Religioni
Meeting dei giovani alla Chiesa Sant’Antonio: ospite padre Alex Zanotelli
Incontro organizzato dalla Chiesa locale nel ricordo di padre Raffaele Di Bari. Zanotelli opera nella mortificata terra campana
Barletta - mercoledì 30 marzo 2011
Tanta affluenza in occasione del "meeting dei giovani" della provincia Bat, organizzato presso la sala Sant'Antonio di Barletta dalla diocesi locale, domenica scorsa. Nell'occasione si celebrava il ricordo di padre Raffaele Di Bari, missionario comboniano barlettano, ucciso in un agguato mentre operava nel Nord dell'Uganda. Facevano gli onori di casa Don Rino Caporusso, direttore del centro missionario diocesano e Don Francesco Doronzo, responsabile del coordinamento pastorale giovanile di Barletta; ospite d'onore dell'incontro era padre Alex Zanotelli, anch'egli missionario comboniano, nonché amico di padre Raffaele.
Zanotelli opera nella mortificata terra campana, a Napoli per la precisione, ma è lunga la sua attività missionaria: prima di andare a vivere nel rione Sanità di Napoli, è stato dodici anni in Kenya, precisamente a Nairobi, ed ha abitato "in mezzo ai poveri" in una baracca di Korogocho, baraccopoli situata in una gola di pochi kilometri quadrati dove vivono stipati, in condizioni miserrime, circa duecentomila persone; questa esperienza è stata raccontata dal missionario in suoi numerosi libri.
La platea era formata da giovani e giovanissimi, e Zanotelli ha colto l'occasione per parlare dei temi più scottanti dell'attualità: dal problema dei rifiuti di Napoli, al problema dell'acqua, legandoli ad un problema più grande e secondo il missionario, dirimente: il cambio radicale del nostro stile di vita. "E' impensabile continuare a dirsi cristiani continuando a mortificare l'ambiente" fa notare Zanotelli. E' compito di ognuno di noi fare "politica" nel senso più ampio del termine: non più quindi deleghe ai politici, ma assunzioni di piccole responsabilità individuali: "non più auto ma bicicletta, non più bottigliette di plastica ma acqua del rubinetto". Insomma la cristianità vista da Zanotelli non si limita alla semplice "ritualità", ovvero la messa e poco altro, ma dev'essere un abito mentale. Per lui essere cristiani è vivere da cristiani.
Dopo l'incontro la giornata è terminata presso la Cattedrale di Barletta, dove padre Alex ha celebrato la messa. La Chiesa locale si è detta soddisfatta dell'iniziativa, sperando di mantenere sempre vivo il ricordo di uomini come Raffaele Di Bari.
Zanotelli opera nella mortificata terra campana, a Napoli per la precisione, ma è lunga la sua attività missionaria: prima di andare a vivere nel rione Sanità di Napoli, è stato dodici anni in Kenya, precisamente a Nairobi, ed ha abitato "in mezzo ai poveri" in una baracca di Korogocho, baraccopoli situata in una gola di pochi kilometri quadrati dove vivono stipati, in condizioni miserrime, circa duecentomila persone; questa esperienza è stata raccontata dal missionario in suoi numerosi libri.
La platea era formata da giovani e giovanissimi, e Zanotelli ha colto l'occasione per parlare dei temi più scottanti dell'attualità: dal problema dei rifiuti di Napoli, al problema dell'acqua, legandoli ad un problema più grande e secondo il missionario, dirimente: il cambio radicale del nostro stile di vita. "E' impensabile continuare a dirsi cristiani continuando a mortificare l'ambiente" fa notare Zanotelli. E' compito di ognuno di noi fare "politica" nel senso più ampio del termine: non più quindi deleghe ai politici, ma assunzioni di piccole responsabilità individuali: "non più auto ma bicicletta, non più bottigliette di plastica ma acqua del rubinetto". Insomma la cristianità vista da Zanotelli non si limita alla semplice "ritualità", ovvero la messa e poco altro, ma dev'essere un abito mentale. Per lui essere cristiani è vivere da cristiani.
Dopo l'incontro la giornata è terminata presso la Cattedrale di Barletta, dove padre Alex ha celebrato la messa. La Chiesa locale si è detta soddisfatta dell'iniziativa, sperando di mantenere sempre vivo il ricordo di uomini come Raffaele Di Bari.