La città
Piazzapulita e lavoro nero, la replica del Consorzio 5 Stelle
Una nota del presidente Raffaele Dipalma. «Ammettere pubblicamente le proprie difficoltà è un atto doveroso per sensiblizzare l'opinione pubblica»
Barletta - martedì 13 marzo 2012
0.06
Il Presidente del Consorzio 5 Stelle Raffaele Dipalma, tra i protagonisti dell'inchiesta sul lavoro nero diffusa dall'emittente La 7 nel corso della trasmissione Piazza Pulita, interviene con una sua nota chiarificatrice e di auspicio sul più legale futuro di Barletta proprio in tema di lavoro nero:
«Sono d'accordo quando si parla di ambiguità di questo territorio (come di tanti altri, aggiungerei) dal punto di vista della illegalità e della sua difficoltà ad uscirne per colpa della crisi- esordisce Dipalma- Non lo sono affatto quando invece si mette in dubbio la mission del nostro consorzio, addirittura ponendogli il quesito del "da che parte stare". Ma stiamo scherzando? Qui esiste una sola parte: ed è quella della legalità e del rispetto delle regole. Siamo tutti consapevoli- aggiunge il presidente del Consorzio- che si tratta di un duro lavoro per cui ci vuole tempo e pazienza, possibilmente evitando di strumentalizzare ogni parola, detta da chi è solo abituato a lavorare e a difendersi».
«Nessuno vuole mettere in imbarazzo la città, anzi. Ammettere pubblicamente le proprie difficoltà oltre che un atto coraggioso è un atto doveroso per sensiblizzare l'opinione pubblica non solo locale, oltre che sindacati, imprenditori e istituzioni di ogni parte politica. Stiamo già pianificando tavoli di lavoro con i grandi marchi locali- conclude Dipalma- anch'essi coinvolti dalla eco mediatica su Barletta, che sembrano disponibili a valutare una strategia comune. Questo e solo questo si dica, null'altro».
«Sono d'accordo quando si parla di ambiguità di questo territorio (come di tanti altri, aggiungerei) dal punto di vista della illegalità e della sua difficoltà ad uscirne per colpa della crisi- esordisce Dipalma- Non lo sono affatto quando invece si mette in dubbio la mission del nostro consorzio, addirittura ponendogli il quesito del "da che parte stare". Ma stiamo scherzando? Qui esiste una sola parte: ed è quella della legalità e del rispetto delle regole. Siamo tutti consapevoli- aggiunge il presidente del Consorzio- che si tratta di un duro lavoro per cui ci vuole tempo e pazienza, possibilmente evitando di strumentalizzare ogni parola, detta da chi è solo abituato a lavorare e a difendersi».
«Nessuno vuole mettere in imbarazzo la città, anzi. Ammettere pubblicamente le proprie difficoltà oltre che un atto coraggioso è un atto doveroso per sensiblizzare l'opinione pubblica non solo locale, oltre che sindacati, imprenditori e istituzioni di ogni parte politica. Stiamo già pianificando tavoli di lavoro con i grandi marchi locali- conclude Dipalma- anch'essi coinvolti dalla eco mediatica su Barletta, che sembrano disponibili a valutare una strategia comune. Questo e solo questo si dica, null'altro».