Religioni
Natale, «festa di Dio e dell'umanità»
Lettera di Padre Saverio Paolillo, missionario comboniano. «Il mondo che non riconosce Dio è un mondo senz'anima»
Barletta - domenica 25 dicembre 2011
Si trasmette il testo integrale di una lettera dal Brasile di Padre Saverio Paolillo, missionario comboniano, nativo di Barletta.
È NATALE: FESTA DI DIO E FESTA DELL´UMANITÀ
È Natale! "Dio torna tra la sua gente" (Gv 1,11).
Dio viene. Calpesta la terra e sporca i suoi piedi di polvere e fango. L´Eterno si immerge nel tempo e nello spazio. L´Assoluto che nessuno può contenere, si stringe tra le braccia di una umile ragazzina. Finalmente il "re in esilio" torna a casa perché la terra, prima ancora di essere il suolo dell´Uomo, è la patria di Dio. È qui che Lui vuole abitare.
La sua strada incrocia quella dell´umanità. Non ci sono più due storie che camminano ognuna per conto suo. Dio e l´umanità tornano a camminare insieme, proprio come facevano nel Paradiso Terrestre. Ora esiste soltanto una storia: quella dell´amore tra Dio e l´Uomo.
È Natale: "Ma la sua gente non lo riconosce... e non lo accoglie" (Gv 1,11)
Dio viene, ma continua ad essere messo al bando dall´umanità, spinto verso la periferia dell´esistenza, sbattuto in un angolo remoto da una generazione che basta a se stessa, stravolto da religioni che usano il suo nome per fare e proteggere i propri interessi, sfruttato per soddisfare manie di grandezza e sogni di potere, ridotto a un "deus ex machina" il cui intervento è invocato come uscita di sicurezza dai nostri pasticci umanamente insolubili, ricercato soltanto nei momento del bisogno come sostegno della debolezza umana, trasformato in talismano, in un tappa-buchi, in un accessorio culturale o in una merce. Dio viene, ma non c´è posto per lui nella società con la pancia piena, la testa stracolma di interessi personali e il cuore diviso tra innumerevoli passioni per cose senza valore. Dio viene, ma gli sbattiamo la porta in faccia. Per questo stiamo diventando sempre più disumani. Il mondo che non riconosce e non accoglie Dio è un mondo senza anima umana.
È Natale: "Il Verbo si fa carne" (Jo 1,14).
Dio viene e si impasta in tutto e per tutto nella nostra carne. Assume la natura umana e la trasfigura, rivestendola di divinità. Lo scambio è perfetto. L´incarnazione di Dio è, allo stesso tempo, ricreazione dell´Uomo. Sull´orizzonte del Natale nasce il vero Dio e spunta il nuovo Uomo. L´Assoluto si fa così piccolo da entrare in una mangiatoia e rende grande l´Uomo al farsi carne della sua carne. Assume il sembiante di un semplice bambino. A partire da questo momento non è più soltanto la bellezza della natura a proclamare la sua grandezza e non è più il tempio il luogo privilegiato della sua presenza. Sono le persone, soprattutto quelle che hanno nel volto i tratti della povertà e della sofferenza, come quelli del bambino deposto nella mangiatoia, la rivelazione sorprendente e disarmante del suo volto. Con il Natale il mondo dei poveri diventa il Cielo di Dio.
É Natale! "Dio pianta la sua tenda in mezzo a noi" (Jo 1,14).
Dio viene e insiste in abitare la storia e le vicende umane. La sua casa è dove risiede l´umanità. Il suo luogo privilegiato è il cuore dell´Uomo, il centro della sua vita. È questo il posto che gli spetta di diritto. Non lo fa per mania di grandezza o per sete di potere. Non ha la faccia del conquistatore. Lo fa soltanto per amore. Conosce bene l´Uomo. Sa che la sua felicità dipende da una profonda comunione con Lui. È per questo che si mette sulla strada e va continuamente alla sua ricerca. Lo fa per offrirgli la pienezza della Vita. Non gli importa niente della condizione in cui l´Uomo si trova. Non gli fa schifo nessuno. Anzi, si fa più prossimo di chi gli sta più distante.
É Natale! "E noi abbiamo visto la sua Gloria... E da Lui abbiamo ricevuto Grazia su Grazia" (Jo 1,14.16).
Dio viene. È arrivato Il tempo della Grazia. È Il momento di consegnarsi all´incanto, di fare spazio alla gratuità, di esprimere la gratitudine e di rinnovare la speranza. La colpa e il peccato sono spazzati via dal suo perdono; le tenebre sono rischiarate con la sua Luce; la tristezza è sconfitta da una profonda e autentica allegria; la debolezza trova sostegno nel suo amore compassionevole; la solitudine è riempita con la sua presenza; il vuoto è colmato con la pienezza della Vita; la nudità è rivestita con il mantello della sua protezione e la sofferenza è lenita con la sua vicinanza. Dio viene per salvarci.
