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Lockdown di marzo, anno secondo

Colpa degli “irresponsabili” o istituzioni che navigano a vista?

Accorrete giulivi, o madame e messeri. Perché a distanza di un anno dalla prima chiusura anti Covid imposta dal governo Conte, per il sollievo di ultras del Covid e menagrami rampanti, il cosiddetto "governo dei migliori", guidato da Mario Draghi ha decretato la zona rossa per gran parte d'Italia fino al 6 di aprile prossimo venturo.

Anche la Puglia è stata collocata in zona rossa ad appena 24 ore dall'intervista in cui lo stesso Michele Emiliano, con fare sicuro, dichiarava "sotto controllo" la situazione della nostra regione.

Per il resto tutto come previsto. Tutto ampiamente annunciato da immagini di repertorio immortalanti giovani "irresponsabili" dediti ad assembramenti sediziosi nei famigerati luoghi della movida.

Loro, i "millenials", gli incoscienti tutto spritz e pomiciate che in tempi di zone gialle avrebbero incoscientemente e sadicamente impestato tutta Italia: dai Navigli al lungomare di Mergellina, da Piazza di Spagna fino al centro storico di Barletta.

Ironia a parte, c'è molto di vero in tutto questo. Molto, ma non tutto. Perché se è vero che tanta gente se ne frega bellamente di mascherine e distanziamenti, è altrettanto vero che a partire da gennaio 2020 siamo completamente in balìa di governanti, governatori, commissioni europee, comitati tecnici scientifici, Doctor House all'amatriciana e profeti di sventura della carta stampata che in 14 mesi hanno detto (e continuano a dire) tutto e il contrario di tutto.

Gli esempi sono tantissimi e arcinoti a tutti, e detto magari in tono un po' qualunquista, qui non si salva nessuno: maggioranza di oggi e di ieri, opposizione di oggi e di ieri, giornalisti (noi compresi, of course), virologi, presidenti di regione, istituzioni europee.

A complicare ulteriormente le cose poi ci si è messa in questi giorni la vicenda del vaccino di AstraZeneca (sospeso in mezza Europa). Per non parlare poi dei ritardi clamorosi di tutta l'UE nella campagna vaccinale.

In tutto questo bailamme poi, noi europei ci permettiamo persino il lusso di fare gli schizzinosi (magari in futuro anche a ragione) sul vaccino russo. Il tutto mentre il tanto esecrato Regno Unito viaggia a vele spiegate verso la fine dell'incubo.

In Italia invece, a detta di quelli che ne sanno (o che ne dovrebbero sapere), staremmo soccombendo a varianti inglesi, brasiliane, sudafricane e da poco anche indiane. Di qui la zona rossa proclamata con favellar sofferto e solenne dal Presidente del Consiglio Draghi.

In tutto questo frenetico tourbillon di annunci, notizie, smentite, controsmentite, Decreti Legislativi (che hanno sostituito i "mitici" DPCM contiani progressivamente fatti a pezzi dai TAR di tutta Italia) ci sembra decisamente comprensibile il malcontento sempre maggiore che serpeggia tra i cittadini, come si evince dai commenti di fuoco sulle nostre pagine social e non solo.

Persino la deprimente tenzone via web tra quelli che "il virus è un'invenzione di Bill Gates (o 'Gatess' per chi ascolta 'La Zanzara') " e quelli (o quelle) del "Conte sposami, l'Italia onesta è con te" si sono fatti sensibilmente più rari.

Un chiaro segnale che di questo passo la situazione non può che peggiorare e che la pazienza dei cittadini sta pericolosamente avvicinandosi al punto di rottura.
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