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Cronaca
Omicidio del romeno Petru Marinel Popa, inizia il processo
L'uomo sarebbe stato ucciso per un posto letto
Barletta - martedì 17 marzo 2015
Omicidio volontario ed occultamento di cadavere. Sono le accuse da cui dovranno difendersi dinanzi alla Corte d'Assise di Trani i tunisini Hadi Mahjoubi (57 anni) e Alì El Hosmi (37) fermati il 10 marzo dell'anno scorso per l'omicidio del 28enne rumeno Petru Marinel Popa, il cui cadavere fu rinvenuto casualmente quattro giorni addietro in un tombino adiacente la Provinciale Barletta-Andria, proprio nei pressi delle "Casermette" sotto la sopraelevata strata statale 16 bis. A seguito del rinvio a giudizio del gup del Tribunale di Trani, il processo inizierà il 27 marzo. Al loro fermo seguì l'ordinanza di custodia cautelare in carcere del gip del Tribunale di Trani Francesco Zecchillo, che condivise l'impianto accusatorio del pubblico ministero Marcello Catalano.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dai Carabinieri, il rumeno sarebbe stato ucciso dai due imputati al termine di una "cena", in cui non mancò alcool, per questioni legate alla rivendicazione di un posto letto dove trascorrere la notte. Popa avrebbe voluto cercar riparo nella piccolissima baracca dei due tunisini nella zona delle cementeria. L'omicidio sarebbe avvenuto il 17 febbraio; i due magrebini non hanno mai ammesso la paternità del delitto. La denuncia di scomparsa di Popa fu presentata qualche giorno dopo ai Carabinieri di Benevento dalla fidanzata del giovane rumeno che non aveva avuto più sue notizie proprio dal 17 febbraio e che avrebbe ricostruito gli ultimi momenti di vita del giovane romeno come riportato da BarlettaViva. L'autopsia accertò che Popa fu selvaggiamente picchiato ed accoltellato alle spalle con quattro fendenti che avrebbe sferrato Alì El Hosni. Poi gli imputati si sarebbero disfatti del cadavere buttandolo nella fogna. All'identificazione del corpo, ormai in fase di decomposizione, si giunse grazie ai documenti rinvenuti nei pantaloni del rumeno.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dai Carabinieri, il rumeno sarebbe stato ucciso dai due imputati al termine di una "cena", in cui non mancò alcool, per questioni legate alla rivendicazione di un posto letto dove trascorrere la notte. Popa avrebbe voluto cercar riparo nella piccolissima baracca dei due tunisini nella zona delle cementeria. L'omicidio sarebbe avvenuto il 17 febbraio; i due magrebini non hanno mai ammesso la paternità del delitto. La denuncia di scomparsa di Popa fu presentata qualche giorno dopo ai Carabinieri di Benevento dalla fidanzata del giovane rumeno che non aveva avuto più sue notizie proprio dal 17 febbraio e che avrebbe ricostruito gli ultimi momenti di vita del giovane romeno come riportato da BarlettaViva. L'autopsia accertò che Popa fu selvaggiamente picchiato ed accoltellato alle spalle con quattro fendenti che avrebbe sferrato Alì El Hosni. Poi gli imputati si sarebbero disfatti del cadavere buttandolo nella fogna. All'identificazione del corpo, ormai in fase di decomposizione, si giunse grazie ai documenti rinvenuti nei pantaloni del rumeno.
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