La città
PalaMarchiselli a rischio crollo, Cannito: «Scongiurato un pericolo grazie alla nostra attenzione»
La conferenza stampa del primo cittadino
Barletta - lunedì 19 febbraio 2024
14.12
«Grazie alla nostra attenzione abbiamo scoperto un degrado strutturale agendo nell'interesse della pubblica incolumità». Il sindaco Cannito non ci sta e sull'inagibilità del "PalaMarchiselli" respinge al mittente tutte le accuse di inerzia. Intervenuto questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città il sindaco ha ripercorso la vicenda partendo proprio dalle origini della storica struttura di via Dante.
«Il PalaMarchiselli - ha spiegato Cannito - nasce nel 1978 come palestra. Poi nel 1986 sono state aggiunte le attuali tribune e questo ha fatto si che la struttura non sia intimamente collegata provocando le famose infiltrazioni". Dagli anni '80 si arriva poi al 2005, anno in cui «ci si accorge che le travi della struttura, che è in legno lamellare, cominciano a dare segni di cedimento. Per questo motivo si decide di installare dei bicchieri di cemento utili a garantire stabilità». Proprio questa nuova struttura in cemento sarà alla base nel 2021 «dell'occultamento della reale situazione delle travi che nel corso degli anni erano state letteralmente divorate dagli insetti». Due anni più tardi, nel 2023 a causa delle numerose infiltrazioni piovane vengono appaltati i lavori di rifacimento della copertura e in questa occasione Cannito ha evidenziato di essersi posto questa domanda «prima di spendere questi soldi facciamo una cosa molto più importante? Verifichiamo se la situazione strutturale di un'impianto che ha 50 anni è quella giusta e in sicurezza?».
Da qui la nomina dell'ingegner Gorgoglione e la scoperta dei problemi di staticità che hanno portato alla chiusura della struttura e da qui la certezza del primo cittadino di avere «il merito di aver scoperto attraverso un'indagine il degrado strutturale e quindi di aver agito nell'interesse della pubblica incolumità». Successivamente Cannito ha ribadito l'esistenza di due possibilità: quella di un abbattimento e rifacimento del palazzetto in un altro luogo o quella di recupero della struttura. Entrambe le soluzioni saranno finanziate tramite accesso al credito sportivo, ma per avere una risposta certa bisognerà attendere le prossime settimane. Nel mentre è stato confermato dal sindaco ma anche dagli assessori Ricatti e Degennaro che le società sportive di basket, pallavvolo e calcio a 5 potranno proseguire le proprie attività nelle palestre del liceo scientifico "Cafiero", della scuola media "Fieramosca" e prossimamente anche della "Botticelli".
«Il PalaMarchiselli - ha spiegato Cannito - nasce nel 1978 come palestra. Poi nel 1986 sono state aggiunte le attuali tribune e questo ha fatto si che la struttura non sia intimamente collegata provocando le famose infiltrazioni". Dagli anni '80 si arriva poi al 2005, anno in cui «ci si accorge che le travi della struttura, che è in legno lamellare, cominciano a dare segni di cedimento. Per questo motivo si decide di installare dei bicchieri di cemento utili a garantire stabilità». Proprio questa nuova struttura in cemento sarà alla base nel 2021 «dell'occultamento della reale situazione delle travi che nel corso degli anni erano state letteralmente divorate dagli insetti». Due anni più tardi, nel 2023 a causa delle numerose infiltrazioni piovane vengono appaltati i lavori di rifacimento della copertura e in questa occasione Cannito ha evidenziato di essersi posto questa domanda «prima di spendere questi soldi facciamo una cosa molto più importante? Verifichiamo se la situazione strutturale di un'impianto che ha 50 anni è quella giusta e in sicurezza?».
Da qui la nomina dell'ingegner Gorgoglione e la scoperta dei problemi di staticità che hanno portato alla chiusura della struttura e da qui la certezza del primo cittadino di avere «il merito di aver scoperto attraverso un'indagine il degrado strutturale e quindi di aver agito nell'interesse della pubblica incolumità». Successivamente Cannito ha ribadito l'esistenza di due possibilità: quella di un abbattimento e rifacimento del palazzetto in un altro luogo o quella di recupero della struttura. Entrambe le soluzioni saranno finanziate tramite accesso al credito sportivo, ma per avere una risposta certa bisognerà attendere le prossime settimane. Nel mentre è stato confermato dal sindaco ma anche dagli assessori Ricatti e Degennaro che le società sportive di basket, pallavvolo e calcio a 5 potranno proseguire le proprie attività nelle palestre del liceo scientifico "Cafiero", della scuola media "Fieramosca" e prossimamente anche della "Botticelli".