Cronaca
Patteggiamento per la maestra accusata di maltrattamenti in asilo
Confermata la pena di diciotto mesi di reclusione
Barletta - sabato 14 dicembre 2013
Si chiude, almeno sotto il profilo penale, col patteggiamento il primo troncone dell'inchiesta sulla quarantatreenne insegnante barlettana Mariangela Tupputi accusata dei maltrattamenti ai danni di alcuni bambini al primo anno d'asilo della sezione staccata della scuola per l'infanzia "Musti-Dimiccoli".
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani Luca Buonvino, ha, infatti, ritenuto congrua la pena di diciotto mesi di reclusione (col beneficio della sospensione) concordata dall'avvocato Salvatore Superbo, difensore della Tupputi, e dal pubblico ministero Michele Ruggiero, le cui indagini, il 28 maggio, sfociarono negli arresti domiciliari della cosiddetta "maestra cattiva". Così la definivano i suoi allievi, distinguendola dalla "maestra buona" che con la Tupputi (supplente con incarico annuale) si avvicendava nella classe, poi monitorata da una telecamerina nascosta dai Carabinieri in conseguenza delle denunce di alcuni genitori.
Nonostante la sentenza di patteggiamento, uno stralcio del fascicolo penale resta sulla scrivania del pubblico ministero Ruggiero. Infatti, il magistrato inquirente ora indaga su un paio di ulteriori presunti episodi violenza ai danni di altri due piccoli allievi della maestra d'asilo barlettana: fatti denunciati dai loro genitori, assistiti dall'avvocato Francesco Filograsso. In un caso teatro delle supposte violenze sarebbe stata la stessa sezione staccata della scuola per l'infanzia "Musti–Di Miccoli". In un altro caso, invece, i maltrattamenti sarebbero stati perpetrati dalla Tupputi in un differente asilo cittadino, in occasione di una precedente supplenza.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Trani Luca Buonvino, ha, infatti, ritenuto congrua la pena di diciotto mesi di reclusione (col beneficio della sospensione) concordata dall'avvocato Salvatore Superbo, difensore della Tupputi, e dal pubblico ministero Michele Ruggiero, le cui indagini, il 28 maggio, sfociarono negli arresti domiciliari della cosiddetta "maestra cattiva". Così la definivano i suoi allievi, distinguendola dalla "maestra buona" che con la Tupputi (supplente con incarico annuale) si avvicendava nella classe, poi monitorata da una telecamerina nascosta dai Carabinieri in conseguenza delle denunce di alcuni genitori.
Nonostante la sentenza di patteggiamento, uno stralcio del fascicolo penale resta sulla scrivania del pubblico ministero Ruggiero. Infatti, il magistrato inquirente ora indaga su un paio di ulteriori presunti episodi violenza ai danni di altri due piccoli allievi della maestra d'asilo barlettana: fatti denunciati dai loro genitori, assistiti dall'avvocato Francesco Filograsso. In un caso teatro delle supposte violenze sarebbe stata la stessa sezione staccata della scuola per l'infanzia "Musti–Di Miccoli". In un altro caso, invece, i maltrattamenti sarebbero stati perpetrati dalla Tupputi in un differente asilo cittadino, in occasione di una precedente supplenza.