Politica
Nota del Direttore quale prologo alla lettera di Tiziana Rutigliano
Reclama limpidezza e ricambio generazionale in politica. "In politica, se vuoi che qualcosa venga detta, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna"
Barletta - mercoledì 2 marzo 2011
21.15
Si sovrappongono i commenti e le più indicative e utili indicazioni di cambiare passo in politica. A nome del corpo redazionale, approfittando della lettera di Tiziana Rutigliano che con piacere pubblichiamo, ringrazio i numerosissimi lettori di Barlettalife che mai più ci imputano di protendere per questo o quello schieramente politico. Ciò in assoluto non è vero e mai avverrà. E' impensabile il numero sempre crescente, invece che legge in noi le significative metafore con le quali, a volte ci insinuiamo tra i più caratteristici rappresentanti politici, con buona trasversatilità. Talvolta non siamo ben interpretati da taluni o talune figure permalose ma continueremo a viaggiare con il motto "vivi un giorno per volta, in esso è la vita, la vera vita". I rari, pochi che contestano il nostro perseverante percorso verso la complicata libertà di stampa e soprattutto di pensiero, sappiano che le pagine di questo portale sono aperte e pronte a improvvisati redattori iscritti alla politica anche ai più suscettibili. Il nostro spazio libero è riservato anche a loro. Ringrazio, nell'occasione Tiziana, anche lei reclama limpidezza e ricambio generazionale in politica. Un altro prezioso contributo che se non ascoltato, produrrà ancori altri più forti rumori. Grazie Tiziana.
Cara redazione ho pensato di scrivere questa lettera a ridosso della campagna elettorale che questa città si accinge ad affrontare fra qualche mese poiché, credo, sia mio dovere in qualità di donna fare. Il mio vuole essere un appello a tutte le donne di questa città avvertendo la necessità di una rimonta culturale e di un immediato ritorno alla responsabilità della politica, e denunciare la nostra scarsa presenza nella vita politica di questa città, ritenendo sia giunto il momento di poter affermare una nuova visione della politica. Ritengo che in questa città vi sia una sottorappresentanza politica delle donne, come se vi fosse ancora un confine dei diritti e doveri fra uomini e donne e che siano ancora poco considerate sia nel centrodestra che nel centrosinistra. E' proprio per questo che ora più che mai credo sia giunto il momento di darci una mano, tutte dobbiamo credere in un cambiamento indispensabile riuscire a vincere questo degrado politico e sociale che assilla questa città, assumendoci ogni responsabilità diventando quindi noi stesse protagoniste.
Dobbiamo essere capaci di dimostrare a queste forze politiche che finora hanno governato questa città che a noi donne oltre all'immagine c'è la competenza, dobbiamo liberare e mettere a disposizione quel talento che è insito in ognuna di noi. Se una donna è brava, capace, talentuosa ritengo giusto che tra le sue scelte di vita non si escluda la politica. Famosa è la frase di Margareth Thatcher che dice "in politica, se vuoi che qualcosa venga detta, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna".
Dobbiamo essere coscienti della nostra forza, consapevoli delle nostre competenze e metterle in campo in modo da poter essere interlocutrici attive. Siamo in quel tempo che oramai l'elettore vota sempre più spesso per la persona e non il partito e si sente meno vincolato ai vari schieramenti ed è per questo che la presenza di più donne in politica può apportare quell'approccio del tutto personale essendo essa molto più concreta e determinante nel realizzare gli obiettivi che si prefigge. Quello che mi aspetto dalle classi dirigenti dei partiti che scenderanno in campo in questa città e che tutti finalmente diano un significato vero e concreto alla parola "Democratico" che si dimostri e si metta in pratica il vero valore della democrazia in senso paritario tra i sessi...
