La città
Litoranea di Levante a Barletta, pericolo concreto. Già il primo crollo
Le forti piogge hanno sbriciolato una parte della litoranea. La natura fa il suo corso, ma i politici cosa fanno?
Barletta - mercoledì 30 marzo 2011
Si è sbriciolata come un biscotto una parte della litoranea di levante, la zona è stata transennata, ed ora giace così in attesa di interventi di messa in sicurezza.
Mentre scattavo le foto, un passante, osservando lo sfacelo, ha affermato: «Il 2012 sta arrivando per davvero…». Forse il passante, non sapendo chi incolpare, voleva dare la colpa alle profezie nefaste che prevedono la fine del mondo. Le colpe di questo crollo ci sono, e non sono da imputare alle piogge, alle mareggiate, o alle profezie, bensì alla impresa che ha realizzato il perfetto lavoro di ingegneria. Qual' è questa azienda? Prima di eseguire i lavori di riqualificazione della litoranea, è stato consultato un geologo che analizzasse il tipo di terreno su cui si è costruito? Conosco il nome
Spesso si imputa la colpa di questi disastri alle mareggiate, ai forti acquazzoni, ma la natura fa il suo corso, ma di solito in Italia è consuetudine costruire e cementificare laddove non si dovrebbe, senza consultare prima gli esperti o i geologi. Inoltre la zona interessata dal crollo, dovrebbe in un futuro prossimo, essere oggetto di riqualificazione urbanistica, dato che i terreni della ex cartiera sono stati acquistati da alcuni imprenditori edili barlettani, con l'intenzione di tirare su condomini con vista sul mare. I politici barlettani dove sono? Si sono accorti di questo disastro?
Forse sono impegnati in campagna elettorale, a spendere parole nostalgiche sulla Barletta degli anni '80, ricchissima e degradata, magari strombazzando la costruzione del porto turistico, come qualche mese fa annunciò il ministro Matteoli, una questione di "importanza cruciale" per Barletta. Propongo di querelare il mare e la pioggia, dato che alla fine responsabilità saranno da imputare solo a madre natura.
Mentre scattavo le foto, un passante, osservando lo sfacelo, ha affermato: «Il 2012 sta arrivando per davvero…». Forse il passante, non sapendo chi incolpare, voleva dare la colpa alle profezie nefaste che prevedono la fine del mondo. Le colpe di questo crollo ci sono, e non sono da imputare alle piogge, alle mareggiate, o alle profezie, bensì alla impresa che ha realizzato il perfetto lavoro di ingegneria. Qual' è questa azienda? Prima di eseguire i lavori di riqualificazione della litoranea, è stato consultato un geologo che analizzasse il tipo di terreno su cui si è costruito? Conosco il nome
Spesso si imputa la colpa di questi disastri alle mareggiate, ai forti acquazzoni, ma la natura fa il suo corso, ma di solito in Italia è consuetudine costruire e cementificare laddove non si dovrebbe, senza consultare prima gli esperti o i geologi. Inoltre la zona interessata dal crollo, dovrebbe in un futuro prossimo, essere oggetto di riqualificazione urbanistica, dato che i terreni della ex cartiera sono stati acquistati da alcuni imprenditori edili barlettani, con l'intenzione di tirare su condomini con vista sul mare. I politici barlettani dove sono? Si sono accorti di questo disastro?
Forse sono impegnati in campagna elettorale, a spendere parole nostalgiche sulla Barletta degli anni '80, ricchissima e degradata, magari strombazzando la costruzione del porto turistico, come qualche mese fa annunciò il ministro Matteoli, una questione di "importanza cruciale" per Barletta. Propongo di querelare il mare e la pioggia, dato che alla fine responsabilità saranno da imputare solo a madre natura.