É Natale! "A coloro Che credono nel suo nome, dà Il potere di diventare figli di Dio" (Jo 1,12).
Dio viene per portarci un regalo. Finalmente può realizzare il suo sogno. Entra nella storia umana non per giudicarla o condannarla ma per comunicare all´Uomo la cosa più preziosa che possiede: la sua Vita divina. Non la tiene gelosamente per sé, ma la condivide. Lo fa gratuitamente, senza chiedere niente in cambio. Per questo, Natale non è solo il giorno in cui nasce Gesù, ma è il giorno in cui l´Uomo viene alla Luce, è partorito nella Verità e nasce a Nuova Vita.
É Natale! É Il giorno in cui l´umanità diventa più umana.
È il giorno di deporre le armi e seminare la pace.
È Il giorno della sconfitta della morte e dell´irruzione della vita.
È Il giorno in cui le tenebre fanno largo alla luce.
È Il giorno di cacciar via la tristezza perché una grande gioia ci è data in regalo.
È il giorno di mettere da parte la stanchezza e l´apatia e rinnovare l´osadia.
È il giorno di rinunciare all´orgoglio e di adagiarsi nella mangiatoia dell´umiltà.
È il giorno di abbattere i muri dell´egoismo e di tessere reti di solidarietà.
È il giorno di sciogliere l´indifferenza al calore dell´affettività.
È il giorno di stendere le mani vuote per riempirle con il dono di Dio.
È il giorno di spazzare via l´egoismo e fare spazio all´amore.
È i giorno di spogliarsi del culto dell´apparenze per uscire alla ricerca dell´ essenziale.
È il giorno di risorgere dalla disperazione e fermentare i nostri giorni con il lievito della speranza.
È Natale!
Festa di Dio che assume la natura umana e festa dell´umanità che incontra il suo destino nella divinità.
É Natale!
Festa del Verbo incarnato che rivela Il volto di Dio e indica all´Uomo la sua vera identità.
Buon Natale!
Padre Saverio Paolillo
Missionario Comboniano
Pastorale dei Minori e Pastorale Carcerària dell´Arcidiocesi di Vitòria dello Espírito Santo - Brasile
REDE AICA – Atendimento Integrado à Criança e ao Adolescente
È NATALE: FESTA DI DIO E FESTA DELL´UMANITÀ
È Natale! "Dio torna tra la sua gente" (Gv 1,11).
Dio viene. Calpesta la terra e sporca i suoi piedi di polvere e fango. L´Eterno si immerge nel tempo e nello spazio. L´Assoluto che nessuno può contenere, si stringe tra le braccia di una umile ragazzina. Finalmente il "re in esilio" torna a casa perché la terra, prima ancora di essere il suolo dell´Uomo, è la patria di Dio. È qui che Lui vuole abitare.
La sua strada incrocia quella dell´umanità. Non ci sono più due storie che camminano ognuna per conto suo. Dio e l´umanità tornano a camminare insieme, proprio come facevano nel Paradiso Terrestre. Ora esiste soltanto una storia: quella dell´amore tra Dio e l´Uomo.
È Natale: "Ma la sua gente non lo riconosce... e non lo accoglie" (Gv 1,11)
Dio viene, ma continua ad essere messo al bando dall´umanità, spinto verso la periferia dell´esistenza, sbattuto in un angolo remoto da una generazione che basta a se stessa, stravolto da religioni che usano il suo nome per fare e proteggere i propri interessi, sfruttato per soddisfare manie di grandezza e sogni di potere, ridotto a un "deus ex machina" il cui intervento è invocato come uscita di sicurezza dai nostri pasticci umanamente insolubili, ricercato soltanto nei momento del bisogno come sostegno della debolezza umana, trasformato in talismano, in un tappa-buchi, in un accessorio culturale o in una merce. Dio viene, ma non c´è posto per lui nella società con la pancia piena, la testa stracolma di interessi personali e il cuore diviso tra innumerevoli passioni per cose senza valore. Dio viene, ma gli sbattiamo la porta in faccia. Per questo stiamo diventando sempre più disumani. Il mondo che non riconosce e non accoglie Dio è un mondo senza anima umana.
È Natale: "Il Verbo si fa carne" (Jo 1,14).
