Religioni
Monsignor Filippo Salvo invita alla riflessione
Interazione tra comunità cristiana ed etica laica. Proposti nuovi percorsi per la città
Barletta - sabato 17 dicembre 2011
15.29
Aprirsi al dialogo e alla riflessione: questo l'invito che Monsignor Filippo Salvo fa nel suo discorso tenuto ieri, presso la chiesa di Sant'Antonio, rivolgendosi ad amministratori, politici e a quanti si sentano membri della vita sociale che ci circonda.
Il discorso è improntato sui principi dell'etica sociale con un primo riferimento a quanti detengano responsabilità nella vita pubblica affinchè possano coltivare il primato della coscienza. Una coscienza non cristiana ma che mostri un comportamento rispettoso della legge e della persona. "Il fondamento dell' etica è la persona" ricorda Don Filippo Salvo "la persona umana e le sue relazioni sociali" continua, facendo capire quanto l'uomo abbia bisogno allo stesso tempo di giustizia, a tutela della sua individualità, e bene comune che ci apre a sempre nuove realtà. È il bene comune che porta dunque al superamento della paura del diverso in ambito sociale e al superamento dei conflitti tra le diverse idee politiche in ambito amministrativo. In un secondo momento, Don Filippo Salvo, sofferma la sua riflessione su un altro importante principio dell'etica sociale: la destinazione dei beni universali, incitando alla sussidiarietà e alla solidarietà. Viene poi preso in analisi il senso di rassegnazione di chi si sente impossibilitato a dare un contributo incisivo al cambiamento. L'invito che viene fatto, per il superamento di tale rassegnazione, è di allargare i propri orizzonti e il modo di gestire il rapporto con gli altri, superando l'individualismo esasperato. Infine Monsignor Filippo Salvo, si rivolge al mondo laico con la speranza che l'etica morale possa risiedere anche al di fuori di una concezione cristiana.
La conclusione del discorso si avvale di alcune proposte che designano alcuni percorsi che la città dovrebbe seguire: l'interazione tra comunità cristiana e società civile, in ambito politico; la solidarietà in campo lavorativo soprattutto in questo momento di difficoltà economica, con marcato desiderio di accrescere il servizio Caritas cittadina; infine l'incremento, in ambito sociale, di percorsi per le famiglie con il proposito di riavviare il Consultorio di ispirazione cristiana. Con tali iniziative la Chiesa si presta a dare il suo contributo, "non con la pretesa di dare soluzioni immediate a problemi economici e politici, ma istruendo ad una adeguata formazione etica" .
Il discorso è improntato sui principi dell'etica sociale con un primo riferimento a quanti detengano responsabilità nella vita pubblica affinchè possano coltivare il primato della coscienza. Una coscienza non cristiana ma che mostri un comportamento rispettoso della legge e della persona. "Il fondamento dell' etica è la persona" ricorda Don Filippo Salvo "la persona umana e le sue relazioni sociali" continua, facendo capire quanto l'uomo abbia bisogno allo stesso tempo di giustizia, a tutela della sua individualità, e bene comune che ci apre a sempre nuove realtà. È il bene comune che porta dunque al superamento della paura del diverso in ambito sociale e al superamento dei conflitti tra le diverse idee politiche in ambito amministrativo. In un secondo momento, Don Filippo Salvo, sofferma la sua riflessione su un altro importante principio dell'etica sociale: la destinazione dei beni universali, incitando alla sussidiarietà e alla solidarietà. Viene poi preso in analisi il senso di rassegnazione di chi si sente impossibilitato a dare un contributo incisivo al cambiamento. L'invito che viene fatto, per il superamento di tale rassegnazione, è di allargare i propri orizzonti e il modo di gestire il rapporto con gli altri, superando l'individualismo esasperato. Infine Monsignor Filippo Salvo, si rivolge al mondo laico con la speranza che l'etica morale possa risiedere anche al di fuori di una concezione cristiana.
La conclusione del discorso si avvale di alcune proposte che designano alcuni percorsi che la città dovrebbe seguire: l'interazione tra comunità cristiana e società civile, in ambito politico; la solidarietà in campo lavorativo soprattutto in questo momento di difficoltà economica, con marcato desiderio di accrescere il servizio Caritas cittadina; infine l'incremento, in ambito sociale, di percorsi per le famiglie con il proposito di riavviare il Consultorio di ispirazione cristiana. Con tali iniziative la Chiesa si presta a dare il suo contributo, "non con la pretesa di dare soluzioni immediate a problemi economici e politici, ma istruendo ad una adeguata formazione etica" .