La ricerca contro il cancro della barlettana Languino
La ricerca contro il cancro della barlettana Languino
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Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia

La ricerca contro il cancro dalla Puglia agli States. «Barletta riesce a formare solo chi ci crede davvero»

Laureata in scienze biologiche a Bari, conducente di studi farmacologici e radiologici, ricercatrice con borsa presso l'Università di Yale e post dottorato a La Jolla (San Diego), scienziata del dipartimento di biologia cellulare di San Diego e del dipartimento di biologia del cancro del Massachusetts, membro del comitato redazione sulla comunicazione cellulare, premiata quest'anno tra i" Pugliesi nel mondo", Lucia Languino, nata a Barletta ma residente in America da 27anni è ora professore di biologia del cancro presso la Thomas Jefferson University di Philadelphia. Una persona, un cervello, una donna, un'anima che onora Barletta per il contributo mondiale che sta dando alla ricerca scientifica antitumori. Con umiltà e modestia ha sempre mantenuto il rapporto tra il continente del suo lavoro e la città delle sue origini raffigurando un grande segno di potenza del pensiero, di abbattimento delle barriere geografiche e dell'importanza della passione ai fini della realizzazione professionale.

«Con il websystem ora è difficile non poter fare qualcosa, le barriere non esistono più e questo è un grande privilegio per i giovani. Se io mi sono fatta strada fino in America significa che la Puglia dà, che Barletta riesce a formare le menti determinate che credono in quello che vogliono . E' vero però che l'Italia ha un grande difetto ed è quello di non concepire la Ricerca un settore meritevole di finanziamenti; dobbiamo aspettare, come è successo in altri Paesi, che qualcuno politicamente influente venga colpito personalmente, così da ritenere opportuno investire pubblicamente in studi scientifici. Dal 1987 io faccio esercizio civile e noi pugliesi abbiamo insite nei nostri cardini l'audacia, la predisposizione al sacrificio e la forza di volontà».

Dopo questa (s)confortante introduzione, sollecitata dalla FIDAPA e dalla linea nazionale del Soroptimist Club la dottoressa Languino si è soffermata su tre tumori che affliggono particolarmente la popolazione femminile mondiale: tumore alle ovaie, ai polmoni e ala mammella. Multifattorialità del rischio di contrazione, prevenzione, rivalutazione delle terapie alternative e psicologiche, le tecniche invasive per l'individuazione dell'entità del tumore(la biopsia classifica il tumore in benigno o maligno) e per l'asportazione di organi metastatizzati; questi sono solo alcuni degli aspetti su cui ci si è focalizzati durante l'incontro di Sabato13 presso il Circolo Unione di Barletta. Inevitabili i confronti USA-Italia perché ciò che è doveroso effettuare ai fini di un'analisi statistica in America viene concesso, vengono concessi ad esempio 100.000 dollari per 20 scimmie su cui studiare i farmaci mentre in Italia si preferisce finanziarne di altre. Fuor d'ironia però il problema ha una serietà da non sottostimare: il tumore al polmone è secondo al mondo a causa del fumo passivo con cui siamo continuamente a contatto, il tumore alle ovaie è il più arduo da asportare quando metastatizza e quello alla mammella è frequente anche negli uomini e i metodi radiologici più avanzati per la prevenzione sono ancora poco diffusi sul territorio pugliese.

Il cancro è il re delle malattie ma si può spodestare arginandolo in tempo; la prevenzione è la prima cura e a tal proposito in America è in voga la divulgazione preventiva nei "barber shop" fatta da studiosi a tutti gli uomini che, essendo alle prese con i loro abbellimenti facciali, sono costretti a tacere e ad ascoltare. Un metodo non drammatico ed efficace perché ciò di cui si lamenta prevalentemente la Languino è proprio il rifiuto al "facing",cioè il rigetto psicologico nell'affrontare la tematica, nel pensare a una forma di prevenzione, di diminuzione del rischio, di soluzione concreta alla malattia. Perché malgrado l'ostruzionismo delle case farmaceutiche (che chiedono un prezzo troppo elevato per mettere sul mercato un medicinale "ricercato") e i braccini corti dei nostri governanti, quello su cui possiamo contare dev'essere innanzitutto la predisposizione all'ascolto e alla prevenzione di sensibilizzazione o diagnostica che sia; tutto deve partire dalla nostra coraggiosa mente.

Proprio per spronare la gente ai controlli, la regione Puglia ha finanziato un progetto oncologico del dipartimento ospedaliero di Andria che consiste nella selezione a random dei riceventi destinatari di un test, inviato per posta, per la rilevazione di eventuali fattori di rischio da effettuare comodamente a casa e rispedire al mittente che lo analizzerà e avviserà il paziente fortunato, quanto meno per l'assistenza occasionale e gratuita.
6 fotoLucia Languino, una ricercatrice barlettana negli Stati Uniti
Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia	Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia	Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia	Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia	Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia	Lucia Languino, ricercatrice barlettana a Philadelphia
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