La città
Marciapiede di via Fermi, «sembra un monumento all'incuria»
Un grido d'allarme arriva dai cittadini, per riqualificare il marciapiede
Barletta - sabato 30 novembre 2024
S.O.S. via Enrico Fermi a Barletta: diversi cittadini hanno segnalato lo stato di incuria dei marciapiedi di una delle strade più animate della periferia barlettana. Uno degli argomenti segnalati riguarda quello della presenza di varie barriere architettoniche.
«Conche degli alberi allargate oltre misura per tutta l'ampiezza del marciapiede con conseguente impossibilità di qualunque utilizzo pedonale, figuratevi per disabili, anziani, carrozzine, ecc., ma già usate come comode lettiere per cani» segnala un cittadino. Un'altra problematica evidenziata infatti riguarda proprio l'inciviltà di tanti frequentatori della zona, "amanti" dei cani: «Riguardo alla sporcizia e alle deiezioni canine, unico rimedio è il presidio della polizia locale per comminare multe e sanzioni utili come deterrente e, perché no, come contributo al bilancio comunale» si legge in un'altra segnalazione.
Lo stato del marciapiede che funge da spartitraffico e la presenza (o assenza) di verde è anche al centro delle segnalazioni: «Tombata per sempre la conca di un albero, che quindi non verrà mai più piantato e le cui radici giaceranno per sempre sottoterra. Troppi sono gli alberi caduti e/o abbattuti e non sostituiti come si può vedere anche in via Buonarroti».
«È rimasto invece intatto e e inalterato il monumento all'incuria, il ceppo di palma recisa, ormai divenuto inamovibile deposito di rifiuti ed escrementi vari».
Difficile camminare in via Fermi, anche per la presenza di uno striminzito marciapiede nel senso di marcia che porta su via Rionero: «Se si incrociano due persone, una delle due deve andare sulla strada dove peraltro a malapena passa un'auto, non di grosse dimensioni altrimenti cadono gli specchietti, visto che si parcheggia da entrambi i lati (e per di più manca anche il cartello di divieto di sosta). Si potrebbe installare una fila di paletti, di dissuasori, di transenne fisse (soluzione economica) oppure allargare il micro-marciapiede (soluzione più costosa) in modo da ampliare lo spazio pedonale e, allo stesso tempo, proteggere i pedoni, evitare la sosta selvaggia a destra della carreggiata e quindi migliorare anche la viabilità automobilistica».
«Conche degli alberi allargate oltre misura per tutta l'ampiezza del marciapiede con conseguente impossibilità di qualunque utilizzo pedonale, figuratevi per disabili, anziani, carrozzine, ecc., ma già usate come comode lettiere per cani» segnala un cittadino. Un'altra problematica evidenziata infatti riguarda proprio l'inciviltà di tanti frequentatori della zona, "amanti" dei cani: «Riguardo alla sporcizia e alle deiezioni canine, unico rimedio è il presidio della polizia locale per comminare multe e sanzioni utili come deterrente e, perché no, come contributo al bilancio comunale» si legge in un'altra segnalazione.
Lo stato del marciapiede che funge da spartitraffico e la presenza (o assenza) di verde è anche al centro delle segnalazioni: «Tombata per sempre la conca di un albero, che quindi non verrà mai più piantato e le cui radici giaceranno per sempre sottoterra. Troppi sono gli alberi caduti e/o abbattuti e non sostituiti come si può vedere anche in via Buonarroti».
«È rimasto invece intatto e e inalterato il monumento all'incuria, il ceppo di palma recisa, ormai divenuto inamovibile deposito di rifiuti ed escrementi vari».
Difficile camminare in via Fermi, anche per la presenza di uno striminzito marciapiede nel senso di marcia che porta su via Rionero: «Se si incrociano due persone, una delle due deve andare sulla strada dove peraltro a malapena passa un'auto, non di grosse dimensioni altrimenti cadono gli specchietti, visto che si parcheggia da entrambi i lati (e per di più manca anche il cartello di divieto di sosta). Si potrebbe installare una fila di paletti, di dissuasori, di transenne fisse (soluzione economica) oppure allargare il micro-marciapiede (soluzione più costosa) in modo da ampliare lo spazio pedonale e, allo stesso tempo, proteggere i pedoni, evitare la sosta selvaggia a destra della carreggiata e quindi migliorare anche la viabilità automobilistica».