Associazioni
Nella zona 167, «abbandonati e senza alcun servizio»
Le parole dell’A.Ge.V. e del Tribunale per la tutela del cittadino e del malato
Barletta - martedì 22 ottobre 2013
15.30
«Numerosi cittadini residenti nella nuova zona 167, in particolare nel crocevia Bonelli e nelle sue parallele, lamentano gravissimi disagi a causa dell'assenza totale di servizi urbani». Così la denuncia dell'associazione generale di volontariato A.Ge.V., attraverso il consulente legale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Cittadino, del malato, avv. Giovanni Cozzoli e del segretario regionale generale, dott. Saverio Deluca, in una lettera rivolta al Sindaco di Barletta, all'ASL BAT e ai media del territorio.
«Da alcuni sopralluoghi effettuati dalla nostra associazione, abbiamo verificato che i numerosi residenti (parliamo di circa 600 famiglie), si trovano completamente abbandonati senza alcun servizio. È bene precisare che tutti i proprietari di alloggi delle varie cooperative edilizie hanno versato nelle casse del Comune di Barletta somme pari a circa € 10.000,00 per gli oneri di urbanizzazione, nel lontano 2001».
«Sta di fatto - aggiungono - che dopo ben tredici anni tali somme non sono state mai spese; infatti, abbiamo rilevato che: 1) manca l'illuminazione pubblica; 2) mancano le strade che collegano la zona con le strade parallele (via Paolo Ricci e via delle Querce) e le persone sono costrette a fare giri lunghissimi per raggiungere il primo centro commerciale utile; 3) mancano i marciapiedi per la sicurezza stradale dei residenti i quali essendo famiglie giovani, hanno dei figli ancora in tenera età (e pertanto anche con i passeggini); 4) Vi è l'assenza totale del gas di città, e di conseguenza l'assenza del riscaldamento nelle abitazioni; 5) Vi è l'assenza di una rete elettrica, con la conseguenza che numerosi immobili non hanno gli impianti attivati mancando dei certificati d'idoneità all'attivazione (in primis gli ascensori), in alcuni casi gli alloggi non sono stati consegnati perché manca addirittura l'acqua nelle singole abitazioni; 6) mancano i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, con la conseguenza che si stanno creando problemi anche di ordine sanitario, poiché numerose persone gettano i rifiuti per strada e nessuno li raccoglie».
«Ciò che sorprende è che molti alloggi abbiano ottenuto il certificato di abitabilità. Ma ciò che sorprende ancor di più è sapere che il Comune di Barletta, richieda il pagamento della TARES nonostante non offra alcun servizio».
«La domanda sorge spontanea - conclude la missiva - che fine hanno fatto le somme destinate alle opere di urbanizzazione? Sino a quando dovranno aspettare i residenti della nuova zona 167 per vedere realizzate le opere già pagate? Lasciamo le risposte ai nostri interlocutori. Invitiamo l'amministrazione a provvedere e a intervenire per evitare che le situazioni di degrado e disperazione dei residenti nella zona possano peggiorare».
«Da alcuni sopralluoghi effettuati dalla nostra associazione, abbiamo verificato che i numerosi residenti (parliamo di circa 600 famiglie), si trovano completamente abbandonati senza alcun servizio. È bene precisare che tutti i proprietari di alloggi delle varie cooperative edilizie hanno versato nelle casse del Comune di Barletta somme pari a circa € 10.000,00 per gli oneri di urbanizzazione, nel lontano 2001».
«Sta di fatto - aggiungono - che dopo ben tredici anni tali somme non sono state mai spese; infatti, abbiamo rilevato che: 1) manca l'illuminazione pubblica; 2) mancano le strade che collegano la zona con le strade parallele (via Paolo Ricci e via delle Querce) e le persone sono costrette a fare giri lunghissimi per raggiungere il primo centro commerciale utile; 3) mancano i marciapiedi per la sicurezza stradale dei residenti i quali essendo famiglie giovani, hanno dei figli ancora in tenera età (e pertanto anche con i passeggini); 4) Vi è l'assenza totale del gas di città, e di conseguenza l'assenza del riscaldamento nelle abitazioni; 5) Vi è l'assenza di una rete elettrica, con la conseguenza che numerosi immobili non hanno gli impianti attivati mancando dei certificati d'idoneità all'attivazione (in primis gli ascensori), in alcuni casi gli alloggi non sono stati consegnati perché manca addirittura l'acqua nelle singole abitazioni; 6) mancano i cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, con la conseguenza che si stanno creando problemi anche di ordine sanitario, poiché numerose persone gettano i rifiuti per strada e nessuno li raccoglie».
«Ciò che sorprende è che molti alloggi abbiano ottenuto il certificato di abitabilità. Ma ciò che sorprende ancor di più è sapere che il Comune di Barletta, richieda il pagamento della TARES nonostante non offra alcun servizio».
«La domanda sorge spontanea - conclude la missiva - che fine hanno fatto le somme destinate alle opere di urbanizzazione? Sino a quando dovranno aspettare i residenti della nuova zona 167 per vedere realizzate le opere già pagate? Lasciamo le risposte ai nostri interlocutori. Invitiamo l'amministrazione a provvedere e a intervenire per evitare che le situazioni di degrado e disperazione dei residenti nella zona possano peggiorare».