Cronaca
Omicidio di via Brescia, «chi sa parli»
Appello del legale di Maria Strafile, la badante uccisa lo scorso marzo. Le indagini e gli interrogativi del caso restano ancora aperti
Barletta - venerdì 22 febbraio 2013
E' passato poco meno di un anno dal tragico duplice omicidio avvenuto il 15 marzo scorso in un'abitazione di via Brescia a Barletta. A perdere la vita erano state due donne: Maria Diviccaro di 62 anni, e Maria Strafile di 65 anni. Il delitto rimane ancora tutt'oggi senza alcun colpevole accertato e senza alcuna persona iscritta dalla magistratura nel registro degli indagati. La raccapricciante dinamica dell'efferato omicidio era stata identificata con un soffocamento, con dinamiche differenti per le vittime: la Diviccaro, infatti, sarebbe stata soffocata con un cuscino, mentre alla Stafile è stato tolto il respiro con un indumento, secondo indiscrezioni una maglietta. Nonostante fosse stata ricostruita quasi completamente la dinamica degli omicidi, i Carabinieri di Barletta, comandati dal capitano Marco Vatore, non erano riusciti ad individuare l'autore di tale scellerato gesto.
"Chi sa parli, anche in forma anonima, con noi o con i carabinieri, perché siamo certi che qualcuno abbia potuto vedere o sentire qualcosa". A quasi un anno delle due donne l'avvocato della famiglia Strafile, Giuseppe Lanotte, ha rivolto un appello perché si faccia luce su quel delitto, per il quale non c'é neppure un indagato. Le indagini e gli interrogativi del caso restano perciò ancora aperti, in attesa di ulteriori sviluppi.
"Chi sa parli, anche in forma anonima, con noi o con i carabinieri, perché siamo certi che qualcuno abbia potuto vedere o sentire qualcosa". A quasi un anno delle due donne l'avvocato della famiglia Strafile, Giuseppe Lanotte, ha rivolto un appello perché si faccia luce su quel delitto, per il quale non c'é neppure un indagato. Le indagini e gli interrogativi del caso restano perciò ancora aperti, in attesa di ulteriori sviluppi.