La città
Manutenzione alberature urbane, il parere dell'agronoma comunale
Diffusa la relazione tecnica dell'agronoma Angela Dinuzzi
Barletta - mercoledì 23 agosto 2023
11.27
A seguito degli interventi effettuati negli ultimi giorni in relazione al verde urbano, l'amministrazione comunale ha divulgato la relazione tecnica a firma dell'agronoma comunale, dott.ssa Angela Dinuzzi, che di seguito riportiamo integralmente.
L'indagine interesserà principalmente gli Olmi che sono distribuiti in diverse aree della città, dando priorità ai viali alberati di via Vitrani e via Cafiero.
Già da una prima osservazione, effettuata durante alcuni interventi di sagomatura delle chiome, queste essenze risultano severamente debilitate a causa di molteplici fattori, non ultimo l'esecuzione di interventi di potatura spesso eccessivi eseguiti per far fronte alle pressanti richieste dei cittadini.
Si sono riscontrate diverse patologie a carico del legno, come carie bianca e formazioni neoplastiche a carico delle branche principali e dei tronchi sottoposti all'uso spregiudicato e ingiustificato dello strumento della "capitozzatura", che benché inizialmente fornisca alle chiome un aspetto più compatto ed "ordinato", nel tempo ne compromette pericolosamente la stabilità, mettendo a rischio la pubblica incolumità e l'integrità dello stesso patrimonio verde cittadino.
Questo ci obbliga a dover prevedere interventi di sostituzione graduale (iniziando il prima possibile) degli esemplari, partendo da quelli più pericolosi per la pubblica e privata incolumità e il pubblico interesse, essendo il verde pubblico da intendersi come una risorsa per la città.
Il piano di sostituzione prevede a stretto giro l'eliminazione a mezzo abbattimento degli individui ritenuti altamente pericolosi (circa una quindicina), la successiva pulizia e il rinnovo delle conche adeguandole per dimensione alle essenze che si sceglierà di piantumare poi in autunno, e che dovranno essere esemplari di almeno 3m di altezza e certificati sani al fine di garantire una funzione ecosistemica abbastanza efficiente già dai primi tempi.
I restanti esemplari saranno di volta in volta monitorati e se necessario sottoposti ad intervento di consolidamento delle branche, con l'intento di preservare l'integrità, l'importanza dell'esemplare stesso e la sua funzione ecologica, ma allo stesso tempo garantendo la sicurezza della popolazione.
Si sottolinea che la scelta tra la sostituzione o il consolidamento saranno valutati in base alla % di rischio di danno che potrebbero provocare in caso di cedimento dell'intera pianta o di parte di essa, e anche in funzione dell'economicità dell'intervento.
Si rende necessario inoltre sollecitare, per raggiungere questo obiettivo in modo efficiente e rapido, la pianificazione del Censimento del Verde per la costituzione del catasto urbano degli alberi (reso obbligatorio dalla Lg. 10/2013 la quale prevede che: Tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino di un catasto degli alberi).
Tale strumento interattivo ci consentirebbe di avere a nostra disposizione schede del patrimonio verde comunale (almeno riferito alle alberature, vista la situazione contingente) dettagliate e riportanti anche lo stato fitosanitario e il livello di staticità degli individui, oltre al numero certo degli esemplari presenti, età, specie e altre informazioni che renderebbero il verde pubblico fruibile a tutta la cittadinanza, oltre a poter monitorare le eventuali evoluzioni nel tempo e pianificare gli interventi da eseguire.
Dovendo prevedere l'adeguamento dei marciapiedi per ripristinare le buche/formelle, rimodulandone la misura, si potrebbe pensare di impiegare una struttura di protezione dall'inciviltà che consenta alla pianta di crescere senza problemi di spazio, con la giusta areazione del terreno intorno, e che permetta ai cittadini anche di camminare in sicurezza sui marciapiedi interessati da questi interventi.
Tali strutture a griglia (il materiale è da valutare) si stanno diffondendo in molte zone del Paese con successo, soprattutto dove si interviene su aree pedonali, anche di pregio ed hanno la caratteristica di essere modulari potendosi così adattare alla crescita dell'albero, mantenendo la parte di terreno circostante pulita da rifiuti e deiezioni canine".
Oggetto: Riqualificazione alberature urbane a mezzo Sostituzione o Consolidamento - Stato della manutenzione e approccio all'intervento.
