Associazioni
Monitoraggio ambientale e rifiuti zero, «approvare subito le due delibere»
Scrivono i referenti del Forum Salute e Ambiente
Barletta - mercoledì 3 febbraio 2016
Comunicato Stampa
«A volte, come cantava qualcuno molti anni fa, non c'è bisogno un meteorologo per sapere dove soffia il vento. Il sindaco Cascella e il consiglio comunale farebbero bene a tenere a mente questo adagio, e prendere finalmente atto della volontà di cambiamento emersa in questa città. Il successo della raccolta firme sulle due delibere di iniziativa popolare su rifiuti zero e monitoraggio aziende insalubri, e il partecipato corteo contro la devastazione ambientale di venerdì 22 febbraio, non possono che essere considerati come una evidente riprova di come sempre più persone reclamino il loro diritto a vivere in un ambiente urbano che non sia costantemente violentato dalle logiche di profitto dell'azienda di turno» E' quanto denunciano Gabriella Marcandrea e Michele Rizzi in rappresentanza del Forum Salute e Ambiente di Barletta.
«Mentre si organizzano improbabili Forum in pompa magna dove gli amministratori disquisiscono in maniera tanto retorica quanto autoreferenziale di "partecipazione" - si legge ancora nella nota del movimento - cittadini, associazioni e movimenti hanno, come al solito, concretamente e dal basso, avviato un percorso politico di partecipazione, questa volta reale, che non può più essere ignorato. La manifestazione cittadina che si è snodata per le vie del centro venerdì scorso avevo obiettivi chiari e urgenti: fermare immediatamente il coincenerimento di rifiuti all'interno della cementeria Buzzi Unicem e che la falda acquifera sia al più presto bonificata ad opera delle aziende responsabili dell'inquinamento, Timac Agro in prima linea. Due provvedimenti urgenti che rientrano in un più ampio quadro di cambiamento delle politiche ambientali e sociali in questa città, che mira, da un lato, alla creazione di un sistema di monitoraggio serio e particolareggiato dell'impatto ambientale e sanitario della aziende insalubri presenti nel territorio cittadino, che non solo evidenzi responsabilità precise ma che sia da preludio per azioni concrete di bonifica e riconversione ecologica del tessuto industriale e dei suoi processi; dall'altro, a un ripensamento radicale del ciclo dei rifiuti che elimini a priori il ricorso a pratiche dannose e inquinanti come il conferimento in discarica o l'incenerimento attraverso pratiche virtuose e partecipative che già si utilizzano efficacemente in numerosi centri urbani in Italia e nel mondo. La bella manifestazione contro la devastazione ambientale che come Forum Salute e Ambiente abbiamo organizzato, benché segua in ordine di tempo la bufera giudiziaria in atto dall'8 Gennaio e che vede indagate 18 persone tra dirigenti della Buzzi, della Dalena ecologia e di altre aziende del territorio, nonché di tecnici e dirigenti della provincia e della regione, non vuole essere solo una ferma risposta a una situazione di cui già conoscevamo dettagli e pericoli, e contro cui da tempo ci battiamo; piuttosto, vorrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza in questa città, l'avvio di un processo di cambiamento che non può che avere come primo e imprescindibile passo l'approvazione e l'implementazione delle due delibere sottoscritte da milleduecento cittadini e consegnate ufficialmente nelle mani del Sindaco Cascella e del Presidente del Consiglio Comunale Peschechera il 17 Dicembre. Il 17 marzo scadono i tre mesi previsti dal regolamento entro i quali il Consiglio Comunale è tenuto a discutere e votare le proposte».
«Da che parte soffierà il vento questa volta per il sindaco Cascella e l'intera classe politica? - conclude la nota - Seguiranno a rimanere in silenzio, nonostante i movimenti di questa città in pochi mesi hanno portato in piazza centinaia di persone e fatto sottoscrivere ad altrettanti cittadini le due delibere di iniziativa popolare, continuando a tutelare gli interessi di pochi e condannando il territorio a pagare i danni ambientali, sociali e sanitari della devastazione? o si faranno finalmente interpreti della volontà ormai palese di rinnovamento di una cittadinanza stanca di subire i chiacchiericci inutili di chi fa finta di risolvere le crisi con proclami e atti burocratici privi di effetto nascondendo la gravità della situazione e osteggiando le soluzioni che dal basso sono state presentate già da tempo?».
«Mentre si organizzano improbabili Forum in pompa magna dove gli amministratori disquisiscono in maniera tanto retorica quanto autoreferenziale di "partecipazione" - si legge ancora nella nota del movimento - cittadini, associazioni e movimenti hanno, come al solito, concretamente e dal basso, avviato un percorso politico di partecipazione, questa volta reale, che non può più essere ignorato. La manifestazione cittadina che si è snodata per le vie del centro venerdì scorso avevo obiettivi chiari e urgenti: fermare immediatamente il coincenerimento di rifiuti all'interno della cementeria Buzzi Unicem e che la falda acquifera sia al più presto bonificata ad opera delle aziende responsabili dell'inquinamento, Timac Agro in prima linea. Due provvedimenti urgenti che rientrano in un più ampio quadro di cambiamento delle politiche ambientali e sociali in questa città, che mira, da un lato, alla creazione di un sistema di monitoraggio serio e particolareggiato dell'impatto ambientale e sanitario della aziende insalubri presenti nel territorio cittadino, che non solo evidenzi responsabilità precise ma che sia da preludio per azioni concrete di bonifica e riconversione ecologica del tessuto industriale e dei suoi processi; dall'altro, a un ripensamento radicale del ciclo dei rifiuti che elimini a priori il ricorso a pratiche dannose e inquinanti come il conferimento in discarica o l'incenerimento attraverso pratiche virtuose e partecipative che già si utilizzano efficacemente in numerosi centri urbani in Italia e nel mondo. La bella manifestazione contro la devastazione ambientale che come Forum Salute e Ambiente abbiamo organizzato, benché segua in ordine di tempo la bufera giudiziaria in atto dall'8 Gennaio e che vede indagate 18 persone tra dirigenti della Buzzi, della Dalena ecologia e di altre aziende del territorio, nonché di tecnici e dirigenti della provincia e della regione, non vuole essere solo una ferma risposta a una situazione di cui già conoscevamo dettagli e pericoli, e contro cui da tempo ci battiamo; piuttosto, vorrebbe rappresentare un nuovo punto di partenza in questa città, l'avvio di un processo di cambiamento che non può che avere come primo e imprescindibile passo l'approvazione e l'implementazione delle due delibere sottoscritte da milleduecento cittadini e consegnate ufficialmente nelle mani del Sindaco Cascella e del Presidente del Consiglio Comunale Peschechera il 17 Dicembre. Il 17 marzo scadono i tre mesi previsti dal regolamento entro i quali il Consiglio Comunale è tenuto a discutere e votare le proposte».
«Da che parte soffierà il vento questa volta per il sindaco Cascella e l'intera classe politica? - conclude la nota - Seguiranno a rimanere in silenzio, nonostante i movimenti di questa città in pochi mesi hanno portato in piazza centinaia di persone e fatto sottoscrivere ad altrettanti cittadini le due delibere di iniziativa popolare, continuando a tutelare gli interessi di pochi e condannando il territorio a pagare i danni ambientali, sociali e sanitari della devastazione? o si faranno finalmente interpreti della volontà ormai palese di rinnovamento di una cittadinanza stanca di subire i chiacchiericci inutili di chi fa finta di risolvere le crisi con proclami e atti burocratici privi di effetto nascondendo la gravità della situazione e osteggiando le soluzioni che dal basso sono state presentate già da tempo?».