La città
“Lello Simeone”, là dove poteva esserci l’erba ora c’è la muffa
Le docce dell’antico velodromo barlettano versano in condizioni pietose
Barletta - mercoledì 25 settembre 2013
0.59
Si dice che per fare una casa, bisogni pensare prima alle fondamenta e solo dopo agli arredi. Nel caso di uno stadio o di un impianto sportivo, le cose devono andare di pari passo: al "Lello Simeone" va così, peccato che le basi (il terreno di gioco) e i suppellettili (vedi alla voce spogliatoi e docce) siano all'"anno zero". Basta entrare in uno spogliatoio qualunque per capire a quali litanie debbano andare incontro i tesserati delle società sportive che fanno uso del velodromo sito in via Libertà. Muri scrostati, panche malconce, rubinetti rotti, acqua fredda da un mese a questa parte- lamentano tanti utenti- e muffa che la fa da padrone.
Una situazione non certo congeniale a una struttura usata da centinaia di atleti ogni settimana, che potrà solo peggiorare con l'avvicinarsi dell'inverno, quando l'umidità aumenterà e gli utenti saranno sempre più: urge l'intervento del Comune, atto a garantire i minimi livelli di decenza a un impianto che oggi appare lontano da tale termine. Ma quando si entra in campo, penserà qualcuno, la situazione cambia. No, rispondiamo noi: se è vero che gran parte dei sassi che prima popolavano la struttura sembrano essere stati rimossi, gli avvallamenti e le buche nel terreno sono un problema tuttora all'ordine del giorno. In data 27 settembre 2012 era stato avviato un intervento di ristrutturazione del terreno di gioco, che alle casse comunali era costato "solo" 5000 euro al fronte dei 500.000 preventivati per il completo rifacimento con l'innesto di un manto in erba sintetica, finalizzato a ottenere l'agibilità da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio per le partite dei campionati giovanili e delle serie inferiori.
Il "Lello Simeone", che nella sua lunga storia ha conosciuto molti "se", "ma" e "forse". Quello che una volta era il tempio del Barletta Calcio, ora è diventato un misero campo in terra battuta, con servizi non più degni nemmeno del calcio giovanile. Dai progetti dell'erbetta sintetica si è passati alle erbacce che costeggiano il velodromo e al verde acido della muffa. Tempi grigi per una grigia struttura.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Una situazione non certo congeniale a una struttura usata da centinaia di atleti ogni settimana, che potrà solo peggiorare con l'avvicinarsi dell'inverno, quando l'umidità aumenterà e gli utenti saranno sempre più: urge l'intervento del Comune, atto a garantire i minimi livelli di decenza a un impianto che oggi appare lontano da tale termine. Ma quando si entra in campo, penserà qualcuno, la situazione cambia. No, rispondiamo noi: se è vero che gran parte dei sassi che prima popolavano la struttura sembrano essere stati rimossi, gli avvallamenti e le buche nel terreno sono un problema tuttora all'ordine del giorno. In data 27 settembre 2012 era stato avviato un intervento di ristrutturazione del terreno di gioco, che alle casse comunali era costato "solo" 5000 euro al fronte dei 500.000 preventivati per il completo rifacimento con l'innesto di un manto in erba sintetica, finalizzato a ottenere l'agibilità da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio per le partite dei campionati giovanili e delle serie inferiori.
Il "Lello Simeone", che nella sua lunga storia ha conosciuto molti "se", "ma" e "forse". Quello che una volta era il tempio del Barletta Calcio, ora è diventato un misero campo in terra battuta, con servizi non più degni nemmeno del calcio giovanile. Dai progetti dell'erbetta sintetica si è passati alle erbacce che costeggiano il velodromo e al verde acido della muffa. Tempi grigi per una grigia struttura.
(Twitter: @GuerraLuca88)