La città
Oggi e domani a Barletta le telecamere della CBS
Sarà realizzato un servizio sulla Cittadella della Musica Concentrazionaria e sul maestro Lotoro
Barletta - giovedì 8 agosto 2019
Comunicato Stampa
Le telecamere della nota emittente radiotelevisiva statunitense CBS saranno a Barletta oggi e domani 8 e 9 agosto, per girare materiale utile alla realizzazione di un servizio dedicato al maestro Francesco Lotoro, il musicista e compositore barlettano che, da oltre 30 anni si dedica alla ricerca, trascrizione ed esecuzione di musiche composte nei campi di concentramento, nonché al suo sogno, anzi progetto oramai, di realizzare una Cittadella della Musica Concentrazionaria nell'ex Distilleria di Barletta. E proprio quello sarà uno dei luoghi su cui si soffermeranno gli obiettivi delle telecamere della CBS in questi due giorni, ma non solo. Per la città sarà una occasione importante perché alcune riprese interesseranno anche il Castello e la biblioteca.
"Quello che il maestro Lotoro ha raccolto rappresenta un patrimonio di grande importanza per l'umanità – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – e la realizzazione di una Cittadella, a Barletta e nell'ex distilleria, che raccolga quel materiale di interesse storico e culturale è davvero una impresa ambiziosa a tutela di una memoria, fatta di musica, spartiti, saggi, che erano sparsi per il mondo e che sarebbero, probabilmente, andati dispersi o sarebbero rimasti sconosciuti. Invece così la musica non finirà e continuerà a raccontare di come, pure in cattività e in condizioni estreme di disumanità, l'arte possa essere salvifica".
"Quello che il maestro Lotoro ha raccolto rappresenta un patrimonio di grande importanza per l'umanità – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – e la realizzazione di una Cittadella, a Barletta e nell'ex distilleria, che raccolga quel materiale di interesse storico e culturale è davvero una impresa ambiziosa a tutela di una memoria, fatta di musica, spartiti, saggi, che erano sparsi per il mondo e che sarebbero, probabilmente, andati dispersi o sarebbero rimasti sconosciuti. Invece così la musica non finirà e continuerà a raccontare di come, pure in cattività e in condizioni estreme di disumanità, l'arte possa essere salvifica".