"In riscontro alla Vs richiesta Prot. n. 57427 del 24/07/2023, dopo diverse riunioni di pianificazione con l'Assessore alle Manutenzioni, Avv. Lucia Ricatti, necessarie a seguito dei numerosi eventi verificatisi nelle ultime settimane e al fine di scongiurarne altri, l'Ufficio del Verde - Settore Manutenzioni pone all'attenzione l'indifferibilità di eseguire accurata indagine sullo stato fitosanitario delle alberature più a rischio, già avviata in modo ufficioso.L'indagine interesserà principalmente gli Olmi che sono distribuiti in diverse aree della città, dando priorità ai viali alberati di via Vitrani e via Cafiero.
Già da una prima osservazione, effettuata durante alcuni interventi di sagomatura delle chiome, queste essenze risultano severamente debilitate a causa di molteplici fattori, non ultimo l'esecuzione di interventi di potatura spesso eccessivi eseguiti per far fronte alle pressanti richieste dei cittadini.
Si sono riscontrate diverse patologie a carico del legno, come carie bianca e formazioni neoplastiche a carico delle branche principali e dei tronchi sottoposti all'uso spregiudicato e ingiustificato dello strumento della "capitozzatura", che benché inizialmente fornisca alle chiome un aspetto più compatto ed "ordinato", nel tempo ne compromette pericolosamente la stabilità, mettendo a rischio la pubblica incolumità e l'integrità dello stesso patrimonio verde cittadino.
Questo ci obbliga a dover prevedere interventi di sostituzione graduale (iniziando il prima possibile) degli esemplari, partendo da quelli più pericolosi per la pubblica e privata incolumità e il pubblico interesse, essendo il verde pubblico da intendersi come una risorsa per la città.
Il piano di sostituzione prevede a stretto giro l'eliminazione a mezzo abbattimento degli individui ritenuti altamente pericolosi (circa una quindicina), la successiva pulizia e il rinnovo delle conche adeguandole per dimensione alle essenze che si sceglierà di piantumare poi in autunno, e che dovranno essere esemplari di almeno 3m di altezza e certificati sani al fine di garantire una funzione ecosistemica abbastanza efficiente già dai primi tempi.
I restanti esemplari saranno di volta in volta monitorati e se necessario sottoposti ad intervento di consolidamento delle branche, con l'intento di preservare l'integrità, l'importanza dell'esemplare stesso e la sua funzione ecologica, ma allo stesso tempo garantendo la sicurezza della popolazione.
Si sottolinea che la scelta tra la sostituzione o il consolidamento saranno valutati in base alla % di rischio di danno che potrebbero provocare in caso di cedimento dell'intera pianta o di parte di essa, e anche in funzione dell'economicità dell'intervento.
Si rende necessario inoltre sollecitare, per raggiungere questo obiettivo in modo efficiente e rapido, la pianificazione del Censimento del Verde per la costituzione del catasto urbano degli alberi (reso obbligatorio dalla Lg. 10/2013 la quale prevede che: Tutti i comuni sopra i 15.000 abitanti si dotino di un catasto degli alberi).
Tale strumento interattivo ci consentirebbe di avere a nostra disposizione schede del patrimonio verde comunale (almeno riferito alle alberature, vista la situazione contingente) dettagliate e riportanti anche lo stato fitosanitario e il livello di staticità degli individui, oltre al numero certo degli esemplari presenti, età, specie e altre informazioni che renderebbero il verde pubblico fruibile a tutta la cittadinanza, oltre a poter monitorare le eventuali evoluzioni nel tempo e pianificare gli interventi da eseguire.
Dovendo prevedere l'adeguamento dei marciapiedi per ripristinare le buche/formelle, rimodulandone la misura, si potrebbe pensare di impiegare una struttura di protezione dall'inciviltà che consenta alla pianta di crescere senza problemi di spazio, con la giusta areazione del terreno intorno, e che permetta ai cittadini anche di camminare in sicurezza sui marciapiedi interessati da questi interventi.
Tali strutture a griglia (il materiale è da valutare) si stanno diffondendo in molte zone del Paese con successo, soprattutto dove si interviene su aree pedonali, anche di pregio ed hanno la caratteristica di essere modulari potendosi così adattare alla crescita dell'albero, mantenendo la parte di terreno circostante pulita da rifiuti e deiezioni canine".