Religioni
Oggi a Trani l'ordinazionale diaconale di Michele Pio Castagnaro e Francesco Paolo Pellizzieri
La celebrazione sarà presieduta dall'Arcivescovo D'Ascenzo
Barletta - sabato 30 novembre 2024
11.48 Comunicato Stampa
In preparazione all'ordinazione, venerdì 29 novembre, alle ore 20.00, si svolgerà una Veglia di Preghiera nella stessa Cattedrale di Trani.
Michele Pio Castagnaro, è nato a San Giovanni Rotondo il 28 marzo 1998, proviene dalla parrocchia Buon Pastore in Barletta e, attualmente, svolge il servizio pastorale preso la parrocchia Spirito Santo in Trani come collaboratore parrocchiale.
Si è formato presso il Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI" di Molfetta, dove ho svolto dapprima l'anno propedeutico, poi i sei anni di formazione. Studi in teologia condotti presso la Facoltà Teologica Pugliese, Istituto Regina Apuliae in Molfetta, dove ho conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia.
«L'ordinazione diaconale – afferma Michele Pio – esprime la mia scelta libera e definitiva, in risposta alla chiamata di Dio, di porre la mia vita al servizio di questa nostra Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie, attraverso la triplice diaconia della Liturgia, della Parola e della Carità (cfr. LG 29). Mi auguro che questo meraviglioso ministero del diaconato, attraverso l'azione della grazia sacramentale, possa rendermi sempre più conforme a Cristo che "non è venuto per farsi servire, ma per servire" (Mt 20,28)».
Francesco Paolo Pellizzieri, è nato a Barletta il 22 aprile 1998, proviene dalla parrocchia Sant'Andrea i Barletta, e, attualmente, svolge il servizio pastorale presso la parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto come collaboratore parrocchiale. Ha frequentato il liceo Psico pedagogico di Trani, in seguito, dopo la maturità, è entrato nel Pontificio Seminario Regionale Pio XI in Molfetta, dove ha svolto gli studi teologici.
«Il diacono nella Chiesa è l'immagine del Cristo che serve, – afferma Francesco Paolo – che per amore si china a lavare i piedi dei suoi discepoli, che non ha avuto paura di toccare le povertà e le fragilità dell'uomo. Per me diventare diacono significa rispondere di "si " con gioia vera per tutta la vita, alla chiamata del Signore a lavorare nella sua vigna, a mettermi a servizio dei fratelli e delle sorelle senza un tornaconto personale, a conformarmi sempre più all'immagine di Cristo che è venuto per servire tutti».
Michele Pio Castagnaro, è nato a San Giovanni Rotondo il 28 marzo 1998, proviene dalla parrocchia Buon Pastore in Barletta e, attualmente, svolge il servizio pastorale preso la parrocchia Spirito Santo in Trani come collaboratore parrocchiale.
Si è formato presso il Pontificio Seminario Regionale Pugliese "Pio XI" di Molfetta, dove ho svolto dapprima l'anno propedeutico, poi i sei anni di formazione. Studi in teologia condotti presso la Facoltà Teologica Pugliese, Istituto Regina Apuliae in Molfetta, dove ho conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia.
«L'ordinazione diaconale – afferma Michele Pio – esprime la mia scelta libera e definitiva, in risposta alla chiamata di Dio, di porre la mia vita al servizio di questa nostra Chiesa di Trani-Barletta-Bisceglie, attraverso la triplice diaconia della Liturgia, della Parola e della Carità (cfr. LG 29). Mi auguro che questo meraviglioso ministero del diaconato, attraverso l'azione della grazia sacramentale, possa rendermi sempre più conforme a Cristo che "non è venuto per farsi servire, ma per servire" (Mt 20,28)».
Francesco Paolo Pellizzieri, è nato a Barletta il 22 aprile 1998, proviene dalla parrocchia Sant'Andrea i Barletta, e, attualmente, svolge il servizio pastorale presso la parrocchia Beata Maria Vergine di Loreto come collaboratore parrocchiale. Ha frequentato il liceo Psico pedagogico di Trani, in seguito, dopo la maturità, è entrato nel Pontificio Seminario Regionale Pio XI in Molfetta, dove ha svolto gli studi teologici.
«Il diacono nella Chiesa è l'immagine del Cristo che serve, – afferma Francesco Paolo – che per amore si china a lavare i piedi dei suoi discepoli, che non ha avuto paura di toccare le povertà e le fragilità dell'uomo. Per me diventare diacono significa rispondere di "si " con gioia vera per tutta la vita, alla chiamata del Signore a lavorare nella sua vigna, a mettermi a servizio dei fratelli e delle sorelle senza un tornaconto personale, a conformarmi sempre più all'immagine di Cristo che è venuto per servire tutti».