Politica
Manrovescio politico di Mennea verso la premiata ditta Maffei & Patruno
«Maledetta presidenza, chissà cosa pensavano di farne». Da Facebook gli strali del consigliere regionale
Barletta - martedì 19 luglio 2011
19.50
«La coalizione di maggioranza questa notte ha deciso di affidare temporaneamente la presidenza del consiglio comunale al socialista Franco Pastore (a cui faccio i miei auguri), fintanto che nel PD arrivano gli "osservatori dell'ONU" per ripristinare la Democrazia». Ironico su facebook il consigliere regionale Mennea, nei riguardi del suo compagno di partito, ma non termina la sua esternazione. «Patruno (segretario provinciale PD) che rappresenta il partito con il medesimo principio democratico di maggioranza inspiegabilmente (ma noi forse sappiamo perchè vuole correre per la presidenza della provincia e Maffei gliel'ha promessa dicono i ben informati) non vuole accettare, insieme ai suoi "compagni di merenda", lo stesso principio all'interno del gruppo consigliare che indica "democraticamente" Lasala perche', evidentemente, scombina gli accordi pre-elettorali assunti solennemente insieme a Maffei, che si e' impegnato con tutto se stesso per attribuire la presidenza del consiglio a Caracciolo/Delvecchio, senza riuscirci.»
«Maledetta Presidenza. Chissa' cosa pensavano di farne. Con lo stesso metodo antidemocratico, adesso chiederemo di affidare la segreteria provinciale del PD "temporaneamente" ad un esponente di minoranza o a un Daino. Anzi spero che Patruno lo faccia spontaneamente e tolga il distrubo. I danni politici fatti a Barletta e ai Barlettani oramai sono incalcolabili. La violenza politica consumata nei confronti dei sei consiglieri comunali del PD e dei Democratici che li hanno votati e' stata inaudita. Questo e' il punto più basso toccato da questa classe dirigente democratica che ha visto emergere a capo del partito e dell'amministrazione la peggior espressione dell'anti-democrazia e dell'incapacita' di analisi e di sintesi politica, prendendosi gioco anche dei cittadini. L'attaccamento alle due poltrone (Sindaco e Segretario) e' l'emblema di quella classe dirigente che e' espressione del vecchio e putrefatto modo consociativo di fare politica che la gente rifiuta. La poltrona "a tutti i costi"».
«Ma di questo ne sentiremo parlare nei prossimi mesi. Ora pero' dobbiamo occuparci solo di una cosa, di Barletta e dei Barlettani. Barletta non può rimanere senza guida. Nonostante questo sopruso politico, bisogna dare ai barlettani, già fin troppo umiliati, le condizioni minime per affrontare le emergenze sociali e almeno una sana e legittima ordinaria amministrazione. Come si voleva dimostrare, qualora ce ne fosse bisogno, per noi non era una "guerra di potere tra bande" come ha scritto qualche "penna spuntata" e come hanno blaterato i mediocri e i maligni che gravitano perennemente intorno al Palazzo come sciacalli incalliti. Non e' stata fatta una battaglia politica per conquistare la poltrona di presidente del consiglio "a tutti i costi" e per "onorare" un'impegno pre-elettorale. Era e rimane una battaglia di democrazia, di trasparenza e di legalità. Ce ne saranno altre di battaglie, perché il famoso accordo pre-elettorale prevede altri impegni presi sulla testa di tutti che riguardano Barsa, Dirigenti, Consulenti, atti amministrativi importanti che scopriremo man mano. Insomma, L'avvio di questo mandato amministrativo non fa presagire niente di buono».
«Ne vedremo delle belle, aggiungo, purtroppo. Alle difficoltà del varo del Comandante si e' sommata la cecita' politica del Nostromo del PD. In soli pochi giorni hanno dimostrato di non essere all'altezza di navigare nel grande mare della nostra gloriosa citta'. Al di la di tutte le considerazioni fatte, Il mio impegno ci sara' e sarà' rivolto esclusivamente a sostenere le azioni e tutte le iniziative a favore dei Barlettani più poveri, più deboli, più soli a favore degli imprenditori e dei lavoratori oramai allo stremo delle forze dei giovani disorientati e degli anziani abbandonati..staro' contro i cercatori di fortune allevate sulle ambizioni esasperate e qualche volta sulla latente illegalità sull'improvvisazione amministrativa e politica. Starò solo con Barletta e con i Barlettani».
«Maledetta Presidenza. Chissa' cosa pensavano di farne. Con lo stesso metodo antidemocratico, adesso chiederemo di affidare la segreteria provinciale del PD "temporaneamente" ad un esponente di minoranza o a un Daino. Anzi spero che Patruno lo faccia spontaneamente e tolga il distrubo. I danni politici fatti a Barletta e ai Barlettani oramai sono incalcolabili. La violenza politica consumata nei confronti dei sei consiglieri comunali del PD e dei Democratici che li hanno votati e' stata inaudita. Questo e' il punto più basso toccato da questa classe dirigente democratica che ha visto emergere a capo del partito e dell'amministrazione la peggior espressione dell'anti-democrazia e dell'incapacita' di analisi e di sintesi politica, prendendosi gioco anche dei cittadini. L'attaccamento alle due poltrone (Sindaco e Segretario) e' l'emblema di quella classe dirigente che e' espressione del vecchio e putrefatto modo consociativo di fare politica che la gente rifiuta. La poltrona "a tutti i costi"».
«Ma di questo ne sentiremo parlare nei prossimi mesi. Ora pero' dobbiamo occuparci solo di una cosa, di Barletta e dei Barlettani. Barletta non può rimanere senza guida. Nonostante questo sopruso politico, bisogna dare ai barlettani, già fin troppo umiliati, le condizioni minime per affrontare le emergenze sociali e almeno una sana e legittima ordinaria amministrazione. Come si voleva dimostrare, qualora ce ne fosse bisogno, per noi non era una "guerra di potere tra bande" come ha scritto qualche "penna spuntata" e come hanno blaterato i mediocri e i maligni che gravitano perennemente intorno al Palazzo come sciacalli incalliti. Non e' stata fatta una battaglia politica per conquistare la poltrona di presidente del consiglio "a tutti i costi" e per "onorare" un'impegno pre-elettorale. Era e rimane una battaglia di democrazia, di trasparenza e di legalità. Ce ne saranno altre di battaglie, perché il famoso accordo pre-elettorale prevede altri impegni presi sulla testa di tutti che riguardano Barsa, Dirigenti, Consulenti, atti amministrativi importanti che scopriremo man mano. Insomma, L'avvio di questo mandato amministrativo non fa presagire niente di buono».
«Ne vedremo delle belle, aggiungo, purtroppo. Alle difficoltà del varo del Comandante si e' sommata la cecita' politica del Nostromo del PD. In soli pochi giorni hanno dimostrato di non essere all'altezza di navigare nel grande mare della nostra gloriosa citta'. Al di la di tutte le considerazioni fatte, Il mio impegno ci sara' e sarà' rivolto esclusivamente a sostenere le azioni e tutte le iniziative a favore dei Barlettani più poveri, più deboli, più soli a favore degli imprenditori e dei lavoratori oramai allo stremo delle forze dei giovani disorientati e degli anziani abbandonati..staro' contro i cercatori di fortune allevate sulle ambizioni esasperate e qualche volta sulla latente illegalità sull'improvvisazione amministrativa e politica. Starò solo con Barletta e con i Barlettani».