Associazioni
Libera. Associazioni, nome e numeri contro le mafie
Presentazione del presidio nato a Barletta. Il presidio è operativo da giugno 2011
Barletta - giovedì 12 aprile 2012
18.29
Mercoledì 11 aprile, l'associazione "Libera" presenta a tutta la cittadinanza barlettana la nascita del presidio di Barletta, operativo da giugno del 2011 per iniziativa del gruppo scout AGESCI Barletta1 con il coinvolgimento del circolo ARCI "Carlo Cafiero" di Barletta e dell'Azione Cattolica. Libera nasce nel 1995 e da diciassette anni continua ad occuparsi della difesa della legalità presentandosi oggi come coordinamento di oltre 1500 associazioni che si occupano di diffondere la cultura della giustizia, e di incentivare l'impegno contro la corruzione e la lotta alle mafie.
Nel presentare il nuovo presidio barlettano, Alessia Dimiccoli, coordinatrice del presidio Libera di Barletta, pone l'accento su una data fondamentale: il 21 marzo, giornata della memoria e dell'impegno per ricordare tutte le vittime delle mafie. Il 21 marzo è da ricordare poi, come data preziosa per la nascita di questo presidio: quel preciso giorno del 2007, la cittadinanza barlettana ha partecipato ad una manifestazione tenutasi a Bari in seguito alla quale è scaturita in molti la sensazione che la semplice memoria doveva trasformarsi in impegno anche nel nostro territorio. A partire da questa idea, le tre associazioni hanno deciso di impegnarsi attivamente sul territorio barlettano.
A seguire il primo relatore Mario Dabbicco, responsabile dei coordinamenti provinciali e regionali di Libera, motiva le ragioni dei vari presidi sul territorio -"Ogni anno ci incontriamo il 21 marzo che come primo giorno di primavera dovrebbe rappresentare la rinascita dell'impegno per la legalità."- così esordisce il relatore. Continua poi spiegando l'importanza dei presidi che fanno in modo che intorno alle famiglie delle vittime delle mafie -960 in Italia e 60 solo in Puglia- si creasse una rete di solidarietà che aiutasse le famiglie a non sentirsi sole in questi lutti e che consentisse alla società civile di comprendere le testimonianze di coloro che hanno subito direttamente queste vicende. Aiuto e testimonianza, memoria e impegno, diventano dunque le prerogative alla base dei nove presidi messi su in pochi anni nei territori di Bari e Bat.
In qualità anch'esso di relatore, il dott. Giuseppe Scelsi, fa poi un'analisi dei fenomeni di criminalità organizzata che hanno caratterizzato il territorio di Barletta. Ripercorrendo le vicende di una comunità che ha contrastato il sorgere della criminalità organizzata, ricorda i molteplici tentati omicidi analizzandone le cause di fondo: il controllo militare del territorio con il monopolio sul mercato dello stupefacente, la ricerca del denaro liquido, le estorsioni. Bisogna dunque partire da questi dati per operare attivamente offrendo alla cittadinanza un impegno concreto, in cui "Libera" continua ad impegnarsi.
Nel presentare il nuovo presidio barlettano, Alessia Dimiccoli, coordinatrice del presidio Libera di Barletta, pone l'accento su una data fondamentale: il 21 marzo, giornata della memoria e dell'impegno per ricordare tutte le vittime delle mafie. Il 21 marzo è da ricordare poi, come data preziosa per la nascita di questo presidio: quel preciso giorno del 2007, la cittadinanza barlettana ha partecipato ad una manifestazione tenutasi a Bari in seguito alla quale è scaturita in molti la sensazione che la semplice memoria doveva trasformarsi in impegno anche nel nostro territorio. A partire da questa idea, le tre associazioni hanno deciso di impegnarsi attivamente sul territorio barlettano.
A seguire il primo relatore Mario Dabbicco, responsabile dei coordinamenti provinciali e regionali di Libera, motiva le ragioni dei vari presidi sul territorio -"Ogni anno ci incontriamo il 21 marzo che come primo giorno di primavera dovrebbe rappresentare la rinascita dell'impegno per la legalità."- così esordisce il relatore. Continua poi spiegando l'importanza dei presidi che fanno in modo che intorno alle famiglie delle vittime delle mafie -960 in Italia e 60 solo in Puglia- si creasse una rete di solidarietà che aiutasse le famiglie a non sentirsi sole in questi lutti e che consentisse alla società civile di comprendere le testimonianze di coloro che hanno subito direttamente queste vicende. Aiuto e testimonianza, memoria e impegno, diventano dunque le prerogative alla base dei nove presidi messi su in pochi anni nei territori di Bari e Bat.
In qualità anch'esso di relatore, il dott. Giuseppe Scelsi, fa poi un'analisi dei fenomeni di criminalità organizzata che hanno caratterizzato il territorio di Barletta. Ripercorrendo le vicende di una comunità che ha contrastato il sorgere della criminalità organizzata, ricorda i molteplici tentati omicidi analizzandone le cause di fondo: il controllo militare del territorio con il monopolio sul mercato dello stupefacente, la ricerca del denaro liquido, le estorsioni. Bisogna dunque partire da questi dati per operare attivamente offrendo alla cittadinanza un impegno concreto, in cui "Libera" continua ad impegnarsi.