Territorio
Maffei sulla fermata Eurostar: «Va bene, ma è un treno pressochè inutile»
Agrodolce analisi del primo cittadino, conti alla mano. «I barlettani continuino a rivendicare i propri diritti»
Barletta - giovedì 26 maggio 2011
19.12
«Ringrazio anche io il Ministro Matteoli per essersi interessato direttamente al ripristino della fermata Eurostar nella stazione di Barletta che è al servizio dell'intero territorio della nostra Provincia e di un'utenza superiore alle 400.000 unità». Questa la constazione del riconfermato sindaco di Barletta Nicola Maffei, prima di dichiarare che sussiste un dispiacere dai toni politici oltre che agrodolci. Il primo cittadino non condivide nemmeno facile entusiasmi del centrodestra e incalza: «mi spiace solamente dover evidenziare che, dopo oltre due anni passati tra risposte evanescenti e promesse inesauste da parte del Governo Berlusconi e dei responsabili di Trenitalia, a cominciare dall'Amministratore Delegato Mauro Moretti, sia le Ferrovie che il Ministro stesso abbiano ritenuto opportuno ripristinare un treno pressoché inutile e mi risulta difficile condividere le dichiarazioni di soddisfazione espresse da tanti rappresentanti politico-istituzionali del territorio».
«Con il ripristino del treno delle 7.42, infatti, non si risolve il problema dei molti cittadini che hanno necessità di raggiungere la Capitale in un orario favorevole per svolgere le mansioni necessarie alle proprie professioni o all'attività politico-istituzionale e tornare a Barletta nell'arco delle ventiquattrore. Anzi, salvo ritardi, i cittadini giungeranno a Roma alle 11.30 circa, troppo tardi per riuscire a partecipare a qualsiasi riunione in tempo utile o svolgere con comodità i propri uffici professionali. E' inutile evidenziare che questo causerà comunque lo slittamento al pomeriggio di qualsiasi programma lavorativo e costringerà i cittadini barlettani e dell'intera Provincia ad anticipare comunque la partenza al giorno prima con gli stessi aggravi su costi e pernottamento nella Capitale. Se veramente si fosse voluto rendere un servizio a questo territorio, restituendo un diritto sacrosanto ai cittadini, il Ministro Matteoli avrebbe dovuto favorire il ripristino del treno precedente, quello che partendo alle 6.00 del mattino circa e giungendo a Roma alle 10.00 avrebbe consentito la fruizione di un reale servizio. Invece ancora una volta questo territorio si ritrova a raccogliere le briciole delle dissennate politiche economiche di questo Governo tutte rivolte a salvaguardare gli interessi del Nord Italia».
«Al contrario in Puglia il Centrosinistra sta ampiamente dimostrando di essere buongoverno e nei prossimi anni anche il nostro sistema infrastrutturale legato alla mobilità si rinnoverà con sapienza grazie alle misure messe in campo dalla Regione attraverso il progetto del potenziamento della linea ferrotranviaria Bari-Nord, nel quale è prevista la possibilità di raggiungere direttamente l'aeroporto di Bari partendo dalla nostra Stazione centrale. Esorto, pertanto, i barlettani ad andare avanti nella rivendicazione dei nostri diritti e a confidare nella programmazione della regione Puglia che, nel breve volgere di qualche anno, ci consentirà di usufruire di una vera e propria rivoluzione della mobilità».
«Con il ripristino del treno delle 7.42, infatti, non si risolve il problema dei molti cittadini che hanno necessità di raggiungere la Capitale in un orario favorevole per svolgere le mansioni necessarie alle proprie professioni o all'attività politico-istituzionale e tornare a Barletta nell'arco delle ventiquattrore. Anzi, salvo ritardi, i cittadini giungeranno a Roma alle 11.30 circa, troppo tardi per riuscire a partecipare a qualsiasi riunione in tempo utile o svolgere con comodità i propri uffici professionali. E' inutile evidenziare che questo causerà comunque lo slittamento al pomeriggio di qualsiasi programma lavorativo e costringerà i cittadini barlettani e dell'intera Provincia ad anticipare comunque la partenza al giorno prima con gli stessi aggravi su costi e pernottamento nella Capitale. Se veramente si fosse voluto rendere un servizio a questo territorio, restituendo un diritto sacrosanto ai cittadini, il Ministro Matteoli avrebbe dovuto favorire il ripristino del treno precedente, quello che partendo alle 6.00 del mattino circa e giungendo a Roma alle 10.00 avrebbe consentito la fruizione di un reale servizio. Invece ancora una volta questo territorio si ritrova a raccogliere le briciole delle dissennate politiche economiche di questo Governo tutte rivolte a salvaguardare gli interessi del Nord Italia».
«Al contrario in Puglia il Centrosinistra sta ampiamente dimostrando di essere buongoverno e nei prossimi anni anche il nostro sistema infrastrutturale legato alla mobilità si rinnoverà con sapienza grazie alle misure messe in campo dalla Regione attraverso il progetto del potenziamento della linea ferrotranviaria Bari-Nord, nel quale è prevista la possibilità di raggiungere direttamente l'aeroporto di Bari partendo dalla nostra Stazione centrale. Esorto, pertanto, i barlettani ad andare avanti nella rivendicazione dei nostri diritti e a confidare nella programmazione della regione Puglia che, nel breve volgere di qualche anno, ci consentirà di usufruire di una vera e propria rivoluzione della mobilità».