Cronaca
Morte operaio barlettano a Firenze, cinque indagati delle Ferrovie
Nel 2009, Domenico Ricco fu travolto da un treno mentre lavorava. I dirigenti FS sono indagati per omicidio colposo
Barletta - giovedì 30 maggio 2013
11.19
Cinque dirigenti delle Ferrovie sono stati indagati a Firenze per omicidio colposo per la morte di Domenico Ricco, operaio di una squadra di pronto intervento di Rfi travolto da un treno mentre con i colleghi stava lavorando ad uno scambio. L'incidente avvenne il 5 novembre 2009 alle 23.25 a Rifredi. Ricco, originario di Barletta, aveva 27 anni e morì travolto da un treno regionale, che stava arrivando al binario 7 della stazione, binario su cui la squadra, formata da tre lavoratori, che era intervenuta per un guasto ad un deviatoio, si spostò, perchè su quello adiacente stava arrivando un treno merci.
Il pm Concetta Gintoli, della Procura di Firenze, ha inviato l'avviso di chiusura delle indagini ad Andrea Pratesi, responsabile della struttura organizzativa dell'unità territoriale Firenze Nodo di Rfi con delega in materia di sicurezza sul lavoro; Carlo Manetti, caporeparto esercizio e impianti di sicurezza; Alessandro Bartoloni, capo impianto di zona per impianti di segnalamento e sicurezza; Paolo Ceccherini, tecnico della manutenzione e capo squadra; Francesco Torre, dirigente del movimento alla stazione di Rifredi. Agli indagati è contestata la colpa per negligenza, imperizia, imprudenza e violazione delle norme sugli infortuni sul lavoro: secondo i rispettivi ruoli, non avrebbero preso adeguate misure per evitare che i lavoratori si esponessero a rischi, per informarli delle disposizioni sulla sicurezza sul lavoro, per aver trascurato l'avvistamento di treni in arrivo e le distanze tanto che, al contestuale arrivo del treno merci e del treno regionale, sui due binari adiacenti, nessuno fu in grado avvertire la squadra del pericolo imminente, in modo da far allontanare gli operai dal luogo.
Il pm Concetta Gintoli, della Procura di Firenze, ha inviato l'avviso di chiusura delle indagini ad Andrea Pratesi, responsabile della struttura organizzativa dell'unità territoriale Firenze Nodo di Rfi con delega in materia di sicurezza sul lavoro; Carlo Manetti, caporeparto esercizio e impianti di sicurezza; Alessandro Bartoloni, capo impianto di zona per impianti di segnalamento e sicurezza; Paolo Ceccherini, tecnico della manutenzione e capo squadra; Francesco Torre, dirigente del movimento alla stazione di Rifredi. Agli indagati è contestata la colpa per negligenza, imperizia, imprudenza e violazione delle norme sugli infortuni sul lavoro: secondo i rispettivi ruoli, non avrebbero preso adeguate misure per evitare che i lavoratori si esponessero a rischi, per informarli delle disposizioni sulla sicurezza sul lavoro, per aver trascurato l'avvistamento di treni in arrivo e le distanze tanto che, al contestuale arrivo del treno merci e del treno regionale, sui due binari adiacenti, nessuno fu in grado avvertire la squadra del pericolo imminente, in modo da far allontanare gli operai dal luogo.