « non è solo un momento di informazione sulle fonti energetiche rinnovabili, come vuol far credere il sindaco della città di Barletta - denuncia Ruggiero Quarto, docente di Geofisica ambientale all' Università di Bari - ma di infrastrutture per l'energia e il programma si svilupperà su sessioni plenarie e tre parallele (fossile, rinnovabile, nucleare)».
Il Forum è anche "occasione di attività di business to business tra i players della filiera energetica nazionale ed internazionale"come scrivono gli organizzatori, «che ci vogliono propinare – aggiunge Quarto - impianti energetici devastanti per l'ambiente».
Il professore aveva già avuto modo di esprimere la propria opinione, basata su studi scientifici e fonti aziendali, evitando così fonti "di parte", circa le centrali a biomasse il 25 maggio 2010, durante l'incontro "CENTRALI A BIOMASSE E ALTERNATIVE ENERGETICHE - quali i rischi per la salute e per l'ambiente".
Incontro in cui era anche presente il vicesindaco di Barletta. Egli affermava che «le centrali a biomasse possono essere anche buone, ma devono dimostrare che con la loro presenza la situazione ambientale e la sicurezza della gente non peggiora, ma migliora».
Sempre durante quell'incontro Quarto ricordava come l'Italia sia tecnicamente autosufficiente, visto che è in grado di erogare una potenza lorda di oltre 98 GW contro una richiesta di 57 GW nei punti di massima, domandando come, producendo 4 volte in più del necessario per la propria sussistenza energetica, si vogliono comunque creare altre strutture per produrre energia.
Il professore infine sottolineò come il Sindaco di Ravenna avesse rifiutato il progetto delle biomasse, presentata dalla azienda Trettozzi, la stessa azienda che fornirebbe l'olio di palma da bruciare nella centrale che si vuol fare a Barletta.
Organizzato da ANISGEA - Associazione Nazionale Imprese Servizi Gas Elettricità Acqua (Confindustria Servizi Innovativi e Tencologici) , OICE (Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico/economica) e ANIMP (Associazione Nazionale Impiantistica Industriale), il Forum « non è solo un momento di informazione sulle fonti energetiche rinnovabili, come vuol far credere il sindaco della città di Barletta - denuncia Ruggiero Quarto, docente di Geofisica ambientale all' Università di Bari - ma di infrastrutture per l'energia e il programma si svilupperà su sessioni plenarie e tre parallele (fossile, rinnovabile, nucleare)».
Il Forum è anche "occasione di attività di business to business tra i players della filiera energetica nazionale ed internazionale"come scrivono gli organizzatori, «che ci vogliono propinare – aggiunge Quarto - impianti energetici devastanti per l'ambiente».
Il professore aveva già avuto modo di esprimere la propria opinione, basata su studi scientifici e fonti aziendali, evitando così fonti "di parte", circa le centrali a biomasse il 25 maggio 2010, durante l'incontro "CENTRALI A BIOMASSE E ALTERNATIVE ENERGETICHE - quali i rischi per la salute e per l'ambiente".
Incontro in cui era anche presente il vicesindaco di Barletta. Egli affermava che «le centrali a biomasse possono essere anche buone, ma devono dimostrare che con la loro presenza la situazione ambientale e la sicurezza della gente non peggiora, ma migliora».
Sempre durante quell'incontro Quarto ricordava come l'Italia sia tecnicamente autosufficiente, visto che è in grado di erogare una potenza lorda di oltre 98 GW contro una richiesta di 57 GW nei punti di massima, domandando come, producendo 4 volte in più del necessario per la propria sussistenza energetica, si vogliono comunque creare altre strutture per produrre energia.
Il professore infine sottolineò come il Sindaco di Ravenna avesse rifiutato il progetto delle biomasse, presentata dalla azienda Trettozzi, la stessa azienda che fornirebbe l'olio di palma da bruciare nella centrale che si vuol fare a Barletta.