Territorio
Mercato straniero, Giovanni Pomarico: «Faremo pubblicità solo per l'olio italiano»
Confagricoltura Bari-Bat:«Ci auguriamo che l'esempio virtuoso venga seguito presto da altri imprenditori»
Barletta - domenica 12 gennaio 2020
Difendere il patrimonio olivicolo e oleario italiano e pugliese in particolare è possibile utilizzando strategie che interessano una molteplicità di fronti. La risposta all'aggressione del mercato straniero può arrivare anche attraverso la reazione non soltanto del consumatore ma anche di chi fornisce al consumatore il prodotto, ossia la grande distribuzione organizzata.
Una importante e per certi versi sorprendente risposta in difesa dell'olio italiano è arrivata dal cav. Giovanni Pomarico, presidente del gruppo Megamark, che attraverso una lettera pubblicata su alcuni quotidiani ha comunicato la sua intenzione di sospendere l'attività promozionale per l'olio comunitario e destinarla esclusivamente all'olio italiano.
«La campagna olearia 2019/2020 segna l'anno del riscatto per la produzione italiana. La Puglia., vero polmone olivicolo dell'Italia, sfiorerà il 60% dell'intera produzione nazionale di olio extravergine di oliva con un incremento del +175% rispetto allo scorso anno. Bene anche il resto del Sud con la Basilicata, che quasi quadruplica la produzione dello scorso anno, la Campania che segna un +52% e il Molise +40%. Occasione unica, per tutti, per scegliere il consumo degli extravergine italiani» scrive Pomarico nella sua lettera aperta.
E comunica una importante decisione assunta dal gruppo da lui presieduto e che può concretamente contribuire al sostegno di uno dei comparti più importanti dell'economia italiana e pugliese in particolare. «Per questo abbiamo deciso di sospendere, nei supermercati Dok e Famila, l'attività promozionale dell'olio comunitario che resterà sullo scaffale con un prezzo sempre competitivo. Sosterremo le vendite dell'olio extravergine italiano con una forte e continua presenza sui volantini e sui media».
Il messaggio di Pomarico, tuttavia, non si esaurisce ad un significato prettamente economico. Valorizzazione dell'extravergine italiano è sinonimo di valorizzazione di attenzione alla qualità del prodotto e al territorio: «Siamo tutti chiamati a scegliere l'extravergine italiano, vero scrigno di alta qualità e portatore indiscusso di benessere e salute ricordandoci sempre che gli ulivi rappresentano un'affascinante attrazione per tanti turisti innamorati dei nostri territori. È importante essere uniti per sostenere l'economia del Sud» conclude il presidente di Megamark.
L'iniziativa di Dok e Familia non è passata inosservata alle associazioni degli agricoltori e dei produttori agricoli. In particolare Confagricoltura Bari - BAT, plaudendo all'iniziativa del gruppo Megamark, lancia un appello ad altri imprenditori affinché «seguano l'esempio».
"Apprezziamo il gesto del Cavaliere Giovanni Pomarico - commenta il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere - che dimostra di aver compreso le modalità con cui va valorizzato un prodotto di altissima qualità qual è l'EVO pugliese. La concorrenza del prodotto comunitario, che molto spesso di comunitario ha poco, rischia di deprimere ulteriormente una delle produzioni qualitative che inorgogliscono l'intero comparto agricolo nazionale. Ci auguriamo che l'esempio, virtuoso, che il Cavaliere ha voluto dare, con l'azione commerciale all'interno delle catene DOK e FAMILA, venga seguito presto da altri imprenditori, come lui, interessati al territorio e alla sua economia complessiva".
Una importante e per certi versi sorprendente risposta in difesa dell'olio italiano è arrivata dal cav. Giovanni Pomarico, presidente del gruppo Megamark, che attraverso una lettera pubblicata su alcuni quotidiani ha comunicato la sua intenzione di sospendere l'attività promozionale per l'olio comunitario e destinarla esclusivamente all'olio italiano.
«La campagna olearia 2019/2020 segna l'anno del riscatto per la produzione italiana. La Puglia., vero polmone olivicolo dell'Italia, sfiorerà il 60% dell'intera produzione nazionale di olio extravergine di oliva con un incremento del +175% rispetto allo scorso anno. Bene anche il resto del Sud con la Basilicata, che quasi quadruplica la produzione dello scorso anno, la Campania che segna un +52% e il Molise +40%. Occasione unica, per tutti, per scegliere il consumo degli extravergine italiani» scrive Pomarico nella sua lettera aperta.
E comunica una importante decisione assunta dal gruppo da lui presieduto e che può concretamente contribuire al sostegno di uno dei comparti più importanti dell'economia italiana e pugliese in particolare. «Per questo abbiamo deciso di sospendere, nei supermercati Dok e Famila, l'attività promozionale dell'olio comunitario che resterà sullo scaffale con un prezzo sempre competitivo. Sosterremo le vendite dell'olio extravergine italiano con una forte e continua presenza sui volantini e sui media».
Il messaggio di Pomarico, tuttavia, non si esaurisce ad un significato prettamente economico. Valorizzazione dell'extravergine italiano è sinonimo di valorizzazione di attenzione alla qualità del prodotto e al territorio: «Siamo tutti chiamati a scegliere l'extravergine italiano, vero scrigno di alta qualità e portatore indiscusso di benessere e salute ricordandoci sempre che gli ulivi rappresentano un'affascinante attrazione per tanti turisti innamorati dei nostri territori. È importante essere uniti per sostenere l'economia del Sud» conclude il presidente di Megamark.
L'iniziativa di Dok e Familia non è passata inosservata alle associazioni degli agricoltori e dei produttori agricoli. In particolare Confagricoltura Bari - BAT, plaudendo all'iniziativa del gruppo Megamark, lancia un appello ad altri imprenditori affinché «seguano l'esempio».
"Apprezziamo il gesto del Cavaliere Giovanni Pomarico - commenta il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere - che dimostra di aver compreso le modalità con cui va valorizzato un prodotto di altissima qualità qual è l'EVO pugliese. La concorrenza del prodotto comunitario, che molto spesso di comunitario ha poco, rischia di deprimere ulteriormente una delle produzioni qualitative che inorgogliscono l'intero comparto agricolo nazionale. Ci auguriamo che l'esempio, virtuoso, che il Cavaliere ha voluto dare, con l'azione commerciale all'interno delle catene DOK e FAMILA, venga seguito presto da altri imprenditori, come lui, interessati al territorio e alla sua economia complessiva".