Eventi
Lino Banfi a Barletta: «Sogno di vedere la gente che mangia e sorride»
Un riconoscimento da Confindustria Bari-Bat come ambasciatore della cultura agroalimentare pugliese
Barletta - martedì 16 ottobre 2018
12.57
«Facciamo della Puglia una piccola Amazon». Oltre 100 film alle spalle, una comicità semplice e amata da tutti, Lino Banfi diventa imprenditore e ambasciatore della cultura agroalimentare pugliese. Le sue "Bontà Banfi", brand al quale ha dedicato nome, faccia e cuore, nascono in Puglia e viaggiano nel mondo, ma vorrebbero presto trovare casa nel nostro territorio con un polo di distribuzione. Magari tra Canosa e Barletta, città che Banfi ha reso famose ovunque grazie alle sue battute comiche.
Questa mattina l'attore è stato premiato a Barletta presso la sede di Confindustria Bari-Bat per la sua attività imprenditoriale fortemente legata alla Puglia e ai nostri prodotti tipici. «È un premio benaugurante per me che mi sono buttato in questa attività che mi diverte molto» ha raccontato Banfi, al secolo Pasquale Zagaria. Il racconto del papà ortolano, con i prodotti del territorio sempre presenti in tavola, dei quali il piccolo Lino già aveva imparato caratteristiche e qualità. Tutto questo bagaglio di conoscenze viaggia ora per il mondo sotto forma di sughi, taralli, orecchiette, e presto anche con gli gnocchi made in Barletta dell'azienda Ciemme.
A fare gli onori di casa durante l'incontro di questa mattina è stato il presidente della Zona territoriale di Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani Sergio Fontana: «In Confindustria abbiamo grandi produttori di pasta, vino, olio e adesso abbiamo la fortuna di avere un testimonial amato e conosciuto da tutti. Lui ci mette la faccia, ma la produzione la faranno le aziende pugliesi. Siamo onorati di questo connubio e di annoverare Lino tra i nostri soci».
«È davvero l'ambasciatore della genuinità dei nostri prodotti – ha detto Margherita Mastromauro, imprenditrice e presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria - e la sua genuinità si replica nella bontà delle nostre produzioni».
Il prossimo desiderio di Lino Banfi è quello di ricevere il cavalierato del lavoro. Non nasconde questa aspirazione e chissà, tra cinema, spettacolo e buon cibo, oltre a un successo ormai consolidato, possa trovare soddisfazione e consensi anche nella carriera di imprenditore, con la bandiera del made in Puglia. E prima di salutare ha concluso con una frase: «Il mio sogno è quello di vedere la gente che mangia e sorride».
Questa mattina l'attore è stato premiato a Barletta presso la sede di Confindustria Bari-Bat per la sua attività imprenditoriale fortemente legata alla Puglia e ai nostri prodotti tipici. «È un premio benaugurante per me che mi sono buttato in questa attività che mi diverte molto» ha raccontato Banfi, al secolo Pasquale Zagaria. Il racconto del papà ortolano, con i prodotti del territorio sempre presenti in tavola, dei quali il piccolo Lino già aveva imparato caratteristiche e qualità. Tutto questo bagaglio di conoscenze viaggia ora per il mondo sotto forma di sughi, taralli, orecchiette, e presto anche con gli gnocchi made in Barletta dell'azienda Ciemme.
A fare gli onori di casa durante l'incontro di questa mattina è stato il presidente della Zona territoriale di Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani Sergio Fontana: «In Confindustria abbiamo grandi produttori di pasta, vino, olio e adesso abbiamo la fortuna di avere un testimonial amato e conosciuto da tutti. Lui ci mette la faccia, ma la produzione la faranno le aziende pugliesi. Siamo onorati di questo connubio e di annoverare Lino tra i nostri soci».
«È davvero l'ambasciatore della genuinità dei nostri prodotti – ha detto Margherita Mastromauro, imprenditrice e presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria - e la sua genuinità si replica nella bontà delle nostre produzioni».
Il prossimo desiderio di Lino Banfi è quello di ricevere il cavalierato del lavoro. Non nasconde questa aspirazione e chissà, tra cinema, spettacolo e buon cibo, oltre a un successo ormai consolidato, possa trovare soddisfazione e consensi anche nella carriera di imprenditore, con la bandiera del made in Puglia. E prima di salutare ha concluso con una frase: «Il mio sogno è quello di vedere la gente che mangia e sorride».