Eventi
Omaggio al pasticcere Antonio Daloiso Campione del Mondo juniores
Galleria allestita con torta e pasticcini. Presenzia alla serata il Sindaco Maffei
Barletta - martedì 15 febbraio 2011
Martedì 8 febbraio, presso la galleria del teatro Curci il sindaco di Barletta ha omaggiato il concittadino Antonio Daloiso pasticcere 22enne, che insieme al riminese Andrea Borgognoni si è classificato primo al Campionato del Mondo juniores di pasticceria tenutosi a Rimini il 23 e il 24 Gennaio 2011. Antonio è nipote e figlio d'arte, fu suo nonno, infatti, a fondare la pasticceria Venezuela attualmente gestita da suo padre Ignazio, e a tramandare l'amore per questa dolce forma d'arte alle successive generazioni. Un giovane davvero promettente, di cui essere fieri, soprattutto in questo periodo in cui il cibo è diventato un must nell'esperienze dei cittadini più attenti.
Una folla di curiosi golosi si è presentata davanti alla galleria allestita dai pasticceri con una torta gigante, con la scritta "campioni del mondo" in bella vista, e svariati pasticcini e cioccolatini. Protagonista assoluto della serata come giusto che fosse, lui Antonio Daloiso con la sua coppa, che non si è sottratto ai fotografi e alle telecamere. Solo una nota stonata che non possiamo non sottolineare, ovvero il fatto che la galleria presentava ancora al suo interno i quadri e il materiale allestito per la mostra sulla Shoah, imprudentemente coperti con dei sacchi di juta e sottoposti allo stress della serata, nel corso della quale è stata anche cucinata della pasta e distribuito vino ai presenti.
Una folla di curiosi golosi si è presentata davanti alla galleria allestita dai pasticceri con una torta gigante, con la scritta "campioni del mondo" in bella vista, e svariati pasticcini e cioccolatini. Protagonista assoluto della serata come giusto che fosse, lui Antonio Daloiso con la sua coppa, che non si è sottratto ai fotografi e alle telecamere. Solo una nota stonata che non possiamo non sottolineare, ovvero il fatto che la galleria presentava ancora al suo interno i quadri e il materiale allestito per la mostra sulla Shoah, imprudentemente coperti con dei sacchi di juta e sottoposti allo stress della serata, nel corso della quale è stata anche cucinata della pasta e distribuito vino ai presenti.