La città
Piace la chiusura al traffico, ma il Park&Ride non decolla
«Bisognerà adeguarsi gradualmente»
Barletta - mercoledì 9 dicembre 2015
«Ci stiamo già impegnando e lo faremo ancora sull'allargamento della pedonalizzazione della città; l'incentivazione dell'uso dei mezzi pubblici dovremmo farla di più. Quando partiranno tutti i cantieri per i lavori previsti, gioco forza bisognerà sforzarsi di ripensare all'uso eccessivo dell'auto, è un po' come per il "porta a porta" bisognerà abituarsi gradualmente. Siamo obbligati a occuparcene anche contro le eventuali resistenze». Così rispondeva il sindaco Pasquale Cascella all'intervista che BarlettaViva gli ha rivolto all'inizio del 2015. Certamente da questo ritroviamo un collegamento, anche logico, con gli interventi sul traffico sviluppati per queste festività natalizie, che proprio nel passato fine settimana-ponte hanno iniziato la loro concretizzazione.
Ci riferiamo soprattutto alla chiusura al traffico delle zone centrali, dove maggiormente insiste l'attività commerciale, volta ad incentivare soprattutto lo shopping (gli inglesi lo chiamano anche window shopping, insistendo sul "guardare le vetrine") nel periodo di maggiore consumo, soprattutto per i regali natalizi. Bisogna anche ricordare che le varie iniziative previste dal programma del Comune sono state definite in base ad incontri-confronti con le associazioni di categoria dei commercianti. Ricordiamo anche che in passato alcuni commercianti sono stati tra i principali oppositori delle politiche che prevedevano un allargamento della zona a traffico limitato, contrari a qualsiasi esempio proveniente delle città vicine e lontane d'Italia o di altri paesi europei. Certamente l'esperienza dei giorni passati è migliorabile per le prevedibili criticità del traffico nelle zone limitrofe a quelle adibite alla ZTL, ma come già il Sindaco aveva riferito nella nostra intervista, alle soluzioni proposte bisognerà adeguarsi gradualmente, accettando di cambiare le abitudini di molti barlettani, amanti dell'automobile tout court, per il bene soprattutto della qualità del nostro ambiente.
Infatti, la questione della salubrità dell'aria è diventata giustamente centrale nella cronaca della città in questi mesi, ma non può discostarsi dalla necessità di ridurre notevolmente la presenza dei gas di scarico delle automobili nelle nostre città, e dunque non avendo la premura di difendere il diritto legittimo dei pedoni a vivere la mobilità compatibilmente alla salubrità. La mobilità cosiddetta alternativa, attraverso l'incentivo dell'uso dei mezzi pubblici da parte dei cittadini – per cui nei mesi scorsi si è messo mano al Piano di efficientamento dei mezzi pubblici - deve essere un obiettivo su cui deve maggiormente insistere una buona Amministrazione pubblica, proseguendo coraggiosamente in una via d'indirizzo annunciata in diverse occasioni. Il Piano Traffico urge un percorso pubblico di partecipazione. È chiaro che esistono determinante categorie di cittadini, come i residenti in periferia, che non è possibile abbandonare in nome di scelte più opportune di mobilità. Anche i controlli necessitano di farsi più severi, per il bene di pedoni rispettosi.
Forse la sperimentazione di questi giorni, già affrontata in termini diversi nelle passate festività natalizie, potrebbe offrire maggiori risultati se messa a regime per un periodo diverso da quello che "naturalmente" offre un congestionamento urbano del traffico. Nei giorni passati l'esperienza del Park&Ride non è decollata, a giudicare dalla scarsa frequentazione della navetta che accompagna gli automobilisti-pedoni dall'area di parcheggio sia della litoranea Pietro Mennea, sia dal parcheggio dell'Ipercoop, ma questo certamente non dipende soltanto da volontà politiche o comunque degli addetti ai lavori, ma principalmente dipende dalla volontà dei cittadini di rispondere positivamente ad una necessità improcrastinabile di decongestionare la città dal traffico. Positiva invece l'impressione dei molti cittadini che hanno affollato le vie del centro, godendosi scenari diversi dal solito di una città che non deve essere più a misura di automobilista, ma a misura di pedone.
Ci riferiamo soprattutto alla chiusura al traffico delle zone centrali, dove maggiormente insiste l'attività commerciale, volta ad incentivare soprattutto lo shopping (gli inglesi lo chiamano anche window shopping, insistendo sul "guardare le vetrine") nel periodo di maggiore consumo, soprattutto per i regali natalizi. Bisogna anche ricordare che le varie iniziative previste dal programma del Comune sono state definite in base ad incontri-confronti con le associazioni di categoria dei commercianti. Ricordiamo anche che in passato alcuni commercianti sono stati tra i principali oppositori delle politiche che prevedevano un allargamento della zona a traffico limitato, contrari a qualsiasi esempio proveniente delle città vicine e lontane d'Italia o di altri paesi europei. Certamente l'esperienza dei giorni passati è migliorabile per le prevedibili criticità del traffico nelle zone limitrofe a quelle adibite alla ZTL, ma come già il Sindaco aveva riferito nella nostra intervista, alle soluzioni proposte bisognerà adeguarsi gradualmente, accettando di cambiare le abitudini di molti barlettani, amanti dell'automobile tout court, per il bene soprattutto della qualità del nostro ambiente.
Infatti, la questione della salubrità dell'aria è diventata giustamente centrale nella cronaca della città in questi mesi, ma non può discostarsi dalla necessità di ridurre notevolmente la presenza dei gas di scarico delle automobili nelle nostre città, e dunque non avendo la premura di difendere il diritto legittimo dei pedoni a vivere la mobilità compatibilmente alla salubrità. La mobilità cosiddetta alternativa, attraverso l'incentivo dell'uso dei mezzi pubblici da parte dei cittadini – per cui nei mesi scorsi si è messo mano al Piano di efficientamento dei mezzi pubblici - deve essere un obiettivo su cui deve maggiormente insistere una buona Amministrazione pubblica, proseguendo coraggiosamente in una via d'indirizzo annunciata in diverse occasioni. Il Piano Traffico urge un percorso pubblico di partecipazione. È chiaro che esistono determinante categorie di cittadini, come i residenti in periferia, che non è possibile abbandonare in nome di scelte più opportune di mobilità. Anche i controlli necessitano di farsi più severi, per il bene di pedoni rispettosi.
Forse la sperimentazione di questi giorni, già affrontata in termini diversi nelle passate festività natalizie, potrebbe offrire maggiori risultati se messa a regime per un periodo diverso da quello che "naturalmente" offre un congestionamento urbano del traffico. Nei giorni passati l'esperienza del Park&Ride non è decollata, a giudicare dalla scarsa frequentazione della navetta che accompagna gli automobilisti-pedoni dall'area di parcheggio sia della litoranea Pietro Mennea, sia dal parcheggio dell'Ipercoop, ma questo certamente non dipende soltanto da volontà politiche o comunque degli addetti ai lavori, ma principalmente dipende dalla volontà dei cittadini di rispondere positivamente ad una necessità improcrastinabile di decongestionare la città dal traffico. Positiva invece l'impressione dei molti cittadini che hanno affollato le vie del centro, godendosi scenari diversi dal solito di una città che non deve essere più a misura di automobilista, ma a misura di pedone.