Dio viene e si impasta in tutto e per tutto nella nostra carne. Assume la natura umana e la trasfigura, rivestendola di divinità. Lo scambio è perfetto. L´incarnazione di Dio è, allo stesso tempo, ricreazione dell´Uomo. Sull´orizzonte del Natale nasce il vero Dio e spunta il nuovo Uomo. L´Assoluto si fa così piccolo da entrare in una mangiatoia e rende grande l´Uomo al farsi carne della sua carne. Assume il sembiante di un semplice bambino. A partire da questo momento non è più soltanto la bellezza della natura a proclamare la sua grandezza e non è più il tempio il luogo privilegiato della sua presenza. Sono le persone, soprattutto quelle che hanno nel volto i tratti della povertà e della sofferenza, come quelli del bambino deposto nella mangiatoia, la rivelazione sorprendente e disarmante del suo volto. Con il Natale il mondo dei poveri diventa il Cielo di Dio.
É Natale! "Dio pianta la sua tenda in mezzo a noi" (Jo 1,14).
Dio viene e insiste in abitare la storia e le vicende umane. La sua casa è dove risiede l´umanità. Il suo luogo privilegiato è il cuore dell´Uomo, il centro della sua vita. È questo il posto che gli spetta di diritto. Non lo fa per mania di grandezza o per sete di potere. Non ha la faccia del conquistatore. Lo fa soltanto per amore. Conosce bene l´Uomo. Sa che la sua felicità dipende da una profonda comunione con Lui. È per questo che si mette sulla strada e va continuamente alla sua ricerca. Lo fa per offrirgli la pienezza della Vita. Non gli importa niente della condizione in cui l´Uomo si trova. Non gli fa schifo nessuno. Anzi, si fa più prossimo di chi gli sta più distante.
É Natale! "E noi abbiamo visto la sua Gloria... E da Lui abbiamo ricevuto Grazia su Grazia" (Jo 1,14.16).
Dio viene. È arrivato Il tempo della Grazia. È Il momento di consegnarsi all´incanto, di fare spazio alla gratuità, di esprimere la gratitudine e di rinnovare la speranza. La colpa e il peccato sono spazzati via dal suo perdono; le tenebre sono rischiarate con la sua Luce; la tristezza è sconfitta da una profonda e autentica allegria; la debolezza trova sostegno nel suo amore compassionevole; la solitudine è riempita con la sua presenza; il vuoto è colmato con la pienezza della Vita; la nudità è rivestita con il mantello della sua protezione e la sofferenza è lenita con la sua vicinanza. Dio viene per salvarci.
É Natale! "A coloro Che credono nel suo nome, dà Il potere di diventare figli di Dio" (Jo 1,12).
Dio viene per portarci un regalo. Finalmente può realizzare il suo sogno. Entra nella storia umana non per giudicarla o condannarla ma per comunicare all´Uomo la cosa più preziosa che possiede: la sua Vita divina. Non la tiene gelosamente per sé, ma la condivide. Lo fa gratuitamente, senza chiedere niente in cambio. Per questo, Natale non è solo il giorno in cui nasce Gesù, ma è il giorno in cui l´Uomo viene alla Luce, è partorito nella Verità e nasce a Nuova Vita.
É Natale! É Il giorno in cui l´umanità diventa più umana.
È il giorno di deporre le armi e seminare la pace.
È Il giorno della sconfitta della morte e dell´irruzione della vita.
È Il giorno in cui le tenebre fanno largo alla luce.
È Il giorno di cacciar via la tristezza perché una grande gioia ci è data in regalo.
È il giorno di mettere da parte la stanchezza e l´apatia e rinnovare l´osadia.
È il giorno di rinunciare all´orgoglio e di adagiarsi nella mangiatoia dell´umiltà.
È il giorno di abbattere i muri dell´egoismo e di tessere reti di solidarietà.
È il giorno di sciogliere l´indifferenza al calore dell´affettività.
È il giorno di stendere le mani vuote per riempirle con il dono di Dio.
È il giorno di spazzare via l´egoismo e fare spazio all´amore.
È i giorno di spogliarsi del culto dell´apparenze per uscire alla ricerca dell´ essenziale.
È il giorno di risorgere dalla disperazione e fermentare i nostri giorni con il lievito della speranza.
È Natale!
Festa di Dio che assume la natura umana e festa dell´umanità che incontra il suo destino nella divinità.
É Natale!
Festa del Verbo incarnato che rivela Il volto di Dio e indica all´Uomo la sua vera identità.
Buon Natale!
Padre Saverio Paolillo
Missionario Comboniano
Pastorale dei Minori e Pastorale Carcerària dell´Arcidiocesi di Vitòria dello Espírito Santo - Brasile
REDE AICA – Atendimento Integrado à Criança e ao Adolescente