Cronaca
Nella notte elicottero e unità cinofile, smantellato il famigerato clan "Cannito-Lattanzio"
Operazione dei Carabinieri, a coronamento di 10 anni di indagini. Nove gli arrestati, tutti i nomi, tutte le pene
Barletta - sabato 26 febbraio 2011
Sono nove gli affiliati al clan mafioso 'Cannito-Lattanzio' finiti questa notte nella rete dei Carabinieri della Compagnia di Barletta, che hanno operato con l'ausilio di un elicottero ed unità cinofile, in esecuzione di altrettanti provvedimenti di carcerazione per condanna definitiva emessi dalla procura Generale della Repubblica presso la Corte D'Appello di Bari in esecuzione della Sentenza emessa il 18 dicembre 2009 dalla Corte di Assise di Appello di Bari, divenuta definitiva il 20 gennaio 2011. Si tratta di soggetti di notevole caratura delinquenziale, tutti appartenenti al citato sodalizio criminale egemone su Barletta e realtà contermini tra gli anni '80 e '90. Essi dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio, rapina, estorsione, associazione finalizzata al traffico di droga.
I provvedimenti rappresentano l'ultimo atto di una vicenda giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, avviata nell'ottobre 2001, e condotta dalla Compagnia di Barletta tesa a scardinare un agguerrito sodalizio criminale che per oltre 10 anni aveva imperversato in quel centro. Il business del clan denominato "Cannito – Lattanzio", era costituito prevalentemente dal traffico di sostanze stupefacenti in cui venivano investiti i cospicui cespiti derivanti da rapine ed estorsioni. L'efferatezza, la spregiudicatezza e la pericolosità degli affiliati aveva condotto questi ultimi a rendersi protagonisti di una serie di condotte delittuose a sfondo intimidatorio costituite da attentati incendiari ed omicidi tentati e consumati. L'attività investigativa, convenzionalmente denominata "Download", si è conclusa il 14 aprile 2005 con l'esecuzione 43 Ordinanze di Custodia Cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di "associazione a delinquere armata di stampo mafioso (strutturata anche in sottogruppi con relativa autonomia finanziaria, decisionale ed operativa), formata da più di 10 persone, caratterizzata dalla forza di intimidazione del vincolo associativo e dalle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omertà, finalizzata alla commissione di una indefinita serie di delitti fra i quali traffico di sostanze stupefacenti, omicidi, incendi, danneggiamenti, estorsioni, reati in materia di armi, rapine e truffe".
Questi i destinatari dei provvedimenti, tutti residenti a Barletta, con a fianco l'indicazione delle pene da scontare
Albanese Francesco, cl. 73, anni 2;
Dicorato Ruggiero, cl.64, anni 5 e mesi 4;
Fascilla Roberto, cl. 79, anni 2 e mesi 8;
Filannino Nicola, cl. 76, anni 4, mesi 6 e gg. 6;
Filograsso Antonio, cl. 55, anni 4 e mesi 6;
Matteucci Michele, cl.68, anni 5, mesi 11 e gg. 20;
Tatò Filippo, cl. 78, anni 10, già detenuto c/o il carcere di Salerno;
Damore Antonio, cl.72, anni 11 e mesi 4, già detenuto c/o il carcere di Napoli;
Disalvo Ruggiero, cl.67, anni 10, mesi 1 e gg. 18, già detenuto c/o il carcere di Vibo V.;
I provvedimenti rappresentano l'ultimo atto di una vicenda giudiziaria derivata da una complessa attività investigativa, avviata nell'ottobre 2001, e condotta dalla Compagnia di Barletta tesa a scardinare un agguerrito sodalizio criminale che per oltre 10 anni aveva imperversato in quel centro. Il business del clan denominato "Cannito – Lattanzio", era costituito prevalentemente dal traffico di sostanze stupefacenti in cui venivano investiti i cospicui cespiti derivanti da rapine ed estorsioni. L'efferatezza, la spregiudicatezza e la pericolosità degli affiliati aveva condotto questi ultimi a rendersi protagonisti di una serie di condotte delittuose a sfondo intimidatorio costituite da attentati incendiari ed omicidi tentati e consumati. L'attività investigativa, convenzionalmente denominata "Download", si è conclusa il 14 aprile 2005 con l'esecuzione 43 Ordinanze di Custodia Cautelare nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di "associazione a delinquere armata di stampo mafioso (strutturata anche in sottogruppi con relativa autonomia finanziaria, decisionale ed operativa), formata da più di 10 persone, caratterizzata dalla forza di intimidazione del vincolo associativo e dalle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omertà, finalizzata alla commissione di una indefinita serie di delitti fra i quali traffico di sostanze stupefacenti, omicidi, incendi, danneggiamenti, estorsioni, reati in materia di armi, rapine e truffe".
Questi i destinatari dei provvedimenti, tutti residenti a Barletta, con a fianco l'indicazione delle pene da scontare
Albanese Francesco, cl. 73, anni 2;
Dicorato Ruggiero, cl.64, anni 5 e mesi 4;
Fascilla Roberto, cl. 79, anni 2 e mesi 8;
Filannino Nicola, cl. 76, anni 4, mesi 6 e gg. 6;
Filograsso Antonio, cl. 55, anni 4 e mesi 6;
Matteucci Michele, cl.68, anni 5, mesi 11 e gg. 20;
Tatò Filippo, cl. 78, anni 10, già detenuto c/o il carcere di Salerno;
Damore Antonio, cl.72, anni 11 e mesi 4, già detenuto c/o il carcere di Napoli;
Disalvo Ruggiero, cl.67, anni 10, mesi 1 e gg. 18, già detenuto c/o il carcere di Vibo V.;