Servizi sociali

Molti giovani costruiscono all’estero la propria esistenza: e i barlettani?

Intervista ad Olga Mascolo, responsabile del Cts di Barletta

Grazie ai dati di indagini statistiche compiute all'estero dal Zurich Insurance Group, si è potuto comprendere come l'Italia sia interessata dal fenomeno dell'emigrazione giovanile. Circa il 30% dei giovani italiani, tra gli intervistati di età compresa tra i 14 e i 34 anni, sarebbe disposto a trasferirsi in un altro Paese per sfuggire alla disoccupazione e circa il 24% al fine di ricercare migliori condizioni occupazionali. Ben il 20% del campione di intervistati ha espresso preoccupazione per la situazione politica italiana, il 18% per la propria difficile situazione finanziaria e il 16% per la crisi dell'economia italiana. Tuttavia ben il 71% degli intervistati non prenderebbe in considerazione di ricominciare una nuova vita trasferendosi in un'altra nazione sentendosi invece molto più sicuro in patria (21%) e il 18% di chi vorrebbe emigrare prova troppa ansia per farlo davvero.

Abbiamo intervistato a tal proposito Olga Mascolo, curatrice del Cts (Centro Turistico Studentesco) di Barletta, per indagare in che modalità la popolazione giovanile barlettana sia interessata dal fenomeno di emigrazione. Il centro si occupa infatti di direzionare giovani studenti nel percorso di trasferimento definitivo all'estero, organizzazione di viaggi studio o viaggi ricreativi nelle più varie zone del mondo.

Che tipologia di utenti si rivolge al vostro centro?
«Sostanzialmente si rivolgono a noi universitari o neolaureati, quindi giovani dai 20 ai 32 anni circa. La maggior parte di loro si rivolge a noi per i corsi di lingua e per gli stage all'estero, soprattutto coloro che intendono trasferirsi in Inghilterra, Spagna e Germania. Si affacciano anche da noi i ragazzi del progetto universitario Leonardo o alcuni un po' più grandi che decidono di andare in altri continenti, in quel caso i loro interessi si concentrano sugli sbocchi lavorativi, anche perché in numerosi Paesi il compenso che si riceve è molto più alto rispetto a quello italiano».

Quanti dei vostri utenti barlettani vi hanno consultato per trasferirsi all'estero?
«Molti di loro sono andati via per restare, verificare la situazione, rinnovare il loro visto e magari decidere di diventare cittadini del Paese in cui si sono trasferiti. Esiste sicuramente un bel flusso, in particolare grazie alla posizione centrale dell'Italia, inoltre come ben sappiamo burocrazia e costi del lavoro sono i grandi problemi del nostro Paese e favoriscono quindi queste grandi correnti d'espatrio. Dei nostri utenti barlettani molti partono anche sprovvisti, magari non conoscendo la lingua del Paese in cui intendono affacciarsi. A tal proposito sono molto utili i corsi di lingua, ma spesso anche proprio la grande volontà e capacità di imparare agevolano poi la permanenza dell'utente nel Paese straniero; addirittura la Germania offre corsi pubblici per gli stranieri, favorendo moltissimo la loro permanenza e integrazione».

Riuscite a ricevere notizie dei giovani barlettani che avete seguito nel percorso di trasferimento?
«Per il momento abbiamo solo aiutato alcuni giovani barlettani nella partenza, pertanto le risposte che ne abbiamo ricevuto sono spesso parziali. Abbiamo aiutato dei ragazzi ad andare in Australia, a breve dovremmo riceverne notizie, infatti è nel nostro principale interesse oltre che offrire un servizio, dare una continuità al rapporto che stabiliamo con l'utente anche per avere una valutazione effettiva delle condizioni dei Paesi verso i quali si spostano».

In base alle vostre valutazioni, come giudicheresti il rapporto del barlettano con l'alterità del Paese straniero?
«Secondo me già dal detto di "San Ruggiero…" si comprende benissimo come il barlettano sia ben capace di vivere all'estero e di imparare, piuttosto che stando nella sua città. Barletta è così bella da assopire talvolta anche gli slanci personali. Andando all'estero invece viene stimolato l'impulso naturale alla sopravvivenza ed è allora che viene fuori quella forza che il barlettano possiede innata. Barletta è ricca di grandissimi stimoli ma ovviamente andando fuori ci si deve rimboccare le maniche ed impegnare, non potendosi più cullare di una città come la nostra che offre moltissimo spontaneamente. Molti sono quelli che infatti restano all'estero, basti dare uno sguardo al sito di barlettani nel mondo "Papagnol.com", per costruire lì la propria esistenza, là dove anche sforzandosi e impegnandosi riesce ad avere un riscontro di quelli che sono i propri sforzi. Barletta potrebbe crescere moltissimo, ma questo potenziale rimane nullo se nessuno si impegna a farlo, sta quindi a tutti noi impegnarsi a creare un'apertura mentale e comportamentale nella città».
  • Giovani e adolescenti
  • Intervista
  • Barlettani nel mondo
Altri contenuti a tema
Al via a Barletta la terza edizione di "Wannà festival della politica giovane" Al via a Barletta la terza edizione di "Wannà festival della politica giovane" Dal 26 febbraio al 1° marzo laboratori di cittadinanza e incontri aperti al pubblico sul tema della partecipazione democratica alla cura della città-comunità
Savio Rociola e Davide Campese a confronto sui temi legati ai giovani Savio Rociola e Davide Campese a confronto sui temi legati ai giovani Incontro tra il responsabile delle politiche giovanili di Italia Viva e l'assessore al bilancio del comune di Barletta
Savio Rociola: «Cosa intende fare Barletta per i giovani?» Savio Rociola: «Cosa intende fare Barletta per i giovani?» La nota del responsabile regionale delle politiche giovanli di Italia Viva
15 Da Barletta a Houston per fare ricerca: l'esperienza di Vincenzo Paolillo Da Barletta a Houston per fare ricerca: l'esperienza di Vincenzo Paolillo L'intervista al ricercatore barlettano, emigrato nel lontano Texas
16 ottobre 1983, Barletta-Bari 2-1: la decide Andrea Telesio 16 ottobre 1983, Barletta-Bari 2-1: la decide Andrea Telesio Intervista esclusiva al protagonista assoluto di una delle pagine storiche del Barletta Calcio
Una call per i giovani che vogliono costruire il futuro delle Regioni Una call per i giovani che vogliono costruire il futuro delle Regioni C'è tempo fino al 15 settembre per presentare la propria idea
"#mareAsinistra", strategia di valorizzazione dei talenti in Puglia "#mareAsinistra", strategia di valorizzazione dei talenti in Puglia Emiliano e Delli Noci: “Approviamo una Strategia finalizzata a valorizzare i talenti e a favorire il controesodo”
11 L'occhio di un barlettano per immortalare le celebrità L'occhio di un barlettano per immortalare le celebrità Joseph Cardo è stato ospite sabato per l'evento del Rotaract Barletta. Ha firmato prestigiosi servizi fotografici con grandi star
© 2001-2024 BarlettaViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
BarlettaViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.