La città
Piazza Plebiscito: terra di nessuno senza raccomandazioni
La legge del popolo vuole rispetto e non discriminazione
Barletta - domenica 6 luglio 2014
I bambini la attraversano durante il periodo scolastico, d'estate favorisce un passaggio fresco per arrivare al mare, ma durante tutto l'anno, da anni ed anni, Piazza Plebiscito è abbandonata ad un destino di solitaria tristezza che nessuno provvede ad ovviare. Solitamente passando nei pressi di una piazza verrebbe spontaneo volgere lo sguardo per ammirare la bellezza che dovrebbe contraddistinguere un luogo del genere, ma per la piazza più sfortunata di Barletta anche gli sguardi sono preclusi, oltre che le operazioni di manutenzione di routine che dovrebbero essere effettuate indistintamente in tutti i luoghi simili della città.
Sporcizia, cartacce, escrementi e molto altro insidiano quotidianamente una tra le piazze più grandi di Barletta, sita in pieno centro a fare da spartiacque tra la zona abitata e quello che un tempo era il limite sin dove arrivava il mare: la zona del Paraticchio. La piazza porta inoltre con la sua imponente denominazione un importante ricordo storico, quello del plebiscito che si tenne per eleggere Vittorio Emanuele II Re d'Italia. La pratica dei plebisciti si avvia in età romana, quando si afferma l'importanza di quelle riunioni pubbliche durante le quali la classe plebea prende decisioni in merito alla città.
"La Legge è ciò che il popolo comanda e stabilisce. Il plebiscito è ciò che la plebe comanda e stabilisce", questa definizione in epoca romana andò sempre più sfumando dal momento che venne meno la distinzione tra popolo e plebe, pertanto nel corso storico il significato di "plebiscito" venne identificato a quello di "legge". Spesso però la vera regola è che non esistono regole, pertanto questo luogo deve assistere giornalmente al degrado, alla maleducazione e a molto altro. Una piccola tregua di decoro viene concessa annualmente al luogo che custodisce la Madonnina dell'Immacolata, ogni 8 dicembre infatti la piazza viene messa a nuovo, ripulita e ben lustrata per accogliere la cerimonia dedicata alla Madonna. Ma la pazienza è la virtù dei pochi, quanto ancora dovranno aspettare e a chi dovrebbero rivolgersi invece i molti che vorrebbe una piazza ristrutturata e pulita come tutte le altre della città?
Sporcizia, cartacce, escrementi e molto altro insidiano quotidianamente una tra le piazze più grandi di Barletta, sita in pieno centro a fare da spartiacque tra la zona abitata e quello che un tempo era il limite sin dove arrivava il mare: la zona del Paraticchio. La piazza porta inoltre con la sua imponente denominazione un importante ricordo storico, quello del plebiscito che si tenne per eleggere Vittorio Emanuele II Re d'Italia. La pratica dei plebisciti si avvia in età romana, quando si afferma l'importanza di quelle riunioni pubbliche durante le quali la classe plebea prende decisioni in merito alla città.
"La Legge è ciò che il popolo comanda e stabilisce. Il plebiscito è ciò che la plebe comanda e stabilisce", questa definizione in epoca romana andò sempre più sfumando dal momento che venne meno la distinzione tra popolo e plebe, pertanto nel corso storico il significato di "plebiscito" venne identificato a quello di "legge". Spesso però la vera regola è che non esistono regole, pertanto questo luogo deve assistere giornalmente al degrado, alla maleducazione e a molto altro. Una piccola tregua di decoro viene concessa annualmente al luogo che custodisce la Madonnina dell'Immacolata, ogni 8 dicembre infatti la piazza viene messa a nuovo, ripulita e ben lustrata per accogliere la cerimonia dedicata alla Madonna. Ma la pazienza è la virtù dei pochi, quanto ancora dovranno aspettare e a chi dovrebbero rivolgersi invece i molti che vorrebbe una piazza ristrutturata e pulita come tutte le altre della città?