Castello di Barletta. <span>Foto Raffaella Daloiso</span>
Castello di Barletta. Foto Raffaella Daloiso
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"Napoleone zimbello d’Italia", analisi iconografica delle stampe antigiacobine della Collezione Cafiero del Museo Civico di Barletta

Convegno presso la sala conferenze del Castello

Venerdì 25 ottobre -alle ore 18:30 - presso il Castello di Barletta (sala conferenze) lo storico dell'Arte dott. Giovanni d'Introno terrà una lezione dal titolo "Napoleone zimbello d'Italia. Analisi iconografica delle stampe antigiacobine della Collezione Cafiero del Museo Civico di Barletta". Il relatore illustrerà le sedici stampe caricaturali antigiacobine e antinapoleoniche risalenti al 1799, anno della fine del Triennio giacobino in Italia, confluite nella collezione di Ferdinando Cafiero e da questi donate nel 1936 al Museo Civico di Barletta. Le stampe sono state storicamente contestualizzate e analizzate dal punto di vista iconografico all'interno di una vasta produzione europea che ha riguardato i Paesi coinvolti direttamente nelle vicende storiche del periodo napoleonico. A presentare il relatore sarà Antonio Diviccaro, docente di Storia dell'Arte presso l'IISS "Léontine e Giuseppe De Nittis", nonché socio della Società di Storia Patria per la Puglia di Barletta, organizzatrice dell'evento con il patrocinio del Comune. Porgeranno i saluti istituzionali il Sindaco Cosimo Damiano Cannito, l'Assessore alla Cultura Oronzo Cilli, e il Presidente dell'Associazione Mariano Stellatelli. In occasione della conferenza saranno eccezionalmente esposte le stampe antigiacobine e antinapoleoniche conservate all'interno dei depositi del Museo Civico.

Giovanni D'Introno, 23 anni, storico dell'Arte, ha conseguito la laurea triennale in Scienze dei Beni storico-artistici nel 2022 e la laurea magistrale in Storia dell'Arte nel 2024 presso l'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro". Ha discusso la tesi magistrale in Iconografia e iconologia dal titolo "Iconografia caricaturale nelle stampe antinapoleoniche e antigiacobine. La collezione Cafiero di Barletta". Attualmente è stato ammesso alla Scuola di Specializzazione in Beni storico-artistici dell'Università "La Sapienza" di Roma.
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