Sono certa come donna che creare ostacoli alla vita politica alle donne, è spreco del potenziale intellettivo. Allora mi chiedo perché non cercare di sfruttare al meglio questo potenziale forse è proprio quel potenziale intellettivo che potrà trovare risposte risolutive ai quotidiani problemi che questa città ci pone, riuscendo forse anche a migliorare il sistema economico e sociale cittadino. Voglio crearmi uno spiraglio di ottimismo e pensare che nella prossima tornata elettorale che andrà a svolgersi nella prossima primavera tutte le forze politiche impegnate siano esse di centrodestra che di centrosinistra vogliano attuare un cambiamento sia generazionale che di genere ponendo le candidate in condizioni di pari eleggibilità, sostenendole e rendendole più visibili agli elettori. Solo così le donne potranno essere più presenti nella vita politica, in modo da stimolare la mobilità sociale e allargare sempre più quegli spazi di partecipazione attiva.
Tiziana Rutigliano
Cara redazione ho pensato di scrivere questa lettera a ridosso della campagna elettorale che questa città si accinge ad affrontare fra qualche mese poiché, credo, sia mio dovere in qualità di donna fare. Il mio vuole essere un appello a tutte le donne di questa città avvertendo la necessità di una rimonta culturale e di un immediato ritorno alla responsabilità della politica, e denunciare la nostra scarsa presenza nella vita politica di questa città, ritenendo sia giunto il momento di poter affermare una nuova visione della politica. Ritengo che in questa città vi sia una sottorappresentanza politica delle donne, come se vi fosse ancora un confine dei diritti e doveri fra uomini e donne e che siano ancora poco considerate sia nel centrodestra che nel centrosinistra. E' proprio per questo che ora più che mai credo sia giunto il momento di darci una mano, tutte dobbiamo credere in un cambiamento indispensabile riuscire a vincere questo degrado politico e sociale che assilla questa città, assumendoci ogni responsabilità diventando quindi noi stesse protagoniste.
Dobbiamo essere capaci di dimostrare a queste forze politiche che finora hanno governato questa città che a noi donne oltre all'immagine c'è la competenza, dobbiamo liberare e mettere a disposizione quel talento che è insito in ognuna di noi. Se una donna è brava, capace, talentuosa ritengo giusto che tra le sue scelte di vita non si escluda la politica. Famosa è la frase di Margareth Thatcher che dice "in politica, se vuoi che qualcosa venga detta, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna".
Dobbiamo essere coscienti della nostra forza, consapevoli delle nostre competenze e metterle in campo in modo da poter essere interlocutrici attive. Siamo in quel tempo che oramai l'elettore vota sempre più spesso per la persona e non il partito e si sente meno vincolato ai vari schieramenti ed è per questo che la presenza di più donne in politica può apportare quell'approccio del tutto personale essendo essa molto più concreta e determinante nel realizzare gli obiettivi che si prefigge. Quello che mi aspetto dalle classi dirigenti dei partiti che scenderanno in campo in questa città e che tutti finalmente diano un significato vero e concreto alla parola "Democratico" che si dimostri e si metta in pratica il vero valore della democrazia in senso paritario tra i sessi...
Sono certa come donna che creare ostacoli alla vita politica alle donne, è spreco del potenziale intellettivo. Allora mi chiedo perché non cercare di sfruttare al meglio questo potenziale forse è proprio quel potenziale intellettivo che potrà trovare risposte risolutive ai quotidiani problemi che questa città ci pone, riuscendo forse anche a migliorare il sistema economico e sociale cittadino. Voglio crearmi uno spiraglio di ottimismo e pensare che nella prossima tornata elettorale che andrà a svolgersi nella prossima primavera tutte le forze politiche impegnate siano esse di centrodestra che di centrosinistra vogliano attuare un cambiamento sia generazionale che di genere ponendo le candidate in condizioni di pari eleggibilità, sostenendole e rendendole più visibili agli elettori. Solo così le donne potranno essere più presenti nella vita politica, in modo da stimolare la mobilità sociale e allargare sempre più quegli spazi di partecipazione attiva.
Tiziana Rutigliano